La città
Revoca Cda Fondazione Santomasi, Burdi si rivolge al Tar
Il Comune pronto a difendersi
Gravina - sabato 25 febbraio 2023
9.07
Che la nomina di due componenti del Cda della Fondazione Santomasi, avvenuta quasi come un blitz nel consiglio comunale dello scorso 28 novembre, avrebbe portato con sé venti di tempesta, era nell'aria già da tempo. A partire dal rifiuto della minoranza di votare i propri rappresentanti in seno al consiglio di amministrazione dell'ente morale del quale il comune di Gravina è legatario.
Una circostanza che aveva portato la maggioranza del sindaco Lagreca a nominare due nuovi componenti del consiglio, rimettendo il mandato di quelli che poco più di un anno prima erano stati nominati nel corso dell'amministrazione guidata dell'ex sindaco Valente.
Una anomalia denunciata dall'opposizione che comunque, a distanza di due mesi dall'accaduto, era quasi stata dimenticata. Dico quasi, perché chi ha ritenuto di aver subito un torto, si è rivolto al Tribunale Amministrativo Regionale per avere giustizia. E così è notizia dei giorni nostri che Mario Burdi, ex presidente della Fondazione Santomasi, nonché membro eletto nel successivo consiglio di amministrazione, ha presentato ricordo presso il Tar di Bari per l'annullamento di alcuni atti prodotti dal Comune.
Tramite il suo avvocato Burdi chiede che siano annullate la delibera di Consiglio Comunale n. 22 del 28 novembre scorso con la quale, in sostituzione di tre membri del Consiglio di Amministrazione della Fondazione E.P. Santomasi (due dell'allora maggioranza ovvero lo stesso Burdi e Nicola Cornacchia ed uno di minoranza, Renato Gonsalvo) sono stati nominati Angela Pia Loizzo (quest'ultima moglie di Cornacchia) e Giuseppe Cappiello; chiede la revoca della nota del Segretario Generale del 19 dicembre 2022 che ha notificato al ricorrente la delibera in questione, nella quale si comunica la nomina dei soli due consiglieri della maggioranza; e chiede anche l'eliminazione "di ogni altro atto ad essi presupposto, connesso e conseguenziale ivi compresi l'atto di revoca e/o annullamento (anche implicito) della nomina del ricorrente a componente del Consiglio di Amministrazione della Fondazione "E.P. Santomasi".
Il ricorso di Burdi ha obbligato gli inquilini di Via Vittorio Veneto ha prendere delle contromisure. La giunta comunale, infatti, si è vista costretta a nominare un avvocato difensore per far valere le proprie ragioni dinanzi al Tar di Bari. Adesso che le carte sono in tribunale si aspetta il pronunciamento dei giudici per capire quale sarà il futuro che attende la Fondazione Santomasi e chi siederà ancora nel suo consiglio di amministrazione.
Una circostanza che aveva portato la maggioranza del sindaco Lagreca a nominare due nuovi componenti del consiglio, rimettendo il mandato di quelli che poco più di un anno prima erano stati nominati nel corso dell'amministrazione guidata dell'ex sindaco Valente.
Una anomalia denunciata dall'opposizione che comunque, a distanza di due mesi dall'accaduto, era quasi stata dimenticata. Dico quasi, perché chi ha ritenuto di aver subito un torto, si è rivolto al Tribunale Amministrativo Regionale per avere giustizia. E così è notizia dei giorni nostri che Mario Burdi, ex presidente della Fondazione Santomasi, nonché membro eletto nel successivo consiglio di amministrazione, ha presentato ricordo presso il Tar di Bari per l'annullamento di alcuni atti prodotti dal Comune.
Tramite il suo avvocato Burdi chiede che siano annullate la delibera di Consiglio Comunale n. 22 del 28 novembre scorso con la quale, in sostituzione di tre membri del Consiglio di Amministrazione della Fondazione E.P. Santomasi (due dell'allora maggioranza ovvero lo stesso Burdi e Nicola Cornacchia ed uno di minoranza, Renato Gonsalvo) sono stati nominati Angela Pia Loizzo (quest'ultima moglie di Cornacchia) e Giuseppe Cappiello; chiede la revoca della nota del Segretario Generale del 19 dicembre 2022 che ha notificato al ricorrente la delibera in questione, nella quale si comunica la nomina dei soli due consiglieri della maggioranza; e chiede anche l'eliminazione "di ogni altro atto ad essi presupposto, connesso e conseguenziale ivi compresi l'atto di revoca e/o annullamento (anche implicito) della nomina del ricorrente a componente del Consiglio di Amministrazione della Fondazione "E.P. Santomasi".
Il ricorso di Burdi ha obbligato gli inquilini di Via Vittorio Veneto ha prendere delle contromisure. La giunta comunale, infatti, si è vista costretta a nominare un avvocato difensore per far valere le proprie ragioni dinanzi al Tar di Bari. Adesso che le carte sono in tribunale si aspetta il pronunciamento dei giudici per capire quale sarà il futuro che attende la Fondazione Santomasi e chi siederà ancora nel suo consiglio di amministrazione.