Politica
Primarie, a Gravina vince Emiliano.
Stefano staccato di un soffio. I commenti dei protagonisti cittadini
Gravina - lunedì 1 dicembre 2014
13.17
Primarie senza storia per la scelta del candidato alla presidenza della Regione Puglia per la coalizione di centro sinistra. Il popolo sceglie Michele Emiliano, l'ex Pm e già sindaco di Bari, per la sfida elettorale della primavera 2015 con cui sarà designato il successore di Nichi Vendola.
Il presidente del Pd incassa a livello regionale il 57 % dei consensi staccando di molto gli altri due candidati, Dario Stefano il candidato di Sel fermo al 31,185%, e Guglielmo Minervini anche lui del Pd, che ha portato a casa solo il 11,44%.
Differenze considerevoli che si assottigliano nei risultati locali. A Gravina, infatti, sebbene Emiliano ha incassato la maggioranza dei voti, 631 su 1434 schede valide, è pur vero che il risultato finale è ben lontano dall'exploit avuto in altri comuni. Una manciata di voti dividono, infatti, l'ex Pm dal senatore Dario Stefano che a Gravina ha ottenuto 608 voti, uno dei risultati migliori dell'intera Regione.
Guarda invece da lontano Guglielmo Minervini con i 195 voti che tuttavia fanno la felicità dell'ex assessore Nicola Lagreca, secondo cui le primarie sono innanzitutto un atto di grande democrazia sebbene l'ex assessore al bilancio si dice "Profondamente disgustato da scene viste ieri che nulla hanno a che fare con le regole elementari della partecipazione democratica. Le primarie sono uno strumento di partecipazione favoloso ma noi siamo in grado di sfasciare qualsiasi "giocattolo" che funzioni bene. Tanti auguri al vincitore, Michele Emiliano, e a tutti i pugliesi" chiude Lagreca.
Soddisfazione invece in casa Pd dove il segretario Vito De Robertis si dice contento per il risultato di Emiliano sebbene abbia sostenuto Minervini "ma ora dopo questa pagina di democrazia, abbiamo il dovere di lavorare e puntare tutti su Emiliano per uscire vincitori anche alle elezioni di Primavera".
Secondo il segretario la pagina delle primarie è un valido inizio per cominciare quel percorso lungo verso "la ricostruzione del centro sinistra anche a livello locale. E' stata la mia proposta quando mi sono candidato a segretario della sezione locale e ora resta il mio obiettivo. Dobbiamo superare le divisioni e ricostruire una grande coalizione".
Soddisfatto anche il sindaco di Gravina, Alesio Valente che ha sostenuto l'ex pm e che oggi si dice contento perché "Emiliano è un ex sindaco quindi chi meglio di lui può capire e sostenere le esigenze delle singole comunità. Se posso rimproverare una cosa al presidente Vendola, sebbene la sua amministrazione ha dato grandi frutti per la Puglia, è proprio il fatto di essere rimasto lontano dalle comunità locali".
Giubilo in casa Sel dove gli umori sono tipici di chi si è preso una rivincita. "i numeri parlano chiaro – esordisce Rosa Fiore, la segretaria del partito vendoliano - abbiamo portato a casa quasi un ex equo con Emiliano che in città è stato sostenuto anche da grandi potentati imprenditoriali ed economici. Quello per Stefano, invece, è stato un voto dato con il cuore a dimostrazione che si sente l'esigenza e la voglia di far prevalere un modo di fare politica diverso basato sulla correttezza e sulla compostezza".
Il presidente del Pd incassa a livello regionale il 57 % dei consensi staccando di molto gli altri due candidati, Dario Stefano il candidato di Sel fermo al 31,185%, e Guglielmo Minervini anche lui del Pd, che ha portato a casa solo il 11,44%.
Differenze considerevoli che si assottigliano nei risultati locali. A Gravina, infatti, sebbene Emiliano ha incassato la maggioranza dei voti, 631 su 1434 schede valide, è pur vero che il risultato finale è ben lontano dall'exploit avuto in altri comuni. Una manciata di voti dividono, infatti, l'ex Pm dal senatore Dario Stefano che a Gravina ha ottenuto 608 voti, uno dei risultati migliori dell'intera Regione.
Guarda invece da lontano Guglielmo Minervini con i 195 voti che tuttavia fanno la felicità dell'ex assessore Nicola Lagreca, secondo cui le primarie sono innanzitutto un atto di grande democrazia sebbene l'ex assessore al bilancio si dice "Profondamente disgustato da scene viste ieri che nulla hanno a che fare con le regole elementari della partecipazione democratica. Le primarie sono uno strumento di partecipazione favoloso ma noi siamo in grado di sfasciare qualsiasi "giocattolo" che funzioni bene. Tanti auguri al vincitore, Michele Emiliano, e a tutti i pugliesi" chiude Lagreca.
Soddisfazione invece in casa Pd dove il segretario Vito De Robertis si dice contento per il risultato di Emiliano sebbene abbia sostenuto Minervini "ma ora dopo questa pagina di democrazia, abbiamo il dovere di lavorare e puntare tutti su Emiliano per uscire vincitori anche alle elezioni di Primavera".
Secondo il segretario la pagina delle primarie è un valido inizio per cominciare quel percorso lungo verso "la ricostruzione del centro sinistra anche a livello locale. E' stata la mia proposta quando mi sono candidato a segretario della sezione locale e ora resta il mio obiettivo. Dobbiamo superare le divisioni e ricostruire una grande coalizione".
Soddisfatto anche il sindaco di Gravina, Alesio Valente che ha sostenuto l'ex pm e che oggi si dice contento perché "Emiliano è un ex sindaco quindi chi meglio di lui può capire e sostenere le esigenze delle singole comunità. Se posso rimproverare una cosa al presidente Vendola, sebbene la sua amministrazione ha dato grandi frutti per la Puglia, è proprio il fatto di essere rimasto lontano dalle comunità locali".
Giubilo in casa Sel dove gli umori sono tipici di chi si è preso una rivincita. "i numeri parlano chiaro – esordisce Rosa Fiore, la segretaria del partito vendoliano - abbiamo portato a casa quasi un ex equo con Emiliano che in città è stato sostenuto anche da grandi potentati imprenditoriali ed economici. Quello per Stefano, invece, è stato un voto dato con il cuore a dimostrazione che si sente l'esigenza e la voglia di far prevalere un modo di fare politica diverso basato sulla correttezza e sulla compostezza".