La città
Raccolta differenziata, i dubbi del movimento Cittadini Gravinesi
Il gruppo politico di Mario Conca chiede lumi sulle nuove modalità
Gravina - sabato 15 maggio 2021
Quali solo le motivazioni che hanno portato al cambiamento nel metodo nella raccolta differenziata porta a porta? Questa la domanda che Mario Conca, portavoce degli attivisti del movimento politico "Cittadini Gravinesi", ha posto al sindaco Alesio Valente e all'assessore delegato Paolo Calculli.
La domanda nasce dalle segnalazioni che il gruppo guidato da Conca dice di aver ricevuto da numerosi cittadini, che lamentano una raccolta "parziale" dei rifiuti. "Siamo perfettamente a conoscenza delle nuove indicazioni pervenute tramite canali di informazione e social dove è stato già ben detto che la raccolta, da un preciso momento, si sarebbe limitata solo ai vari rifiuti ben differenziati presenti nelle pattumelle e non al di fuori di esse"- afferma Conca, che però deve registrare in merito alla questione una serie di lamentele e disagi da parte della popolazione che non riesce a comprendere ed accettare che gli operatori non raccolgano più piccoli quantitativi di rifiuti, ben differenziati, solo perché appoggiati sopra le stesse pattumelle o accanto ad esse. Rifiuti che gli stessi addetti al servizio hanno riferito dover essere smaltiti presso il Centro Comunale di Raccolta in contrada Graviglione, così come tutto ciò che eccede la capienza dei contenitori.
Una risposta che non convince i Cittadini Gravinesi. "E' facile per una famiglia 'normale'- si legge nella missiva inviata al Comune - produrre più rifiuti di quelli che entrano nelle pattumelle", ecco perché questi rifiuti dovrebbero essere ritirati senza indugi dagli addetti al servizio. "Discorso diverso sarebbe se in ogni quartiere ci fosse un'isola ecologica di raccolta, o almeno un CCR in prossimità dello stesso centro abitato e non come è adesso a diversi km di distanza, e quindi obbligare un cittadino, ogni qualvolta che produce una quantità superiore di quella che contiene una pattumella, ad andare nei giorni e negli orari prestabiliti, all'unico centro di raccolta abbastanza distante dal centro abitato è davvero al limite della correttezza gestionale"- sottolinea Conca, che giudica tali decisioni illogiche e irrispettose per i cittadini che intendono rispettare le regole.
Da qui l'invito e la richiesta all'amministrazione comunale affinchè possa prendere in considerazione le osservazioni sollevate dal movimento politico, chiedendo, inoltre, di procrastinare l'entrata in vigore del nuovo metodo di raccolta, adottandolo "solo quando ci sarà una gestione più ottimizzata del tutto, con la presenza di isole ecologiche di prossimità", evitando così di far diventare i gravinesi dei "veri e propri corrieri della spazzatura".
La domanda nasce dalle segnalazioni che il gruppo guidato da Conca dice di aver ricevuto da numerosi cittadini, che lamentano una raccolta "parziale" dei rifiuti. "Siamo perfettamente a conoscenza delle nuove indicazioni pervenute tramite canali di informazione e social dove è stato già ben detto che la raccolta, da un preciso momento, si sarebbe limitata solo ai vari rifiuti ben differenziati presenti nelle pattumelle e non al di fuori di esse"- afferma Conca, che però deve registrare in merito alla questione una serie di lamentele e disagi da parte della popolazione che non riesce a comprendere ed accettare che gli operatori non raccolgano più piccoli quantitativi di rifiuti, ben differenziati, solo perché appoggiati sopra le stesse pattumelle o accanto ad esse. Rifiuti che gli stessi addetti al servizio hanno riferito dover essere smaltiti presso il Centro Comunale di Raccolta in contrada Graviglione, così come tutto ciò che eccede la capienza dei contenitori.
Una risposta che non convince i Cittadini Gravinesi. "E' facile per una famiglia 'normale'- si legge nella missiva inviata al Comune - produrre più rifiuti di quelli che entrano nelle pattumelle", ecco perché questi rifiuti dovrebbero essere ritirati senza indugi dagli addetti al servizio. "Discorso diverso sarebbe se in ogni quartiere ci fosse un'isola ecologica di raccolta, o almeno un CCR in prossimità dello stesso centro abitato e non come è adesso a diversi km di distanza, e quindi obbligare un cittadino, ogni qualvolta che produce una quantità superiore di quella che contiene una pattumella, ad andare nei giorni e negli orari prestabiliti, all'unico centro di raccolta abbastanza distante dal centro abitato è davvero al limite della correttezza gestionale"- sottolinea Conca, che giudica tali decisioni illogiche e irrispettose per i cittadini che intendono rispettare le regole.
Da qui l'invito e la richiesta all'amministrazione comunale affinchè possa prendere in considerazione le osservazioni sollevate dal movimento politico, chiedendo, inoltre, di procrastinare l'entrata in vigore del nuovo metodo di raccolta, adottandolo "solo quando ci sarà una gestione più ottimizzata del tutto, con la presenza di isole ecologiche di prossimità", evitando così di far diventare i gravinesi dei "veri e propri corrieri della spazzatura".