Cronaca
Ragazzo svenuto in piscina, in tre lo salvano
Tra loro anche Antonio Aulenti. Episodio avvenuto ad Altamura
Gravina - sabato 1 ottobre 2022
11.00
Salva un giovane da morte certa. La storia (è proprio il caso di dire) è venuta a galla solo negli ultimi giorni, ma risale al maggio scorso. Antonio Aulenti, 53enne architetto gravinese, ha contribuito insieme a due istruttori della piscina Empire di Altamura (Lucia Giannuzzi e Michele Natalicchio) al salvataggio del 25enne Giorgio Pupillo.
"Mi trovavo sugli spalti dell'Empire dove avevo accompagnato i miei figli- racconta Antonio- stavo guardando l'acqua, quando improvvisamente mi accorgo che una delle istruttrici della piscina che stava allontanandosi, ad un tratto si lancia in acqua. Avverto subito che qualcosa non va".
Lucia Giannuzzi si era buttata in acqua accorgendosi che Pupillo aveva avuto un malore ed era andato a fondo. La ragazza da sola non riusciva a tirare su il giovane e solo grazie all'aiuto del suo collega Michele Natalicchio e di Antonio Aulenti è riuscita a tirare fuori dall'acqua Giorgio Pupillo. "Subito mi sono accorto che il ragazzo non respirava: era nero in volto e rigido" - racconta Aulenti- "Allora ricordandomi delle lezioni seguite durante il corso per il brevetto d'immersione, ho iniziato a praticargli un massaggio cardiaco che probabilmente gli ha salvato la vita".
Un intervento di una trentina di secondi. Trenta infiniti secondi nei quali Giorgio Pupillo è stato sospeso tra la vita e la morte. Dopo questo tempestivo intervento sono stati allertati i soccorsi, con il giovane altamurano che successivamente è stato trasportato in ospedale dal servizio del 118. "E' probabile che si sia trattato di una sincope d'apnea, così come accaduto questa estate durante i campionati di nuoto all'atleta del sincronizzato Anita Alvarez, svenuta durante la sua prova in acqua- ipotizza l'architetto gravinese che ricorda come qualche tempo dopo sia stato contattato dai genitori del giovane che hanno voluto ringraziarlo.
Una nuova eco sulla vicenda si è avuta nei giorni scorsi, quando il ragazzo ha voluto rincontrare i suoi tre "Angeli" che solo grazie ad una serie di eventi favorevoli hanno potuto salvarlo. Una vicenda che avrebbe potuto avere risvolti tragici e che per fortuna, invece, si è conclusa con un lieto fine.
"Mi trovavo sugli spalti dell'Empire dove avevo accompagnato i miei figli- racconta Antonio- stavo guardando l'acqua, quando improvvisamente mi accorgo che una delle istruttrici della piscina che stava allontanandosi, ad un tratto si lancia in acqua. Avverto subito che qualcosa non va".
Lucia Giannuzzi si era buttata in acqua accorgendosi che Pupillo aveva avuto un malore ed era andato a fondo. La ragazza da sola non riusciva a tirare su il giovane e solo grazie all'aiuto del suo collega Michele Natalicchio e di Antonio Aulenti è riuscita a tirare fuori dall'acqua Giorgio Pupillo. "Subito mi sono accorto che il ragazzo non respirava: era nero in volto e rigido" - racconta Aulenti- "Allora ricordandomi delle lezioni seguite durante il corso per il brevetto d'immersione, ho iniziato a praticargli un massaggio cardiaco che probabilmente gli ha salvato la vita".
Un intervento di una trentina di secondi. Trenta infiniti secondi nei quali Giorgio Pupillo è stato sospeso tra la vita e la morte. Dopo questo tempestivo intervento sono stati allertati i soccorsi, con il giovane altamurano che successivamente è stato trasportato in ospedale dal servizio del 118. "E' probabile che si sia trattato di una sincope d'apnea, così come accaduto questa estate durante i campionati di nuoto all'atleta del sincronizzato Anita Alvarez, svenuta durante la sua prova in acqua- ipotizza l'architetto gravinese che ricorda come qualche tempo dopo sia stato contattato dai genitori del giovane che hanno voluto ringraziarlo.
Una nuova eco sulla vicenda si è avuta nei giorni scorsi, quando il ragazzo ha voluto rincontrare i suoi tre "Angeli" che solo grazie ad una serie di eventi favorevoli hanno potuto salvarlo. Una vicenda che avrebbe potuto avere risvolti tragici e che per fortuna, invece, si è conclusa con un lieto fine.