Palazzo di città
Riequilibrio di bilancio: è polemica
Petrara: "Qualcuno non sa scrivere le delibere". Lagreca: "Evitiamo di fare l'analisi logica dei documenti".
Gravina - giovedì 11 ottobre 2012
08.05
Un atto dovuto da parte degli enti locali, con una periodicità di almeno una volta all'anno ed entro il 30 settembre.
Questo il riequilibrio di bilancio, la cui approvazione non ha creato grossi problemi, durante il consiglio comunale del 26 settembre scorso. Forse perché la materia "non solo è ostica, ma è proprio tabù", riprendendo le parole del consigliere Angelo Petrara, che nonostante tutto ha sollevato due presunti errori tecnici nel documento. "Prendo atto che qualcuno non sa scrivere le delibere", dice Petrara. "In primis, l'assessore Lagreca ha dichiarato che la somma di 531.611 euro è stata recuperata per 385.900 euro da minori spese effettuate con ponderazione, e per 60.000 attraverso maggiori entrate. E allora perché nel corpo della delibera si parla solo di maggiori entrate di parte corrente, senza che compaia da nessuna parte che alle minori entrate si sopperisce con minori spese?"
Dal canto suo l'assessore al ramo Nicola Lagreca, contatto da Gravinalife, risponde: "Inutile focalizzare l'attenzione su un problema di natura lessicale. Partendo dalla premessa che le delibere non le scrivono gli assessori, ma la giunta dà gli indirizzi, se ci sono dei vizi di forma all'interno delle delibere farebbe bene l'opposizione a farle notare". Se il riequilibrio è stato portato in consiglio comunale è perché dal Fondo Sperimentale di riequilibrio sono state previste meno entrate, ha aggiunto Lagreca, precisando che "abbiamo dovuto, così, prevedere anche minori spese. In questo senso abbiamo cercato di ottimizzare alcuni capitoli del bilancio che presumiamo fino a fine anno non verranno più consumati. Un esempio, le fasce antincendio: l'operazione si è conclusa, al momento entro dicembre non sono previste altre fasce; stessso discorso vale per i costi relativi alla fiera di San Giorgio. Insomma abbiamo raschiato quei capitoli sui quali abbiamo certezza di un risparmio di spesa".
Se la prima osservazione tecnica di confezionamento della delibera sollevata da Petrara è stata accolta dall'assessore Lagreca e la delibera è stata rettificata, diversamente è andata per la seconda obiezione. "Nel momento in cui nella delibera si dà atto di aver chiesto ai dirigenti e ai responsabili dei servizi comunali di rappresentare l'esistenza o meno di ulteriori debiti fuori bilancio, che vuol dire che quei debiti possono come non possono esserci? Manca una risposta secca. Ma a parte questo, se l'opposizione ha mancato di votare a favore del riequilibrio di bilancio è essenzialmente per la mancata condivisione del bilancio in sé. Non posso dimenticare che quel bilancio ha un 66% dell'aumento della spesa, e un 60% di aumento delle tasse", aggiunge Petrara, dopo aver ribadito l'ulteriore elemento a favore della scarsa intelligibilità delle delibere. "Gli uffici hanno dato le risposte. Inutile andare a fare l'analisi logica della delibera. Il provvedimento che è stato adottato, la delibera di consiglio comunale, tiene conto delle risposte date dagli uffici", replica Lagreca, precisando peraltro che per i debiti fuori bilancio, là dove si dovessero ravvisare delle responsabilità soggettive, non si escluderà di adire la Corte dei Conti.
Questo il riequilibrio di bilancio, la cui approvazione non ha creato grossi problemi, durante il consiglio comunale del 26 settembre scorso. Forse perché la materia "non solo è ostica, ma è proprio tabù", riprendendo le parole del consigliere Angelo Petrara, che nonostante tutto ha sollevato due presunti errori tecnici nel documento. "Prendo atto che qualcuno non sa scrivere le delibere", dice Petrara. "In primis, l'assessore Lagreca ha dichiarato che la somma di 531.611 euro è stata recuperata per 385.900 euro da minori spese effettuate con ponderazione, e per 60.000 attraverso maggiori entrate. E allora perché nel corpo della delibera si parla solo di maggiori entrate di parte corrente, senza che compaia da nessuna parte che alle minori entrate si sopperisce con minori spese?"
Dal canto suo l'assessore al ramo Nicola Lagreca, contatto da Gravinalife, risponde: "Inutile focalizzare l'attenzione su un problema di natura lessicale. Partendo dalla premessa che le delibere non le scrivono gli assessori, ma la giunta dà gli indirizzi, se ci sono dei vizi di forma all'interno delle delibere farebbe bene l'opposizione a farle notare". Se il riequilibrio è stato portato in consiglio comunale è perché dal Fondo Sperimentale di riequilibrio sono state previste meno entrate, ha aggiunto Lagreca, precisando che "abbiamo dovuto, così, prevedere anche minori spese. In questo senso abbiamo cercato di ottimizzare alcuni capitoli del bilancio che presumiamo fino a fine anno non verranno più consumati. Un esempio, le fasce antincendio: l'operazione si è conclusa, al momento entro dicembre non sono previste altre fasce; stessso discorso vale per i costi relativi alla fiera di San Giorgio. Insomma abbiamo raschiato quei capitoli sui quali abbiamo certezza di un risparmio di spesa".
Se la prima osservazione tecnica di confezionamento della delibera sollevata da Petrara è stata accolta dall'assessore Lagreca e la delibera è stata rettificata, diversamente è andata per la seconda obiezione. "Nel momento in cui nella delibera si dà atto di aver chiesto ai dirigenti e ai responsabili dei servizi comunali di rappresentare l'esistenza o meno di ulteriori debiti fuori bilancio, che vuol dire che quei debiti possono come non possono esserci? Manca una risposta secca. Ma a parte questo, se l'opposizione ha mancato di votare a favore del riequilibrio di bilancio è essenzialmente per la mancata condivisione del bilancio in sé. Non posso dimenticare che quel bilancio ha un 66% dell'aumento della spesa, e un 60% di aumento delle tasse", aggiunge Petrara, dopo aver ribadito l'ulteriore elemento a favore della scarsa intelligibilità delle delibere. "Gli uffici hanno dato le risposte. Inutile andare a fare l'analisi logica della delibera. Il provvedimento che è stato adottato, la delibera di consiglio comunale, tiene conto delle risposte date dagli uffici", replica Lagreca, precisando peraltro che per i debiti fuori bilancio, là dove si dovessero ravvisare delle responsabilità soggettive, non si escluderà di adire la Corte dei Conti.