Politica
Alla festa del Pd nasce un tavolo di concertazione
Quattro corsie per la statale 96 fino a Gravina: una nobile intensione del PD. E sull'ipotesi di costruzione d'un nuovo centrosinistra, Valente dice: "Necessario andare oltre gli steccati ideologici"
Gravina - martedì 11 ottobre 2011
17.21
Pochi chilometri d'asfalto, per rompere l'isolamento della città. Il miracolo potrebbe venire dall'ammodernamento della statale 96, facendone una strada finalmente a scorrimento veloce a quattro corsie (due per ogni senso di marcia) anche nel tratto tra Gravina ed Altamura.
Non ancora certezze, ma nobili intenzioni. Suffragate però dall'assunzione di un impegno chiaro: la costituzione di un tavolo di concertazione. Quello il cui varo è stato annunciato nel corso della festa cittadina del partito democratico, insieme all'idea di adeguare la vecchia statale alle esigenze della modernità.
"Si tratta di una proposta – commenta il segretario Pd Alesio Valente – che è la cifra degli esiti della tre giorni democratica: nonostante il maltempo, abbiamo registrato una notevole partecipazione di pubblico e, soprattutto, un concreto interesse attorno a progetti sui quali costruire la Gravina del futuro". Dal generale al particolare: "C'è un impegno serio e concreto mio, del nostro capogruppo in Regione Mario De Caro, dei consiglieri regionali Loizzo e Ventricelli", aggiunge il leader dei democrats gravinesi, "perché il gruppo di lavoro riesca a portare a casa questo importante risultato. È una promessa chiara da parte della maggioranza del centrosinistra che guida la Regione, che va ad aggiungersi all'impegno per l'apertura dell'ospedale della Murgia entro il 2012 e per l'istituzione di un servizio navetta tra Gravina e lo stesso nosocomio".
Prospettive allettanti, attese ora alla prova dei fatti, da inserire nella costruzione di una casa comune dei riformisti. "La festa del Pd – commenta sul punto Valente – ha segnato un primo punto di contatto tra forze interessate alla definizione di un percorso unitario, nel solco della trasparenza e di un rinnovamento non solo anagrafico, ma anche e soprattutto progettuale".
Va bene, ma come metterla con le perplessità della sinistra cittadina e con la presenza, nel gruppone, di futuristi, repubblicani ed altre forze di estrazione politica opposta a quella del centrosinistra tradizionale?
"L'era delle grandi questioni ideologiche è finita", afferma il segretario del Pd, aggiungendo: "A livello locale, poi, nessuno, neppure a sinistra, ha sollevato pregiudiziali sul bisogno di ricercare la condivisione su opzioni programmatiche nuove e trasparente, da definire nella massima chiarezza e non al chiuso delle botteghe di partito".
Quindi? "Continua l'opposizione per mandare a casa Divella: hanno le ore contate", pronostica Valente. "Appena arriveranno le dimissioni, partirà la consultazione per individuare le linee guida della rinascita, a partire del tema del lavoro e della povertà: è di questo che ha bisogno una comunità col reddito procapite tra i più bassi della regione e col più alto tasso di disoccupazione".
Non ancora certezze, ma nobili intenzioni. Suffragate però dall'assunzione di un impegno chiaro: la costituzione di un tavolo di concertazione. Quello il cui varo è stato annunciato nel corso della festa cittadina del partito democratico, insieme all'idea di adeguare la vecchia statale alle esigenze della modernità.
"Si tratta di una proposta – commenta il segretario Pd Alesio Valente – che è la cifra degli esiti della tre giorni democratica: nonostante il maltempo, abbiamo registrato una notevole partecipazione di pubblico e, soprattutto, un concreto interesse attorno a progetti sui quali costruire la Gravina del futuro". Dal generale al particolare: "C'è un impegno serio e concreto mio, del nostro capogruppo in Regione Mario De Caro, dei consiglieri regionali Loizzo e Ventricelli", aggiunge il leader dei democrats gravinesi, "perché il gruppo di lavoro riesca a portare a casa questo importante risultato. È una promessa chiara da parte della maggioranza del centrosinistra che guida la Regione, che va ad aggiungersi all'impegno per l'apertura dell'ospedale della Murgia entro il 2012 e per l'istituzione di un servizio navetta tra Gravina e lo stesso nosocomio".
Prospettive allettanti, attese ora alla prova dei fatti, da inserire nella costruzione di una casa comune dei riformisti. "La festa del Pd – commenta sul punto Valente – ha segnato un primo punto di contatto tra forze interessate alla definizione di un percorso unitario, nel solco della trasparenza e di un rinnovamento non solo anagrafico, ma anche e soprattutto progettuale".
Va bene, ma come metterla con le perplessità della sinistra cittadina e con la presenza, nel gruppone, di futuristi, repubblicani ed altre forze di estrazione politica opposta a quella del centrosinistra tradizionale?
"L'era delle grandi questioni ideologiche è finita", afferma il segretario del Pd, aggiungendo: "A livello locale, poi, nessuno, neppure a sinistra, ha sollevato pregiudiziali sul bisogno di ricercare la condivisione su opzioni programmatiche nuove e trasparente, da definire nella massima chiarezza e non al chiuso delle botteghe di partito".
Quindi? "Continua l'opposizione per mandare a casa Divella: hanno le ore contate", pronostica Valente. "Appena arriveranno le dimissioni, partirà la consultazione per individuare le linee guida della rinascita, a partire del tema del lavoro e della povertà: è di questo che ha bisogno una comunità col reddito procapite tra i più bassi della regione e col più alto tasso di disoccupazione".