incontro ricognizioni beni culturali
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Convegni

Ricognizione e fruizione dei beni culturali di Gravina

Un incontro di studio all’ex Monastero di Santa Sofia

Molte le voci degli esperti di vari settori che si sono incontrati nella storica struttura dell'ex Monastero di Santa Sofia, recentemente restituita alla comunità gravinese. Evento sviluppato grazie alle collaborazioni del Comune di Gravina, della Fondazione "E. P. Santomasi", del Capitolo Cattedrale, della Banca Popolare di Puglia e Basilicata e del liceo scientifico "G. Tarantino" di Gravina. Gli interventi sono stati moderati dalla giornalista Antonella Testini.

Il primo intervento è stato affidato al vice presidente della fondazione "E. P. Santomasi" l'avv. Cocco Cornacchia, in maniera asciutta e sintetica ha voluto esprimere lo scopo dell'incontro di studio. "Abbiamo il dovere di valorizzare i nostri beni culturali -continua Cornacchia- la cultura è stare insieme a tutela dei beni culturali". La rappresentanza istituzionale del sindaco di Gravina Lagreca è stata affidata al vice sindaco Filippo Ferrante. "La nostra amministrazione sin da subito ha avuto la sensibilità ai beni culturali della città" e ha ricordato i recenti interventi di messa in sicurezza e fruibilità di tanti luoghi della città.
Durante l'incontro di studio è emerso che spesso manca la conoscenza di luoghi storici e culturali, spesso non sono valorizzati e messi a sistema per essere fruibili nel contesto turistico.

"Il capitolo è aperto alle collaborazioni" queste sono state le parole del presidente del Capitolo Cattedrale di Gravina Don Saverio Paternoster, che ha ricordato come molti luoghi della nostra città siano permeati di storia, che rimandano anche al papa Benedetto XIII. Significativa la presenza del mondo imprenditoriale, nella persona di Fedele Marchetti, presidente del CIM (Consorzio Imprese Murgiane) che nel suo intervento ha sottolineato: "Dobbiamo saper proporre e presentare il nostro prodotto: i nostri beni culturali". Dopo gli interventi istituzionali, la giornalista Antonella Testini ha presentato il primo dei panel di studio, sviluppato dal presidente della Fondazione "E. P. Santomasi" Filippo Tarantino che ha parlato di "Arte e cultura nelle finalità statutarie della Fondazione Santomasi", sottolineando le volontà del barone Santomasi per la crescita culturale del nostro territorio. Il presidente Tarantino: "La cultura porta alla rivoluzione, al cambiamento, i libri parlano", evidenziando l'enorme patrimonio di testi custoditi nella biblioteca della fondazione.

Mentre il panel "cultura pubblica e mecenati privati: Art bonus e sponsorizzazioni di beni e iniziative culturali" è stato esposto dal vicepresidente della Banca Popolare di Puglia e Basilicata, Giuseppe Abatista. "Pubblico e privato possono collaborare per la cultura"- ha spiegato Abatista, "finanziare il patrimonio culturale, non deve essere solo da parte del pubblico"- continua, sottolineando l'importante ruolo del mecenatismo privato. Il vicepresidente Abatista parla anche dell'Art Bonus (consente un credito di imposta, pari al 65% dell'importo donato, a chi effettua erogazioni liberali a sostegno del patrimonio culturale pubblico), e ha parlato del virtuoso caso della Regione Toscana. Abatista si è ritenuto un sostenitore della misura dell'Art Bonus, strumento che vorrebbe sostenere e importare anche per la Regione Puglia.

Il panel relativo "i beni culturali della chiesa. Esempi di censimento, recupero, fruizione" e stato presentato da Don Nunzio Falcicchio, responsabile dei beni culturali della diocesi, che ha raccontato come sia costante il lavoro di ricerca recupero e conservazione dei beni della Chiesa.

"Tesori da custodire e valorizzare: biblioteche, pinacoteche, archivi, collezioni varie", invece è lo studio che è stato presentato dalla prof.ssa Marisa D'Agostino, presidente Associazione "Amici della Fondazione E. P. Santomasi". La professoressa ha rimarcato concetti come "Conoscenza, valorizzazione e fruizione".

Conclusi i moduli tematici si è poi passati al dibattito tra alcuni esperti. Gli alunni del liceo di Gravina accompagnati dalla professoressa Antonia Lorusso, hanno presentano un lavoro di ricerca su Domenico Nardone, militare della prima guerra mondiale, medico, politico, storico e anche presidente della Fondazione E. P. Santomasi. Personalità che con le sue ricerche e pubblicazioni ha lasciato un enorme quantità di informazioni storiche della città di Gravina.

Non sono mancate le considerazioni dei tecnici, infatti, l'architetto Tiziana Tucci nel suo intervento ha spiegato come "Il restauro deve essere rispettoso, lo scopo è recuperare la memoria dei luoghi". Mentre a presentare una delle best practice, è stata la dott.ssa Raffaella Iannetti. "Porto un esempio virtuoso per la conoscenza, la ricerca la valorizzazione dei beni culturali. L'industria creativa del progetto Fly On. Turismo innovativo e tecnologico, sviluppato per poter fruire di luoghi inaccessibili con l'utilizzo di visori e droni".

Ad avere una visione complessiva e di sistema è stato Oronzo Rifino, presidente EPLI Puglia, che ha parlato di collaborazioni: "Bisogna fare rete con altre città vicine, rendere accessibili i siti e fruibili. Sfruttare l'effetto boomerang, visione di città turistica" conclude "questa città ha tanto da dare ancora". Le conclusioni dell'incontro di studio, sono affidate al vice presidente della BPPB che chiude con "Priorità: l'urgenza di fare rete".
Un incontro tra rappresentanti delle istituzioni, della Chiesa, del mondo imprenditoriale, della finanza, della cultura, del turismo, dove sono emersi interessanti ed efficaci spunti e strumenti, che dovrebbero essere necessariamente supportati da efficaci campagne comunicative.
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