Politica
Provincia: centrodestra verso la ricomposizione.
Ma Schittulli insiste: «Al momento, dimissioni confermate»
Gravina - lunedì 14 novembre 2011
17.31
Un tira e molla. Con tutti che tirano, e nessuno che molla. In palio, la guida della Provincia di Bari: dal 31 ottobre scorso, a seguito di contrasti insorti sulla ridefinizione dell'assetto organizzativo, dagli stessi protagonisti della vicenda presto rubricate in divergenza di vedute tra le varie anime del centrodestra pugliese, il presidente Francesco Schittulli ha rassegnato le dimissioni.
Ci sarà tempo fino alla fine della settimana appena iniziata per verificare se il passo indietro sarà confermato, con scioglimento del consiglio provinciale e indizione di elezioni anticipate, oppure se i cocci troveranno composizione nel mosaico politico barese. Fatto sta che, alla vigilia del fatidico giorno, mentre i partiti della coalizione s'affannano ad annunciare un felice esito della vertenza, col ritorno dell'oncologo gravinese al timone dell'amministrazione provinciale, è lo stesso Schittulli a raffreddare gli animi.
Intervenendo ad una manifestazione politica in quel di Corato, il presidente dimissionario ha infatti fatto sapere, appena sabato sera, di essere intenzionato «ad ascoltare la base con l'assemblea dei comitati provinciali e regionali del Movimento. Le mie dimissioni restano al momento confermate, il consigliere provinciale Bellomo è in contatto con la maggioranza per ricomporre le parti. So che i punti da me sollevati sono stati valutati positivamente, ma solo se saranno rispettati tornerò in sella. Altrimenti si va a casa». Parole che se da un lato lasciano intendere essere sempre possibile la ricomposizione, dall'altro segnalano il permanere di contrasti non ancora del tutto appianati e da sistemare, presumibilmente, lasciando in tensione il filo del dialogo all'interno del centrodestra.
Probabile, dunque, che secondo copioni noti agli studiosi della vituperata (e forse mai del tutto seppellita) Prima Repubblica, il tira e molla continui ancora. Determinante potrebbe essere l'esito dell'assemblea provinciale e regionale del Movimento Schittulli, in programma lunedì sera a Giovinazzo.
Intanto, c'è chi al presidente Schittulli ed alle sue affermazioni mostra di non credere. Per nulla, a prescindere. È l'imprenditore barese Vito Basile, che sull'esito della vicenda s'è detto pronto a scommettere 20.000 euro. «Sto aspettando il 20 novembre», dice Vasile. «Se per quella data Schittulli conferma le sue dimissioni, lasciando definitivamente la carica di presidente della Provincia, sono pronto a donare 20.000 euro all'istituto di ematologia del Policlinico».
Secondo i bookmakers, Basile perderà la scommessa, e si terrà i soldi in tasca. Perché pare proprio che dalle parti della Provincia tutti siano impegnati a tirare, senza mollare.
Ci sarà tempo fino alla fine della settimana appena iniziata per verificare se il passo indietro sarà confermato, con scioglimento del consiglio provinciale e indizione di elezioni anticipate, oppure se i cocci troveranno composizione nel mosaico politico barese. Fatto sta che, alla vigilia del fatidico giorno, mentre i partiti della coalizione s'affannano ad annunciare un felice esito della vertenza, col ritorno dell'oncologo gravinese al timone dell'amministrazione provinciale, è lo stesso Schittulli a raffreddare gli animi.
Intervenendo ad una manifestazione politica in quel di Corato, il presidente dimissionario ha infatti fatto sapere, appena sabato sera, di essere intenzionato «ad ascoltare la base con l'assemblea dei comitati provinciali e regionali del Movimento. Le mie dimissioni restano al momento confermate, il consigliere provinciale Bellomo è in contatto con la maggioranza per ricomporre le parti. So che i punti da me sollevati sono stati valutati positivamente, ma solo se saranno rispettati tornerò in sella. Altrimenti si va a casa». Parole che se da un lato lasciano intendere essere sempre possibile la ricomposizione, dall'altro segnalano il permanere di contrasti non ancora del tutto appianati e da sistemare, presumibilmente, lasciando in tensione il filo del dialogo all'interno del centrodestra.
Probabile, dunque, che secondo copioni noti agli studiosi della vituperata (e forse mai del tutto seppellita) Prima Repubblica, il tira e molla continui ancora. Determinante potrebbe essere l'esito dell'assemblea provinciale e regionale del Movimento Schittulli, in programma lunedì sera a Giovinazzo.
Intanto, c'è chi al presidente Schittulli ed alle sue affermazioni mostra di non credere. Per nulla, a prescindere. È l'imprenditore barese Vito Basile, che sull'esito della vicenda s'è detto pronto a scommettere 20.000 euro. «Sto aspettando il 20 novembre», dice Vasile. «Se per quella data Schittulli conferma le sue dimissioni, lasciando definitivamente la carica di presidente della Provincia, sono pronto a donare 20.000 euro all'istituto di ematologia del Policlinico».
Secondo i bookmakers, Basile perderà la scommessa, e si terrà i soldi in tasca. Perché pare proprio che dalle parti della Provincia tutti siano impegnati a tirare, senza mollare.