La città
Pubblica illuminazione, tante segnalazioni di strade al buio
Risponde assessore Cavallera: “Non sono meno illuminate ma valuteremo migliorie"
Gravina - giovedì 31 gennaio 2019
18.19
L'idea che la città sia meno luminosa del passato si è diffusa tra la popolazione. Il passaggio dai tradizionali corpi illuminanti a Sap (Sodio ad Alta Pressione), alle nuove luci al Led, non ha convinto la cittadinanza che sembra abbia bocciato il nuovo corso intrapreso dal governo cittadino circa la pubblica illuminazione. Tante le segnalazioni giunte alla redazione di GravinaLife.
Lamentele di cui si è fatto portavoce anche il consigliere comunale di opposizione, Vincenzo Varrese, che ha chiesto (è proprio il caso di dirlo) "lumi" all'amministrazione circa i provvedimenti che si intendono mettere in campo per migliorare la situazione.
Lamentele che però, a detta dell'assessore Giovanni Cavallera, delegato alla gestione della pubblica illuminazione, non hanno fondamento di verità, se non nella percezione che le strade siano meno illuminate.
"Bisogna necessariamente fare un distinguo tra effetto luminoso e quantità di luce emessa dalle nuove lampade a led", sottolinea Cavallera, che spiega come l'introduzione dei nuovi impianti illuminanti garantisca un minore inquinamento luminoso e una maggiore nitidezza, con un sostanziale miglioramento della qualità della illuminazione offerta alla comunità.
"Capisco e comprendo chi si lamenta, credendo che la città sia meno illuminata, ma non è così. E' chiaro che la percezione della luminosità della città da parte dei cittadini è apparentemente diminuita, visto che prima si utilizzavano lampioni che illuminavano a 360 gradi, mentre adesso i led, per loro naturale impiego, illuminano uno spettro di 90 gradi, ma questo non vuol dire che la città sia meno illuminata, anzi al contrario il livello di illuminazione e la pulizia di immagine con le luci a led sono sicuramente migliorati ", precisa l'assessore Cavallera che intende tranquillizzare la popolazione.
"Quando l'opera di installazione dei nuovi punti luce giungerà a completamento - conclude - laddove si verificherà che l'illuminazione risulti essere inferiore ai valori medi imposti dalla legge, l'amministrazione comunale interverrà aumentando la potenzialità, oppure istallando nuovi corpi illuminanti".
Lamentele di cui si è fatto portavoce anche il consigliere comunale di opposizione, Vincenzo Varrese, che ha chiesto (è proprio il caso di dirlo) "lumi" all'amministrazione circa i provvedimenti che si intendono mettere in campo per migliorare la situazione.
Lamentele che però, a detta dell'assessore Giovanni Cavallera, delegato alla gestione della pubblica illuminazione, non hanno fondamento di verità, se non nella percezione che le strade siano meno illuminate.
"Bisogna necessariamente fare un distinguo tra effetto luminoso e quantità di luce emessa dalle nuove lampade a led", sottolinea Cavallera, che spiega come l'introduzione dei nuovi impianti illuminanti garantisca un minore inquinamento luminoso e una maggiore nitidezza, con un sostanziale miglioramento della qualità della illuminazione offerta alla comunità.
"Capisco e comprendo chi si lamenta, credendo che la città sia meno illuminata, ma non è così. E' chiaro che la percezione della luminosità della città da parte dei cittadini è apparentemente diminuita, visto che prima si utilizzavano lampioni che illuminavano a 360 gradi, mentre adesso i led, per loro naturale impiego, illuminano uno spettro di 90 gradi, ma questo non vuol dire che la città sia meno illuminata, anzi al contrario il livello di illuminazione e la pulizia di immagine con le luci a led sono sicuramente migliorati ", precisa l'assessore Cavallera che intende tranquillizzare la popolazione.
"Quando l'opera di installazione dei nuovi punti luce giungerà a completamento - conclude - laddove si verificherà che l'illuminazione risulti essere inferiore ai valori medi imposti dalla legge, l'amministrazione comunale interverrà aumentando la potenzialità, oppure istallando nuovi corpi illuminanti".