Resterà a Gravina la sede del Giudice di Pace

E' stata stimata in 100.000 euro la spesa necessaria per garantire il mantenimento della sede del Giudice di Pace a Gravina, cifra che dovrà essere inserita in un apposito capitolo nel redigendo bilancio di previsione 2012.

Sebbene l'entità complessiva della popolazione del Comune di Gravina in Puglia e del Comune di Poggiorsini, ammontante a circa cinquantamila abitanti, non giustificherebbe il mantenimento del presidio giudiziario alla luce dei criteri dettati dal Consiglio dei Ministri in attuazione della legge delega approvata dal Parlamento lo scorso settembre. Tuttavia il carico di lavoro medio sostenuto dalla sede del Giudice di Pace di Gravina, pari a oltre 1.200 procedimenti ordinari annui, cui occorre aggiungere tutti quelli di natura speciale, motiva con forza l'assoluta necessità di non sopprimere l'Ufficio di via Tripoli, la cui soppressione, dettata unicamente da esigenze di risparmio delle risorse finanziarie, recherebbe un grave danno all'amministrazione della giustizia e creerebbe gravissimi disagi ai cittadini gravinesi che sarebbero pertanto costretti a recarsi presso il capoluogo del circondario del Tribunale di riferimento per esercitare la tutela dei propri diritti sia in sede penale che in quella civile, ivi comprese le opposizioni alle sanzioni amministrative.

Pertanto, il commissario prefettizio, accertato che "la sede ove sono attualmente ubicati gli uffici del Giudice di Pace di Gravina in Puglia è di proprietà comunale e pertanto consente di risparmiare sul canone locatizio annuo; che le spese di funzionamento e di erogazione del servizio giustizia sono essenzialmente limitate alle spese di utenze varie quali Enel, telefono, riscaldamento e pulizia dei locali, così come indicato nel prospetto di rendicontazione redatto dal Servizio Provveditorato Economato per ottenere il rimborso spese dal Ministero della Giustizia; che il personale amministrativo attualmente assegnato presso la sede del Giudice di Pace di Gravina in Puglia è pari a n. 3 unità", ha deliberato di continuare a mantenere il presidio giudiziario in città.