Politica
Resa dei conti nel Partito Democratico.
Il 19 aprile il congresso per il rinnovo della segreteria
Gravina - domenica 12 aprile 2015
A tre mesi dalle dimissioni del segretario cittadino Vito De Robertis e a quattro mesi dalla rottura ufficiale del partito, diviso tra l'area riformista guidata dal primo cittadino Alesio Valente e l'area renziana, la sezione locale del partito democratico si avvia a celebrare il nuovo congresso.
"Dopo tre lunghi mesi di chiusura e di silenzio si potrà tornare a fare Politica – scrivono sulla loro pagina social i referenti di Adesso Gravina - Si potrà tornare a incontrarsi, confrontarsi, discutere, manifestare, supportare, lavorare per il Bene Comune. Comunque vada. Resta l'amaro in bocca per il tanto tempo perso e per un commissariamento a dir poco ambiguo".
Un messaggio che Mino Matera, uno dei responsabili del gruppo, spiega ancora meglio: "Abbiamo chiesto un confronto onesto e franco con l'altra componente del partito democratico. Abbiamo auspicato più volte un chiarimento ma visto che da tre mesi il partito è praticamente fermo, nonostante ci sia un commissario straordinario, Antonella Gatti, ci siamo rivolti direttamente al segretario provinciale per chiedere di indire il congresso".
Congresso a cui Adesso Gravina si presenterà con una propria mozione e con un proprio candidato. Top secret il nome e i pilastri programmatici della mozione, ciò che Matera concede alla stampa è solo un dettaglio: "Il designato dalla nostra area sarà un esponente di rottura con il passato. Ciò che vogliamo ribadire è il carattere democratico del nostro partito sperando che questo sia l'inizio di un confronto e della condivisione delle decisioni".
Bruciano ancora le scelte fatte lo scorso anno dallo zoccolo duro del partito di appoggiare la scelta di una giunta tecnica alla guida della città, costringendo gli esponenti politici in carica ad un brusco passo indietro.
"Sono valide più che mai le argomentazioni che abbiamo riassunto nella lettera inviata alla segreteria locale dopo l'azzeramento della giunta politica e speriamo che qualcuno questa volta decida di darci una risposta".
Bocche cucite invece sull'altro fronte, quello valentiano.
Chi invece non si sottare alle domande è il segretario provinciale del Pd, Ubaldo Pagano che ammette di aver incontrato gli esponenti di Adesso Gravina e di aver "ascoltato le loro istanze".
"E' bene precisare che ho indetto il congresso seguendo le norme statutarie del partito che impongono di eleggere un segretario entro i tre mesi dalla fine del mandato. Per quanto riguarda i referenti di "Adesso Gravina" ho ascoltato le loro critiche e condiviso il loro appello all'unità del partito ma è pur vero che la segreteria provinciale quasi mai interviene nella vita di ogni singola sezione".
La speranza è che "la sezione gravinese possa trovare un programma condiviso per tornare ad essere forza propulsiva anche per l'amministrazione comunale" conclude Pagano.
Speranze e buoni propositi a cui solo il Congresso del 19 aprile potrà dare certezza.
"Dopo tre lunghi mesi di chiusura e di silenzio si potrà tornare a fare Politica – scrivono sulla loro pagina social i referenti di Adesso Gravina - Si potrà tornare a incontrarsi, confrontarsi, discutere, manifestare, supportare, lavorare per il Bene Comune. Comunque vada. Resta l'amaro in bocca per il tanto tempo perso e per un commissariamento a dir poco ambiguo".
Un messaggio che Mino Matera, uno dei responsabili del gruppo, spiega ancora meglio: "Abbiamo chiesto un confronto onesto e franco con l'altra componente del partito democratico. Abbiamo auspicato più volte un chiarimento ma visto che da tre mesi il partito è praticamente fermo, nonostante ci sia un commissario straordinario, Antonella Gatti, ci siamo rivolti direttamente al segretario provinciale per chiedere di indire il congresso".
Congresso a cui Adesso Gravina si presenterà con una propria mozione e con un proprio candidato. Top secret il nome e i pilastri programmatici della mozione, ciò che Matera concede alla stampa è solo un dettaglio: "Il designato dalla nostra area sarà un esponente di rottura con il passato. Ciò che vogliamo ribadire è il carattere democratico del nostro partito sperando che questo sia l'inizio di un confronto e della condivisione delle decisioni".
Bruciano ancora le scelte fatte lo scorso anno dallo zoccolo duro del partito di appoggiare la scelta di una giunta tecnica alla guida della città, costringendo gli esponenti politici in carica ad un brusco passo indietro.
"Sono valide più che mai le argomentazioni che abbiamo riassunto nella lettera inviata alla segreteria locale dopo l'azzeramento della giunta politica e speriamo che qualcuno questa volta decida di darci una risposta".
Bocche cucite invece sull'altro fronte, quello valentiano.
Chi invece non si sottare alle domande è il segretario provinciale del Pd, Ubaldo Pagano che ammette di aver incontrato gli esponenti di Adesso Gravina e di aver "ascoltato le loro istanze".
"E' bene precisare che ho indetto il congresso seguendo le norme statutarie del partito che impongono di eleggere un segretario entro i tre mesi dalla fine del mandato. Per quanto riguarda i referenti di "Adesso Gravina" ho ascoltato le loro critiche e condiviso il loro appello all'unità del partito ma è pur vero che la segreteria provinciale quasi mai interviene nella vita di ogni singola sezione".
La speranza è che "la sezione gravinese possa trovare un programma condiviso per tornare ad essere forza propulsiva anche per l'amministrazione comunale" conclude Pagano.
Speranze e buoni propositi a cui solo il Congresso del 19 aprile potrà dare certezza.