Cronaca
Raccolta dei tartufi abusiva nel Parco dell'Alta Murgia
Tre persone denunciate
Gravina - venerdì 18 marzo 2016
11.36
Tre persone denunciate e diversi tesserini per la raccolta dei tartufi sequestrati. E' questo il bilancio della indagine condotta dagli uomini della Forestale del Coordinamento Territoriale per l'Ambiente che da mesi attenzionavano alcuni tesserini di idoneità alla raccolta del tartufo, utilizzati da soggetti dediti al prelievo del pregiato tubero all'interno dei boschi del Parco Nazionale dell'Alta Murgia.
Ci hanno messo poco gli agenti della Forestale a verificare che i precitati tesserini presentavano anomalie tutte confermate dai successivi controlli amministrativi eseguiti anche in maniera incrociata, presso le autorità preposte al rilascio degli stessi. Un'indagine che ha visto la fattiva collaborazione del servizio tecnico e amministrativo dell'Ente Parco da dove sono giunte le prime segnalazioni per gli inquirenti.
Per il Coordinatore del CTA Commissario Capo Giuliano Palomba "la sinergia in essere tra le due amministrazioni ha permesso di scardinare un fenomeno che rischiava di danneggiare una risorsa del territorio e soprattutto quei raccoglitori rispettosi delle regole".
Accertato quindi che timbri, firme e numerazioni con corrispondevano, diversi tesserini sono finiti sotto sequestro e tre soggetti sono stati deferiti alla Magistratura di Bari. Dovranno rispondere dei reati di contraffazione e falsificazione documenti, falso ideologico e materiale.
Ci hanno messo poco gli agenti della Forestale a verificare che i precitati tesserini presentavano anomalie tutte confermate dai successivi controlli amministrativi eseguiti anche in maniera incrociata, presso le autorità preposte al rilascio degli stessi. Un'indagine che ha visto la fattiva collaborazione del servizio tecnico e amministrativo dell'Ente Parco da dove sono giunte le prime segnalazioni per gli inquirenti.
Per il Coordinatore del CTA Commissario Capo Giuliano Palomba "la sinergia in essere tra le due amministrazioni ha permesso di scardinare un fenomeno che rischiava di danneggiare una risorsa del territorio e soprattutto quei raccoglitori rispettosi delle regole".
Accertato quindi che timbri, firme e numerazioni con corrispondevano, diversi tesserini sono finiti sotto sequestro e tre soggetti sono stati deferiti alla Magistratura di Bari. Dovranno rispondere dei reati di contraffazione e falsificazione documenti, falso ideologico e materiale.