Territorio
Querce tagliate nel bosco, denuncia contro ignoti
Ancora un attacco al patrimonio naturale della città
Gravina - martedì 26 febbraio 2019
"Giù le mani dal bosco". E' questo il motto che accompagna i moti di indignazione di fronte all'ennesimo scempio perpetrato nel bosco Difesa Grande. Alcune decine di querce adulte, pronte per la germogliazione sono state tagliate di frodo al bosco Difesa Grande. A fare la scoperta ed ad inoltrare un esposto-denuncia ai carabinieri della forestale di Altamura, è stato l'ing. Giovanni Silvestri, acceso difensore del bosco gravinese, tra i promotori dell'iniziativa "Gravina abbraccia il Bosco Difesa Grande".
A qualche giorno dall'incontro a Palazzo di Città tra il comitato per la difesa del bosco e il primo cittadino Alesio Valente, nel quale si è fatto il punto della situazione sulle misure da mettere in campo per la salvaguardia e la tutela del polmone verde, per chi ama il bosco non è ancora giunto il momento di abbassare la guardia, continuando imperterrito a evidenziare gli scempi e le violenze che il bosco subisce.
Una presenza che porta a continue sollecitazioni alla popolazione, invitata a dimostrare senso civico non abbandonando rifiuti nell'area verde e quotidiane perlustrazioni del territorio, cogliendo qua e la qualche illecito. Come nel caso segnalato alle autorità dall'ing. Silvestri, riferendo di alcune piante di querce tagliate di frodo qualche giorno fa all'interno del polmone verde cittadino, in contrada Lama del Pisciolo.
Nell'esposto ai carabinieri si sottolinea la gravità dell'episodio. Sarebbero almeno una decina le querce in piena vegetazione tagliate di fresco, con tanto di reportage fotografico sulle piante disboscate e sulle tracce di pneumatici del mezzo che è servito per portarle via.
L'invito è quello di intensificare l'azione di controllo del patrimonio boschivo. Una attività che deve essere più capillare e per far ciò, c'è bisogno quanto prima di azioni finalizzate alla salvaguardia della estesa area verde.
Quelle azioni che il comitato in difesa del bosco ha sollecitato nell'incontro con il sindaco di Gravina. Nel frattempo i guardiani "volontari" del bosco come Giovanni Silvestri continuano a vegliare su di lui, in attesa di rinforzi dalle istituzioni.
A qualche giorno dall'incontro a Palazzo di Città tra il comitato per la difesa del bosco e il primo cittadino Alesio Valente, nel quale si è fatto il punto della situazione sulle misure da mettere in campo per la salvaguardia e la tutela del polmone verde, per chi ama il bosco non è ancora giunto il momento di abbassare la guardia, continuando imperterrito a evidenziare gli scempi e le violenze che il bosco subisce.
Una presenza che porta a continue sollecitazioni alla popolazione, invitata a dimostrare senso civico non abbandonando rifiuti nell'area verde e quotidiane perlustrazioni del territorio, cogliendo qua e la qualche illecito. Come nel caso segnalato alle autorità dall'ing. Silvestri, riferendo di alcune piante di querce tagliate di frodo qualche giorno fa all'interno del polmone verde cittadino, in contrada Lama del Pisciolo.
Nell'esposto ai carabinieri si sottolinea la gravità dell'episodio. Sarebbero almeno una decina le querce in piena vegetazione tagliate di fresco, con tanto di reportage fotografico sulle piante disboscate e sulle tracce di pneumatici del mezzo che è servito per portarle via.
L'invito è quello di intensificare l'azione di controllo del patrimonio boschivo. Una attività che deve essere più capillare e per far ciò, c'è bisogno quanto prima di azioni finalizzate alla salvaguardia della estesa area verde.
Quelle azioni che il comitato in difesa del bosco ha sollecitato nell'incontro con il sindaco di Gravina. Nel frattempo i guardiani "volontari" del bosco come Giovanni Silvestri continuano a vegliare su di lui, in attesa di rinforzi dalle istituzioni.