La città
Quattro novembre, giornata delle Forze Armate e del Tricolore
I piccoli alunni della Soranno inneggiano alla pace.
Gravina - martedì 4 novembre 2014
15.37
Un inno alla pace cantato da tante voci bianche si è levato nella mattinata di oggi dal monumento ai caduti.
Il quattro novembre si celebra infatti ogni anno l'anniversario dell'armistizio che portò a vittoriosa conclusione per gli italiani la Grande Guerra del '15-'18. Oltre ad essere la giornata delle Forze Armate e dell'Unità Nazionale, sin dalla sua istituzione questa data è foriera di pace. Quest'anno ad animare la mattinata a suon di inno, gli alunni di sette classi, tra quarte e quinte, della scuola primaria a indirizzo musicale "Michele Soranno". Primo appuntamento, quello di oggi, per il progetto, coordinato dal maestro d'orchestra Giuseppe Basile, che vede l'assidua collaborazione tra i piccoli alunni e la giovane banda musicale gravinese.
Dopo la deposizione della corona d'alloro ai piedi del monumento, la cerimonia è proseguita con la lettura di molti pensieri curati proprio dai bambini. La canzone del Piave ha introdotto la testimonianza dei partigiani: "A cento anni dalla prima guerra mondiale, oggi più che mai, il richiamo della nostra costituzione e del suo undicesimo articolo, rappresenta un monito molto importante di cui tutti dobbiamo tener conto, in memoria dei tanti caduti nella prima e nella seconda guerra mondiale. Non dimentichiamo che l'Italia rifiuta la guerra". La dirigente Angela Amendola ha poi sottolineato l'obiettivo della giornata: "Abbiamo voluto sottolineare l'onore che la città e l'Italia tutta dà oggi ai nostri caduti, il valore della memoria e quanto la scuola lavori in questo campo. La memoria costruisce la nostra storia e le nostre speranze".
Presenti insieme alle istituzioni comunali, alcuni rappresentanti dell'arma dei carabinieri, della Guardia di Finanza, della Polizia Municipale, del Corpo Forestale e dell'Associazione Polizia di Stato. Il sindaco, Alesio Valente, dopo aver ringraziato le forze armate per il loro quotidiano lavoro ha rivolto ai presenti un invito: "iniziamo a costruire la pace dai piccoli gesti quotidiani. La pace è un valore che va portato con sè ogni giorno". Il corteo dalla villa comunale si è spostato poi al monumento del caduti sul lavoro, per dirigersi infine al sacrario comunale, dove riposano i soldati gravinesi, e alla tomba di Nunzio Incannamorte.
Il primo cittadino ha voluto concludere il suo intervento di stamane con i celebri versi Ungarettiani della poesia "Soldati": "Si sta come d'autunno sugli alberi le foglie". Parole che risuonano oggi, a poche ore dal consiglio comunale, quanto mai autobiografiche.
Il quattro novembre si celebra infatti ogni anno l'anniversario dell'armistizio che portò a vittoriosa conclusione per gli italiani la Grande Guerra del '15-'18. Oltre ad essere la giornata delle Forze Armate e dell'Unità Nazionale, sin dalla sua istituzione questa data è foriera di pace. Quest'anno ad animare la mattinata a suon di inno, gli alunni di sette classi, tra quarte e quinte, della scuola primaria a indirizzo musicale "Michele Soranno". Primo appuntamento, quello di oggi, per il progetto, coordinato dal maestro d'orchestra Giuseppe Basile, che vede l'assidua collaborazione tra i piccoli alunni e la giovane banda musicale gravinese.
Dopo la deposizione della corona d'alloro ai piedi del monumento, la cerimonia è proseguita con la lettura di molti pensieri curati proprio dai bambini. La canzone del Piave ha introdotto la testimonianza dei partigiani: "A cento anni dalla prima guerra mondiale, oggi più che mai, il richiamo della nostra costituzione e del suo undicesimo articolo, rappresenta un monito molto importante di cui tutti dobbiamo tener conto, in memoria dei tanti caduti nella prima e nella seconda guerra mondiale. Non dimentichiamo che l'Italia rifiuta la guerra". La dirigente Angela Amendola ha poi sottolineato l'obiettivo della giornata: "Abbiamo voluto sottolineare l'onore che la città e l'Italia tutta dà oggi ai nostri caduti, il valore della memoria e quanto la scuola lavori in questo campo. La memoria costruisce la nostra storia e le nostre speranze".
Presenti insieme alle istituzioni comunali, alcuni rappresentanti dell'arma dei carabinieri, della Guardia di Finanza, della Polizia Municipale, del Corpo Forestale e dell'Associazione Polizia di Stato. Il sindaco, Alesio Valente, dopo aver ringraziato le forze armate per il loro quotidiano lavoro ha rivolto ai presenti un invito: "iniziamo a costruire la pace dai piccoli gesti quotidiani. La pace è un valore che va portato con sè ogni giorno". Il corteo dalla villa comunale si è spostato poi al monumento del caduti sul lavoro, per dirigersi infine al sacrario comunale, dove riposano i soldati gravinesi, e alla tomba di Nunzio Incannamorte.
Il primo cittadino ha voluto concludere il suo intervento di stamane con i celebri versi Ungarettiani della poesia "Soldati": "Si sta come d'autunno sugli alberi le foglie". Parole che risuonano oggi, a poche ore dal consiglio comunale, quanto mai autobiografiche.