Eventi
Presentato in Fondazione "L'Imperfetto - Giochi d'altri tempi"
L'ex Presidente Ugo Rubini torna a "casa" per raccontare il suo libro
Gravina - lunedì 21 maggio 2018
11.01
E' tornato nell'antica dimora che ha magistralmente guidato in qualità di presidente, Ugo Rubini, per presentare il suo libro intitolato "L'Imperfetto - Giochi d'altri tempi".
Un titolo scelto parafrasando il poeta russo Boris Pasternak, per augurare "buon viaggio" al lettore che si appresta ad affrontare l'avventura raccontata da Rubini nel suo romanzo autobiografico e storico: "Io non amo la gente perfetta, quelli che non sono mai caduti, che non hanno mai inciampato. La loro è una virtù spenta, di poco valore, a loro non si è svelata la bellezza della vita".
Il sottotitolo, invece, "Giochi d'altri tempi" è una scelta atobiografica
Il gioco è uno degli elementi chiave del libro, insieme alla nostalgia, alla storia ed i suoi grandi personaggi, all'amore per il tedesco, alle figure femminili che incontra lungo il suo percorso e di cui ha parlato nel corso della presentazione. Rubini, tuttavia, parla di giochi che definisce "d'altri tempi": "abbiamo scavalcato quelle vicende da cui avremmo potuto imparare qualcosa. Il mio tentativo, fallito chiaramente, di ripercorrere il tempo e lo spazio senza tener conto di spazio e tempo, ha fatto sì che io arrivassi tardi non solo perché nel libro parlo di eventi lontani, legati alla mia infanzia e adolescenza, ma anche perché siamo tutti fuori tempo e non ci rendiamo conto che dovremmo riconsiderare il nostro modo di vivere".
Questo romanzo è un vero e proprio viaggio nella memoria dell'autore, dalla sua infanzia, periodo in cui la solitudine e il silenzio sono stati suoi compagni fino all'età di 10 anni e, affamato di libri e cultura, ha cominciato a maturare l'idea di scrivere. Un sogno che è riuscito a concretizzare poi soltanto in età avanzata.
Un viaggio per trovare delle risposte, che comincia nel momento in cui il protagonista (l'autore stesso) sale sul treno e che lo porterà a percorrere le più disparate contrade del corpo e dello spirito.
Presenti all'incontro anche il presidente della Fondazione "Santomasi" Mario Burdi, la docente di Filosofia Elisabetta Falagario e Vito Squicciarini, Presidente dei LIONS CLUB.
Un titolo scelto parafrasando il poeta russo Boris Pasternak, per augurare "buon viaggio" al lettore che si appresta ad affrontare l'avventura raccontata da Rubini nel suo romanzo autobiografico e storico: "Io non amo la gente perfetta, quelli che non sono mai caduti, che non hanno mai inciampato. La loro è una virtù spenta, di poco valore, a loro non si è svelata la bellezza della vita".
Il sottotitolo, invece, "Giochi d'altri tempi" è una scelta atobiografica
Il gioco è uno degli elementi chiave del libro, insieme alla nostalgia, alla storia ed i suoi grandi personaggi, all'amore per il tedesco, alle figure femminili che incontra lungo il suo percorso e di cui ha parlato nel corso della presentazione. Rubini, tuttavia, parla di giochi che definisce "d'altri tempi": "abbiamo scavalcato quelle vicende da cui avremmo potuto imparare qualcosa. Il mio tentativo, fallito chiaramente, di ripercorrere il tempo e lo spazio senza tener conto di spazio e tempo, ha fatto sì che io arrivassi tardi non solo perché nel libro parlo di eventi lontani, legati alla mia infanzia e adolescenza, ma anche perché siamo tutti fuori tempo e non ci rendiamo conto che dovremmo riconsiderare il nostro modo di vivere".
Questo romanzo è un vero e proprio viaggio nella memoria dell'autore, dalla sua infanzia, periodo in cui la solitudine e il silenzio sono stati suoi compagni fino all'età di 10 anni e, affamato di libri e cultura, ha cominciato a maturare l'idea di scrivere. Un sogno che è riuscito a concretizzare poi soltanto in età avanzata.
Un viaggio per trovare delle risposte, che comincia nel momento in cui il protagonista (l'autore stesso) sale sul treno e che lo porterà a percorrere le più disparate contrade del corpo e dello spirito.
Presenti all'incontro anche il presidente della Fondazione "Santomasi" Mario Burdi, la docente di Filosofia Elisabetta Falagario e Vito Squicciarini, Presidente dei LIONS CLUB.