Eventi
Progetto Fiaba, Gravina protagonista alla Fiera del Levante
Presentato il filatoio. Regione e Treccani hanno firmato accordo per progetto “Le strade della fiaba”.
Gravina - mercoledì 19 settembre 2018
Quando si parla di identità, non si può non parlare anche di fiaba.
La fiaba rappresenta l'elemento strategico della tradizione identitaria. Perché, come recita un antico proverbio arabo: "beato quel padre che riesce a dare radici certe al proprio figlio".
Ma la potenza della fiaba sta nella sua attualità: sta nella capacità di porsi come baluardo per rispondere alle contraddizioni della modernità.
Ed il progetto "le strade della fiaba" rappresenta un itinerario dello spirito, che intende far tesoro di queste caratteristiche della fiaba, recuperandone il valore più autentico, nel suo percorso attraverso culture ed epoche diverse.
"Abbiamo pensato ad una strada, perché la fiaba è un viaggio, la fiaba è migrante e non può avere frontiere"- afferma la prof.ssa Laura Marchetti, ideatrice del progetto e membro del collegio di esperti scelti dalla Regione Puglia per realizzare il proprio piano strategico della cultura.
Un percorso di oltre 1300 km che accomuna tre regioni, la Puglia, la Basilicata e la Campania, e che si innesta nella pianificazione Intereg, che unisce la fiaba al mito, l'Italia alla Grecia.
"E in un contesto così, la Puglia si pone come cerniera di questo percorso"- afferma Laura Marchetti.
Un processo identitario, quello della fiaba, che trova nella rappresentazione del filatoio, uno dei suoi momenti maggiormente esplicativi.
Si spiega così, la volontà di proporre l'iniziativa culturale del filatoio. Un incontro tra culture diverse, tra espressioni artistiche differenti, accomunate dall'universalità della struttura della fiaba. Tutti intorno ad un braciere, a tramare, passandosi di mano in mano il gomitolo di lana che dipana la fiaba del serpente a sette teste.
La messa in scena del filatoio alla fiera del Levante, che ha riscosso un notevole successo di pubblico, è stata fortemente voluta dal dirigente dell'ufficio cultura della Regione Puglia, Aldo Patruno, che dopo averla ammirata lo scorso luglio a Gravina, ha insistito sulla riproposizione dell'iniziativa, presso la campionaria barese.
"Una esperienza autentica- ha affermato Patruno-, che ci ha convinto ancor più ha sostenere il progetto che creerà un itinerario di eccellenza per l'intero Sud, attraverso un percorso culturale e spirituale".
Perché "le strade della fiaba", non è una operazione meramente turistica: la sua valenza è molteplice.
Un prodotto, come direbbero i più giovani, "pop", nella sua accezione meno negativa. Una componente della cultura popolare che bisogna sdoganare, togliendole quello stigma di cultura "Bassa", per compararla a quella cultura "Alta", che è stata ritenuta, per diversi anni, unico oggetto degno di studio e conoscenza da parte del mondo scientifico.
Dunque, per fare cultura, per fare identità, per fare comunità transnazionale, adesso più che mai, c'è bisogno di recuperare i racconti della tradizione popolare.
"In questo cammino culturale la Treccani non poteva rimanere fuori, perché la Treccani è il luogo dell'identità" -ha sottolineato il direttore generale della Treccani, Massimo Bray .
Un percorso di studi che Regione Puglia e Enciclopedia Treccani hanno deciso di intraprendere insieme.
Per questo è stato firmato un protocollo di intesa tra la Treccani, rappresentata da Bray e la Regione Puglia, con Patruno.
Un accordo che si pone come fondamento scientifico del progetto de "le strade della fiaba", che la Regione ha inteso mettere in piedi e che garantisce alla fiaba di perseguire il suo scopo più recondito: "far vedere nella realtà tante possibilità"- commenta la prof.ssa Marchetti.
Sperando che "le strade della fiaba" possa scrivere al più presto, come nella migliore tradizione dei racconti per bambini, il proprio lieto fine.
La fiaba rappresenta l'elemento strategico della tradizione identitaria. Perché, come recita un antico proverbio arabo: "beato quel padre che riesce a dare radici certe al proprio figlio".
Ma la potenza della fiaba sta nella sua attualità: sta nella capacità di porsi come baluardo per rispondere alle contraddizioni della modernità.
Ed il progetto "le strade della fiaba" rappresenta un itinerario dello spirito, che intende far tesoro di queste caratteristiche della fiaba, recuperandone il valore più autentico, nel suo percorso attraverso culture ed epoche diverse.
"Abbiamo pensato ad una strada, perché la fiaba è un viaggio, la fiaba è migrante e non può avere frontiere"- afferma la prof.ssa Laura Marchetti, ideatrice del progetto e membro del collegio di esperti scelti dalla Regione Puglia per realizzare il proprio piano strategico della cultura.
Un percorso di oltre 1300 km che accomuna tre regioni, la Puglia, la Basilicata e la Campania, e che si innesta nella pianificazione Intereg, che unisce la fiaba al mito, l'Italia alla Grecia.
"E in un contesto così, la Puglia si pone come cerniera di questo percorso"- afferma Laura Marchetti.
Un processo identitario, quello della fiaba, che trova nella rappresentazione del filatoio, uno dei suoi momenti maggiormente esplicativi.
Si spiega così, la volontà di proporre l'iniziativa culturale del filatoio. Un incontro tra culture diverse, tra espressioni artistiche differenti, accomunate dall'universalità della struttura della fiaba. Tutti intorno ad un braciere, a tramare, passandosi di mano in mano il gomitolo di lana che dipana la fiaba del serpente a sette teste.
La messa in scena del filatoio alla fiera del Levante, che ha riscosso un notevole successo di pubblico, è stata fortemente voluta dal dirigente dell'ufficio cultura della Regione Puglia, Aldo Patruno, che dopo averla ammirata lo scorso luglio a Gravina, ha insistito sulla riproposizione dell'iniziativa, presso la campionaria barese.
"Una esperienza autentica- ha affermato Patruno-, che ci ha convinto ancor più ha sostenere il progetto che creerà un itinerario di eccellenza per l'intero Sud, attraverso un percorso culturale e spirituale".
Perché "le strade della fiaba", non è una operazione meramente turistica: la sua valenza è molteplice.
Un prodotto, come direbbero i più giovani, "pop", nella sua accezione meno negativa. Una componente della cultura popolare che bisogna sdoganare, togliendole quello stigma di cultura "Bassa", per compararla a quella cultura "Alta", che è stata ritenuta, per diversi anni, unico oggetto degno di studio e conoscenza da parte del mondo scientifico.
Dunque, per fare cultura, per fare identità, per fare comunità transnazionale, adesso più che mai, c'è bisogno di recuperare i racconti della tradizione popolare.
"In questo cammino culturale la Treccani non poteva rimanere fuori, perché la Treccani è il luogo dell'identità" -ha sottolineato il direttore generale della Treccani, Massimo Bray .
Un percorso di studi che Regione Puglia e Enciclopedia Treccani hanno deciso di intraprendere insieme.
Per questo è stato firmato un protocollo di intesa tra la Treccani, rappresentata da Bray e la Regione Puglia, con Patruno.
Un accordo che si pone come fondamento scientifico del progetto de "le strade della fiaba", che la Regione ha inteso mettere in piedi e che garantisce alla fiaba di perseguire il suo scopo più recondito: "far vedere nella realtà tante possibilità"- commenta la prof.ssa Marchetti.
Sperando che "le strade della fiaba" possa scrivere al più presto, come nella migliore tradizione dei racconti per bambini, il proprio lieto fine.