La città
Qualità e professionalità per tutelare la salute dei clienti
Nasce a Gravina l'associazione degli acconciatori ed estetiste
Gravina - lunedì 4 novembre 2013
13.37
"Vogliamo distinguerci dagli altri puntando sulla professionalità"
Hanno le idee chiare i soci della neonata AssoAcconciatori ed Estetiste aderenti alla Confesercenti che si sono costituiti ufficialmente pochi giorni fa.
Parola d'ordine: formazione.
"Attraverso l'associazione vogliamo innanzitutto fare gruppo, conoscerci e avviare insieme una serie di iniziative - spiega il presidente Nicola Lafabiana- Innanzitutto vorremmo aiutare molti dei nostri colleghi, attraverso il contributo e il sostegno dell'associazione a diventare dei veri imprenditori capaci di investire sul territorio e creare posti di lavoro".
Il direttivo che, oltre Lafabiana si completa con Katia Alessandra Paciullo, vicepresidente e coordinatrice settore estetiste, Teresa Vicino, vicepresidente e coordinatrice settore parrucchiere e Andrea Toscano, segretario e coordinatore parrucchieri è pronto a partire alla volta di Roma dove si terrà il 21 novembre il convegno nazionale del settore per eleggere i rappresentanti e discutere in quella sede le problematiche del settore.
"Intanto lavoriamo sul territorio" avviando una serie di attività finalizzate alla promozione dell'associazione stessa e alla sensibilizzazione dei consumatori. "Per questo – spiega il presidente- stiamo organizzando in città un festival degli estetisti e degli acconciatori, non solo per farci pubblicità ma soprattutto per spiegare alla gente in cosa consiste il nostro lavoro".
Inoltre, sul fronte istituzionale l'intenzione è quella di avviare una serie di collaborazioni con gli enti pubblici al fine di realizzare delle campagne di informazione per tutelare la salute dei consumatori da parte di coloro che espletano le attività nei centri estetici dove rafforzare le norme di igiene e di sicurezza operando secondo la correttezza professionale.
" L'idea è di approvare un codice etico da condividere con tutti i colleghi nel quale mettere nero su bianco una serie di regole per migliorare le competenze manageriali nella gestione delle imprese di più piccola dimensione, qualificare costantemente i profili professionali degli addetti alle esigenze produttive e commerciali del settore, attraverso corsi di formazione e collaborazioni con le scuole che formano i nostri futuri collaboratori".
"Tutte iniziative che devono migliorare l'offerta qualitativa dei nostri centri e convincere i clienti a puntare su di noi perché –aggiunge Lafabiana- alla clientela non è ancora chiaro un concetto: dopo i medici, siamo noi, parrucchieri ed estetiste che abbiamo a che fare con la salute dei nostri clienti, per questo se non siamo adeguatamente preparati e se non usiamo all'interno dei nostri centri prodotti di qualità, possiamo creare danni, anche gravi".
"Noi non vogliamo fare guerra a nessuno, ne denunciare chi lavora in casa e non emette fattura, ne tanto meno puntare il dito contro chi non ha determinati standard di qualità- aggiunge Teresa Vicino - la nostra associazione vuole solo distinguersi dagli altri, per questo esporremo presto nei nostri centri un marchio distintivo di tutti i soci, e lasciare che siano i clienti stessi a fare la scelta finale".
Scelta che, si spera, non si limiti a esaminare il costo delle singole prestazioni perché "garantire qualità e competenza comporta dei costi".
"Conti alla mano infatti- spiega ancora Lafabiana- a fronte di una piega che al cliente costa 15.00 euro, se si sottraggono i costi per i prodotti le attrezzature oltre a tutte le tasse e il costo per un collaboratore, il ricavo netto per il titolare di un centro, ammonta a 2,80 euro"
" E il discorso non cambia – aggiunge Alessandra Paciullo- se si parla di una caretta che mediamente costa 18.00 euro al cliente ma che effettivamente porta alle casse un guadagno netto di 3,34 euro. Senza dimenticare che molti di noi da quel guadagno, devono sottrarre mensilmente la rata del mutuo".
"Detto questo, al cliente spetta la scelta finale".
Hanno le idee chiare i soci della neonata AssoAcconciatori ed Estetiste aderenti alla Confesercenti che si sono costituiti ufficialmente pochi giorni fa.
Parola d'ordine: formazione.
"Attraverso l'associazione vogliamo innanzitutto fare gruppo, conoscerci e avviare insieme una serie di iniziative - spiega il presidente Nicola Lafabiana- Innanzitutto vorremmo aiutare molti dei nostri colleghi, attraverso il contributo e il sostegno dell'associazione a diventare dei veri imprenditori capaci di investire sul territorio e creare posti di lavoro".
Il direttivo che, oltre Lafabiana si completa con Katia Alessandra Paciullo, vicepresidente e coordinatrice settore estetiste, Teresa Vicino, vicepresidente e coordinatrice settore parrucchiere e Andrea Toscano, segretario e coordinatore parrucchieri è pronto a partire alla volta di Roma dove si terrà il 21 novembre il convegno nazionale del settore per eleggere i rappresentanti e discutere in quella sede le problematiche del settore.
"Intanto lavoriamo sul territorio" avviando una serie di attività finalizzate alla promozione dell'associazione stessa e alla sensibilizzazione dei consumatori. "Per questo – spiega il presidente- stiamo organizzando in città un festival degli estetisti e degli acconciatori, non solo per farci pubblicità ma soprattutto per spiegare alla gente in cosa consiste il nostro lavoro".
Inoltre, sul fronte istituzionale l'intenzione è quella di avviare una serie di collaborazioni con gli enti pubblici al fine di realizzare delle campagne di informazione per tutelare la salute dei consumatori da parte di coloro che espletano le attività nei centri estetici dove rafforzare le norme di igiene e di sicurezza operando secondo la correttezza professionale.
" L'idea è di approvare un codice etico da condividere con tutti i colleghi nel quale mettere nero su bianco una serie di regole per migliorare le competenze manageriali nella gestione delle imprese di più piccola dimensione, qualificare costantemente i profili professionali degli addetti alle esigenze produttive e commerciali del settore, attraverso corsi di formazione e collaborazioni con le scuole che formano i nostri futuri collaboratori".
"Tutte iniziative che devono migliorare l'offerta qualitativa dei nostri centri e convincere i clienti a puntare su di noi perché –aggiunge Lafabiana- alla clientela non è ancora chiaro un concetto: dopo i medici, siamo noi, parrucchieri ed estetiste che abbiamo a che fare con la salute dei nostri clienti, per questo se non siamo adeguatamente preparati e se non usiamo all'interno dei nostri centri prodotti di qualità, possiamo creare danni, anche gravi".
"Noi non vogliamo fare guerra a nessuno, ne denunciare chi lavora in casa e non emette fattura, ne tanto meno puntare il dito contro chi non ha determinati standard di qualità- aggiunge Teresa Vicino - la nostra associazione vuole solo distinguersi dagli altri, per questo esporremo presto nei nostri centri un marchio distintivo di tutti i soci, e lasciare che siano i clienti stessi a fare la scelta finale".
Scelta che, si spera, non si limiti a esaminare il costo delle singole prestazioni perché "garantire qualità e competenza comporta dei costi".
"Conti alla mano infatti- spiega ancora Lafabiana- a fronte di una piega che al cliente costa 15.00 euro, se si sottraggono i costi per i prodotti le attrezzature oltre a tutte le tasse e il costo per un collaboratore, il ricavo netto per il titolare di un centro, ammonta a 2,80 euro"
" E il discorso non cambia – aggiunge Alessandra Paciullo- se si parla di una caretta che mediamente costa 18.00 euro al cliente ma che effettivamente porta alle casse un guadagno netto di 3,34 euro. Senza dimenticare che molti di noi da quel guadagno, devono sottrarre mensilmente la rata del mutuo".
"Detto questo, al cliente spetta la scelta finale".