La città
Progetto Capotenda, prossimo l'avvio ai lavori
Entro primavera 2017 sarà realizzato un percorso naturalistico accessibile nell'area archeologica
Gravina - sabato 26 novembre 2016
È ufficiale: sarà presentato entro fine anno il progetto "Capotenda", vincitore del bando "La mia Idea", indetto lo scorso anno dall'assessorato alle Politiche giovanili in sinergia con la Banca Popolare di Puglia e Basilicata e Consorzio Cofidi, e che prevede un finanziamento pari a 50.000,00 euro per la realizzazione di idee imprenditoriali volte alla valorizzazione e alla promozione del territorio.
Messo a punto il finanziamento, la speranza è di avviare i lavori a inizio 2017 per completarli entro la primavera ed essere pronti per l'avvio della stagione turistica.
Nello specifico il progetto prevede la ripulitura e sistemazione dei percorsi naturalistici già esistenti ma danneggiati o semplicemente nascosti dell'incuria, la messa in sicurezza, riducendo le pendenze e le disconnessioni per rendere fruibile a tutti gli stessi sentieri. Punto di forza del progetto "Capotenda" è l'accessibilità per tutti liberando l'intera area dalle barriere architettoniche al fine di consentire anche alle persone con difficoltà motorie di scendere lungo il costone della gravina per arrivare a toccare l'acqua del torrente.
"L'idea – spiega l'architetto Salvatore Mastrodonato – è ispirata al progetto comunale del "Museo dell'acqua e della pietra", un percorso naturalistico rettilineo che tocca anche Capotenda. Partendo dal progetto del Museo abbiamo voluto allungare i percorsi naturalistici anche nell'intera area di Capotenda che ha una estensione di circa 6000 m², con un'iniziativa privata che possa completare il lavoro che si sta svolgendo in forma pubblica".
Un progetto ambizioso e innovativo, presentato nei giorni scorsi all'evento internazionale "Accessibilità in viaggio" tenutosi a Matera, e che vuole combinare accessibilità universale a multiculturalismo al fine di realizzare un prodotto turistico-culturale in grado di offrire un'esperienza straordinaria al turista. Una nuova modalità di fruizione dei Beni culturali, artistici, archeologici, paesaggistici, etnoantropologici, enogastronomici, tutti quegli elementi aventi valore di civiltà ed in grado di stimolare e soddisfare bisogni, interessi e desideri.
"La fruizione dell'area archeologica di Capotenda – spiega Mastrodonato – è completamente gratuita, infatti l'attività sarà autofinanziata dalle manifestazioni ivi organizzate", con eventi di valenza religiosa, culturale ed ambientale a patto che siano legate fortemente al contesto territoriale.
Messo a punto il finanziamento, la speranza è di avviare i lavori a inizio 2017 per completarli entro la primavera ed essere pronti per l'avvio della stagione turistica.
Nello specifico il progetto prevede la ripulitura e sistemazione dei percorsi naturalistici già esistenti ma danneggiati o semplicemente nascosti dell'incuria, la messa in sicurezza, riducendo le pendenze e le disconnessioni per rendere fruibile a tutti gli stessi sentieri. Punto di forza del progetto "Capotenda" è l'accessibilità per tutti liberando l'intera area dalle barriere architettoniche al fine di consentire anche alle persone con difficoltà motorie di scendere lungo il costone della gravina per arrivare a toccare l'acqua del torrente.
"L'idea – spiega l'architetto Salvatore Mastrodonato – è ispirata al progetto comunale del "Museo dell'acqua e della pietra", un percorso naturalistico rettilineo che tocca anche Capotenda. Partendo dal progetto del Museo abbiamo voluto allungare i percorsi naturalistici anche nell'intera area di Capotenda che ha una estensione di circa 6000 m², con un'iniziativa privata che possa completare il lavoro che si sta svolgendo in forma pubblica".
Un progetto ambizioso e innovativo, presentato nei giorni scorsi all'evento internazionale "Accessibilità in viaggio" tenutosi a Matera, e che vuole combinare accessibilità universale a multiculturalismo al fine di realizzare un prodotto turistico-culturale in grado di offrire un'esperienza straordinaria al turista. Una nuova modalità di fruizione dei Beni culturali, artistici, archeologici, paesaggistici, etnoantropologici, enogastronomici, tutti quegli elementi aventi valore di civiltà ed in grado di stimolare e soddisfare bisogni, interessi e desideri.
"La fruizione dell'area archeologica di Capotenda – spiega Mastrodonato – è completamente gratuita, infatti l'attività sarà autofinanziata dalle manifestazioni ivi organizzate", con eventi di valenza religiosa, culturale ed ambientale a patto che siano legate fortemente al contesto territoriale.