Convegni
Quale futuro per il sito rupestre di “San Michele delle Grotte”?
“Aspetti geologici: sicurezza monitoraggi e stato degli affreschi”
Gravina - lunedì 6 maggio 2024
9.12
A pochi giorni dalla tradizionale festa di "San Michele delle Grotte" si è parlato di "Aspetti geologici: sicurezza monitoraggi e stato degli affreschi", durante il convegno organizzato presso la Biblioteca Capitolare Finia.
Ad accogliere gli ospiti intervenuti, il vice Presidente del Capitolo Cattedrale Don Giacomo Lorusso, con i saluti di S.E. Mons. Giuseppe Russo vescovo della diocesi di Altamura-Gravina-Acquaviva delle Fonti, oltre alla partecipazione di tecnici come il geologo Maurice Vuillermin, l'ingegnere Giuseppe Paterno, la restauratrice di opere d'arte la dottoressa Anna Maria Riefolo.
Con i suoi saluti, S.E. Monsignor Giuseppe Russo, ha fatto delle riflessioni sul concetto di bellezza, e di come non si debba cadere nell'errore dell'abitudine. "Le risorse sono importanti, bisogna anche saperle ricercare, ci sono tante possibilità, ci sono fondi, occorre monitorare". Ma ancora più importante è la volontà. Il vescovo ha usato parole chiave come volontà di progetto, valorizzazione, organizzazione di processi e delle attività per costruire percorsi con obbiettivi. Monsignor Russo ha rimarcato il suo personale appoggio a tutto questo: "dobbiamo monitorare il raggiungimento degli obbiettivi".
Si è entrati nel vivo del dibattito relativo al sito rupestre della Chiesa di "San Michele delle Grotte", con la relazione dell'ingegner Paterno. L'ingegnere ha descritto dettagliatamente la situazione a livello tecnico del luogo, evidenziando come gli interventi di messa in fruizione hanno interessato, non solo la proprietà del capitolo, ma anche hanno coinvolto le aree pubbliche e private. Paterno ha raccontato dei due progetti elaborati in collaborazione con il geologo Vuillermin. Il primo progetto riguardava la messa in sicurezza parziale delle parti che potevano venire giù, progetto finalizzato qualche anno fa; mentre il secondo progetto riguardava il monitoraggio delle fessure particolari della roccia, quest'ultimo non è stato realizzato.
Dopo il primo lavoro provvisorio, il geologo Maurice Vuillermin, si è preso la responsabilità di considerare il sito fruibile a breve e medio termine, responsabilità che oggi non ritiene più doversi accollare, considerando il tempo trascorso. Riferendosi al secondo progetto, spiega che sarebbero necessarie azioni di monitoraggio continuo e costante delle fessure, anche con l'ausilio di sistemi informatici di nuova generazione.
Mentre, nel suo intervento, la dott.ssa Riefolo, ha evidenziato come il complesso rupestre di "San Michele delle Grotte" abbia tutte le specificità e le potenzialità per essere proposto come sito di interesse UNESCO, e che purtroppo le infiltrazioni di acque meteoriche, e la conseguente deposito di sali, col tempo potrebbero provocarne il distacco degli intonaci dove sono i preziosi affreschi.
Nel dibattito è emersa la necessità che diversi attori, (pubblici, privati e del Capitolo) debbano coordinarsi, al fine di poter raggiungere il comune obbiettivo.
Nelle considerazioni finali Don Giacomo Lorusso (responsabile beni culturali del Capitolo) ha auspicato che si possa aprire un confronto, un dialogo tra gli attori coinvolti, auspicando un futuro lavoro in sinergia.
Ad accogliere gli ospiti intervenuti, il vice Presidente del Capitolo Cattedrale Don Giacomo Lorusso, con i saluti di S.E. Mons. Giuseppe Russo vescovo della diocesi di Altamura-Gravina-Acquaviva delle Fonti, oltre alla partecipazione di tecnici come il geologo Maurice Vuillermin, l'ingegnere Giuseppe Paterno, la restauratrice di opere d'arte la dottoressa Anna Maria Riefolo.
Con i suoi saluti, S.E. Monsignor Giuseppe Russo, ha fatto delle riflessioni sul concetto di bellezza, e di come non si debba cadere nell'errore dell'abitudine. "Le risorse sono importanti, bisogna anche saperle ricercare, ci sono tante possibilità, ci sono fondi, occorre monitorare". Ma ancora più importante è la volontà. Il vescovo ha usato parole chiave come volontà di progetto, valorizzazione, organizzazione di processi e delle attività per costruire percorsi con obbiettivi. Monsignor Russo ha rimarcato il suo personale appoggio a tutto questo: "dobbiamo monitorare il raggiungimento degli obbiettivi".
Si è entrati nel vivo del dibattito relativo al sito rupestre della Chiesa di "San Michele delle Grotte", con la relazione dell'ingegner Paterno. L'ingegnere ha descritto dettagliatamente la situazione a livello tecnico del luogo, evidenziando come gli interventi di messa in fruizione hanno interessato, non solo la proprietà del capitolo, ma anche hanno coinvolto le aree pubbliche e private. Paterno ha raccontato dei due progetti elaborati in collaborazione con il geologo Vuillermin. Il primo progetto riguardava la messa in sicurezza parziale delle parti che potevano venire giù, progetto finalizzato qualche anno fa; mentre il secondo progetto riguardava il monitoraggio delle fessure particolari della roccia, quest'ultimo non è stato realizzato.
Dopo il primo lavoro provvisorio, il geologo Maurice Vuillermin, si è preso la responsabilità di considerare il sito fruibile a breve e medio termine, responsabilità che oggi non ritiene più doversi accollare, considerando il tempo trascorso. Riferendosi al secondo progetto, spiega che sarebbero necessarie azioni di monitoraggio continuo e costante delle fessure, anche con l'ausilio di sistemi informatici di nuova generazione.
Mentre, nel suo intervento, la dott.ssa Riefolo, ha evidenziato come il complesso rupestre di "San Michele delle Grotte" abbia tutte le specificità e le potenzialità per essere proposto come sito di interesse UNESCO, e che purtroppo le infiltrazioni di acque meteoriche, e la conseguente deposito di sali, col tempo potrebbero provocarne il distacco degli intonaci dove sono i preziosi affreschi.
Nel dibattito è emersa la necessità che diversi attori, (pubblici, privati e del Capitolo) debbano coordinarsi, al fine di poter raggiungere il comune obbiettivo.
Nelle considerazioni finali Don Giacomo Lorusso (responsabile beni culturali del Capitolo) ha auspicato che si possa aprire un confronto, un dialogo tra gli attori coinvolti, auspicando un futuro lavoro in sinergia.