La città
Problema di ordine pubblico presso il centro giovanile Benedetto XIII
Polemiche tra extracomunitari. Intervenuti Polizia Municipale, Carabinieri e Polizia di Stato
Gravina - sabato 17 marzo 2012
10.56
La sinergia delle forze dell'ordine locali ha nuovamente fatto capolino a Gravina. Questa volta l'intervento è stato finalizzato a risolvere una questione di ordine pubblico presso il centro giovanile Benedetto XIII.
Il malcontento tra gli immigrati ha avuto inizio quando quattro ragazzi nordafricani (tre di sesso maschile, una di sesso femminile) che alloggiavano fino a qualche settimana fa presso il centro Benedetto XIII, sono stati trasferiti presso altra struttura (la cooperativa EOS), per disposizione del giudice del Tribunale dei minori riscontrata da parte della commissione per il rilascio dei permessi, la minore età dei ragazzi.
A seguito di una serie dettagliata di valutazioni, i quattro ragazzi, che all'arrivo in Italia avevano dichiarato di essere maggiorenni, sono stati ritenuti minorenni, e così hanno dovuto lasciare il centro giovanile, per legge inidoneo all'accogliemento dei minori.
Dopo una breve permanenza presso la nuova struttura, sarà per abitudine, sarà per gli affetti lasciati presso il centro Benedetto XIII, sarà per la distanza dal centro del paese, ieri sera lo scontento dei quattro giovani ha raggiunto livelli massimi; gli stessi si sono opposti al rientro presso la sede della cooperativa.
La protesta ha coinvolto anche alcuni degli altri immigrati che tutt'ora alloggiano presso la struttura Benedetto XIII, anch'essi fortemente contrari alla dislocazione dei quattro ragazzi.
Intervenuta la Polizia Municipale, i Carabinieri e la Polizia di Stato, solo intorno alle ore 23.00 la situazione ha visto una provvisoria soluzione. Convinti ad alloggiare provvisoriamente in una terza struttura, nelle prossime ore i minori, accompagnati dal loro tutore l'avv. Loviglio, saranno nuovamente a colloquio con il Giudice tutelare.
Non è stato semplice mediare, ci raccontano dal Comando della Polizia Municipale.
Nelle prossime ore la situazione potrebbe presentare ulteriori risvolti.
Il malcontento tra gli immigrati ha avuto inizio quando quattro ragazzi nordafricani (tre di sesso maschile, una di sesso femminile) che alloggiavano fino a qualche settimana fa presso il centro Benedetto XIII, sono stati trasferiti presso altra struttura (la cooperativa EOS), per disposizione del giudice del Tribunale dei minori riscontrata da parte della commissione per il rilascio dei permessi, la minore età dei ragazzi.
A seguito di una serie dettagliata di valutazioni, i quattro ragazzi, che all'arrivo in Italia avevano dichiarato di essere maggiorenni, sono stati ritenuti minorenni, e così hanno dovuto lasciare il centro giovanile, per legge inidoneo all'accogliemento dei minori.
Dopo una breve permanenza presso la nuova struttura, sarà per abitudine, sarà per gli affetti lasciati presso il centro Benedetto XIII, sarà per la distanza dal centro del paese, ieri sera lo scontento dei quattro giovani ha raggiunto livelli massimi; gli stessi si sono opposti al rientro presso la sede della cooperativa.
La protesta ha coinvolto anche alcuni degli altri immigrati che tutt'ora alloggiano presso la struttura Benedetto XIII, anch'essi fortemente contrari alla dislocazione dei quattro ragazzi.
Intervenuta la Polizia Municipale, i Carabinieri e la Polizia di Stato, solo intorno alle ore 23.00 la situazione ha visto una provvisoria soluzione. Convinti ad alloggiare provvisoriamente in una terza struttura, nelle prossime ore i minori, accompagnati dal loro tutore l'avv. Loviglio, saranno nuovamente a colloquio con il Giudice tutelare.
Non è stato semplice mediare, ci raccontano dal Comando della Polizia Municipale.
Nelle prossime ore la situazione potrebbe presentare ulteriori risvolti.