Territorio
Rete regionale dei punti di facilitazione digitale
Trasformazione digitale facile per tutti. Il progetto è stato presentato oggi a Bari
Gravina - mercoledì 24 gennaio 2024
15.25
La Regione Puglia entra di slancio nella trasformazione digitale. Lo fa con una iniziativa volta a sostenere l'inclusione digitale dei cittadini con un'attività di affiancamento della popolazione con minori ridotte e limitate competenze digitali.
In Puglia sono già aperti150 punti di facilitazione digitale,attivati dai Comuni, aggregati negli Ambiti Territoriali Sociali, dall'ARPAL Puglia presso i Centri per l'Impiego,e dell'ARESS presso le strutture sanitarie pubbliche,che, grazie alle risorse rese disponibili dal PNRR, svolgono attività di formazione personalizzata individuale, online e in gruppi, in presenza e da remoto. I punti sono attivi presso luoghi pubblici già aperti al pubblico per altri scopi (come biblioteche, uffici relazioni con il pubblico, scuole, sedi delle Università della Terza Età, punti della rete regionale Galattica) e gestiti spesso in collaborazione con Enti del Terzo Settore, nella logica della coprogettazione.
Entro la fine del 2024 la rete regionale sarà composta da un totale di 231 punti. Per scoprire dove sono i punti di facilitazione e quali servizi erogano è possibile consultare le pagine dedicate all'iniziativa sul portale della Regione (https://regione.puglia.it/puntodigitalefacile) dove è anche disponibile una mappa interattiva.
Presso i punti di facilitazione operano i "facilitatori digitali" che sostengono lo sviluppo pratico di competenze digitali nella cittadinanza, hanno il compito di supportare i cittadini nelle attività legate all'accesso e all'utilizzo dei servizi pubblici disponibili online (come la prenotazione di visite mediche o la creazione di un'identità digitale); sostenerli ed indirizzarli nelle attività digitali quotidiane (come la ricerca di un lavoro, la gestione della posta elettronica certifica, del domicilio digitale, gli acquisti in rete, l'home banking); avvicinarli all'utilizzo degli strumenti digitali (come computer, smartphone, tool di videoconferenza).
L'evento di oggi ha rappresentato la costituzione della rete che la Regione ha inteso realizzare con un modello federato e non centralizzato, privilegiando la prossimità ai cittadini degli Enti sub-attuatori (in primis i Comuni) che possono articolare l'organizzazione dei punti nelle modalità più opportune con riferimento allo specifico bacino di utenza ed alle esigenze del territorio. Nasce così anche una community di punti e di facilitatori che potranno scambiarsi buone pratiche e collaborare anche nella risoluzione delle criticità. L'occasione è stata utile, infatti, per ascoltare alcune testimonianze dei punti già attivi.
In Puglia sono già aperti150 punti di facilitazione digitale,attivati dai Comuni, aggregati negli Ambiti Territoriali Sociali, dall'ARPAL Puglia presso i Centri per l'Impiego,e dell'ARESS presso le strutture sanitarie pubbliche,che, grazie alle risorse rese disponibili dal PNRR, svolgono attività di formazione personalizzata individuale, online e in gruppi, in presenza e da remoto. I punti sono attivi presso luoghi pubblici già aperti al pubblico per altri scopi (come biblioteche, uffici relazioni con il pubblico, scuole, sedi delle Università della Terza Età, punti della rete regionale Galattica) e gestiti spesso in collaborazione con Enti del Terzo Settore, nella logica della coprogettazione.
Entro la fine del 2024 la rete regionale sarà composta da un totale di 231 punti. Per scoprire dove sono i punti di facilitazione e quali servizi erogano è possibile consultare le pagine dedicate all'iniziativa sul portale della Regione (https://regione.puglia.it/puntodigitalefacile) dove è anche disponibile una mappa interattiva.
Presso i punti di facilitazione operano i "facilitatori digitali" che sostengono lo sviluppo pratico di competenze digitali nella cittadinanza, hanno il compito di supportare i cittadini nelle attività legate all'accesso e all'utilizzo dei servizi pubblici disponibili online (come la prenotazione di visite mediche o la creazione di un'identità digitale); sostenerli ed indirizzarli nelle attività digitali quotidiane (come la ricerca di un lavoro, la gestione della posta elettronica certifica, del domicilio digitale, gli acquisti in rete, l'home banking); avvicinarli all'utilizzo degli strumenti digitali (come computer, smartphone, tool di videoconferenza).
L'evento di oggi ha rappresentato la costituzione della rete che la Regione ha inteso realizzare con un modello federato e non centralizzato, privilegiando la prossimità ai cittadini degli Enti sub-attuatori (in primis i Comuni) che possono articolare l'organizzazione dei punti nelle modalità più opportune con riferimento allo specifico bacino di utenza ed alle esigenze del territorio. Nasce così anche una community di punti e di facilitatori che potranno scambiarsi buone pratiche e collaborare anche nella risoluzione delle criticità. L'occasione è stata utile, infatti, per ascoltare alcune testimonianze dei punti già attivi.