Eventi
Presentato in conferenza stampa il XX raduno cortei storici
Oltre 700 figuranti per la manifestazione organizzata da centro studi "Nundinae" dal 16 al 18 Gravina
Gravina - sabato 10 settembre 2022
17.58
Ricordare i fasti del passato per rafforzare l'identità di una comunità. Un'operazione che passa anche attraverso le rievocazioni storiche e che si rafforza con una manifestazione come il Raduno dei Cortei Storici organizzato dal Centro Studio "Nundinae". La manifestazione in questa edizione festeggia il suo 20esimo anno di vita e torna finalmente a svolgersi nelle piazze tra la gente, dopo due anni segnati dalla pandemia, attraverso una serie di eventi e spettacoli da non perdere.
"Un'iniziativa importante per la gente che dopo le limitazioni dovute alla pandemia ha voglia di tornare a riempire le piazze e partecipare ad eventi di questa portata - ha sottolineato il sindaco Lagreca, nell'introdurre la presentazione della manifestazione in programma dal 16 al 18 settembre. "Un raduno che nasce dalla volontà di dare lustro alla città di Gravina- ha detto Lello Ceci, presidente del centro studi- in un periodo in cui la cultura e le popolazioni dell'entroterra erano bistrattate dal potere centrale". E di strada ne ha fatta davvero tanta questa manifestazione, che negli anni passati ha avuto anche un respiro internazionale, portando a Gravina gruppi provenienti ad esempio da Francia, Germania e Repubblica Ceca. "Non immaginavamo che saremmo arrivati così lontano" -ha rimarcato Ceci, convito che la città di Gravina può crescere soprattutto grazie alla realizzazione di grandi eventi.
Un intervento apprezzato dall'amministrazione comunale rappresentata dal sindaco e dall'assessore al turismo Giusy Festa che ha ricordato come rievocare il passato significa richiamare l'identità di una comunità e la sua memoria. Anche perché- ha detto Festa- "cultura e turismo devono diventare un binomio vincente per far crescere la città e questo evento è sicuramente un'attrattiva dal punto di vista turistico".
La tre giorni dedicati alle rievocazioni storiche ha un programma ben definito che è stato illustrato da Mariella Casella, vicepresidente delle "Nundinae", con una giornata dedicata alla corte di Federico II di Svevia e una a quella di Carlo D'Angiò, oltre alla realizzazione di uno spettacolo che intende omaggiare anche Pierpaolo Pasolini nel centenario della sua nascita. Al XX raduno dei cortei Storici ad essere protagonisti, oltre ai figuranti saranno anche i luoghi. Le location scelte dagli organizzatori, infatti, coinvolgeranno alcuni luoghi simbolo della città come l'habitat rupestre e la pineta comunale, oltre al tradizionale asse monumentale che da piazza Scacchi porta a piazza Benedetto XIII, proprio a voler porre l'accento sulla simbiosi necessaria tra la comunità e la sua storia passata ed il territorio, chiamato ad accogliere gli oltre 500 figuranti dei gruppi di rievocazione storica provenienti dalle altre città italiane, nell'intento -sottolineato dal consigliere dell'associazione Beppe Rubini- di tornare ad internazionalizzare il raduno dei cortei entro due anni. La manifestazione quest'anno toccherà diverse epoche storiche che vanno dall'antica Roma fino al 1800, abbracciando così un'ampia fetta della storia d'Italia.
Un evento che ha attirato attorno a sé molto entusiasmo e che va difeso, così come tutto il patrimonio culturale gravinese, di fondamentale importanza per la città: "spetta a noi il compito- ha concluso l'assessore Festa- di essere promotori, fruitori e custodi di queste tradizioni e di questi valori identitari".
"Un'iniziativa importante per la gente che dopo le limitazioni dovute alla pandemia ha voglia di tornare a riempire le piazze e partecipare ad eventi di questa portata - ha sottolineato il sindaco Lagreca, nell'introdurre la presentazione della manifestazione in programma dal 16 al 18 settembre. "Un raduno che nasce dalla volontà di dare lustro alla città di Gravina- ha detto Lello Ceci, presidente del centro studi- in un periodo in cui la cultura e le popolazioni dell'entroterra erano bistrattate dal potere centrale". E di strada ne ha fatta davvero tanta questa manifestazione, che negli anni passati ha avuto anche un respiro internazionale, portando a Gravina gruppi provenienti ad esempio da Francia, Germania e Repubblica Ceca. "Non immaginavamo che saremmo arrivati così lontano" -ha rimarcato Ceci, convito che la città di Gravina può crescere soprattutto grazie alla realizzazione di grandi eventi.
Un intervento apprezzato dall'amministrazione comunale rappresentata dal sindaco e dall'assessore al turismo Giusy Festa che ha ricordato come rievocare il passato significa richiamare l'identità di una comunità e la sua memoria. Anche perché- ha detto Festa- "cultura e turismo devono diventare un binomio vincente per far crescere la città e questo evento è sicuramente un'attrattiva dal punto di vista turistico".
La tre giorni dedicati alle rievocazioni storiche ha un programma ben definito che è stato illustrato da Mariella Casella, vicepresidente delle "Nundinae", con una giornata dedicata alla corte di Federico II di Svevia e una a quella di Carlo D'Angiò, oltre alla realizzazione di uno spettacolo che intende omaggiare anche Pierpaolo Pasolini nel centenario della sua nascita. Al XX raduno dei cortei Storici ad essere protagonisti, oltre ai figuranti saranno anche i luoghi. Le location scelte dagli organizzatori, infatti, coinvolgeranno alcuni luoghi simbolo della città come l'habitat rupestre e la pineta comunale, oltre al tradizionale asse monumentale che da piazza Scacchi porta a piazza Benedetto XIII, proprio a voler porre l'accento sulla simbiosi necessaria tra la comunità e la sua storia passata ed il territorio, chiamato ad accogliere gli oltre 500 figuranti dei gruppi di rievocazione storica provenienti dalle altre città italiane, nell'intento -sottolineato dal consigliere dell'associazione Beppe Rubini- di tornare ad internazionalizzare il raduno dei cortei entro due anni. La manifestazione quest'anno toccherà diverse epoche storiche che vanno dall'antica Roma fino al 1800, abbracciando così un'ampia fetta della storia d'Italia.
Un evento che ha attirato attorno a sé molto entusiasmo e che va difeso, così come tutto il patrimonio culturale gravinese, di fondamentale importanza per la città: "spetta a noi il compito- ha concluso l'assessore Festa- di essere promotori, fruitori e custodi di queste tradizioni e di questi valori identitari".