Palazzo di città
Quel bilancio che non piace a nessuno
Sindacati contro lo strumento di previsione
Gravina - lunedì 4 agosto 2014
12.14
Niente dialogo, niente confronto e "un governo cittadino blindato nel palazzo e che ritiene di poter fare tutto solo".
Il bilancio di previsione 2014, ovvero l'anima politico finanziaria dell'amministrazione comunale, non è piaciuto alle organizzazione sindacali le quali, prima in consiglio comunale e poi con un documento ufficiale hanno preso atto e criticato aspramente "che l'intera sessione di bilancio, le proposte su aliquote ed esenzioni relative all'applicazione dei tributi locali e agli indirizzi di politica tributaria per i prossimi anni, si è svolta tutta all'interno della cittadella della gestione amministrativa, interrompendo bruscamente una consolidata tradizione di confronto con le forze sociali in sede di bilancio".
Una critica più di metodo che di merito con cui Cgil, Cisl e Uil ribadiscono la loro delusione e stigmatizzano l'atteggiamento dell'assessorato al bilancio come "il sintomo di un'estrema debolezza che diventa timore del confronto".
Critiche da cui l'assessore al bilancio Nicola Lagreca si era difeso già in consiglio spiegando che "per problemi di tempo" l'amministrazione non aveva potuto convocare i tavoli tecnici "altrimenti non avremmo potuto consegnare il bilancio entro i tempi previsti, ovvero 20 giorni prima del Consiglio Comunale".
Parole che non hanno convinto Cgil, Cisl, Uil secondo cui "si sta accentuando la distanza tra Palazzo e cittadini".