Cronaca
Rifiuti edili smaltiti illegalmente, due ditte di Gravina coinvolte in inchiesta a Matera
Rifiuti provenienti da un appalto pubblico stradale a Montescaglioso
Gravina - mercoledì 3 luglio 2024
17.10
Con l'accusa di aver smaltito illegalmente rifiuti edili derivanti da un appalto pubblico stradale a Montescaglioso, in provincia di Matera, in un'indagine della Dda di Potenza i carabinieri del Noe hanno notificato l'interdizione a contrarre con la pubblica amministrazione e all'esercizio dell'attività a 10 persone e a cinque ditte, operanti nei settori dell'edilizia e dell'ecologia, con sedi in Basilicata (Matera, Bernalda e Montescaglioso) e in Puglia (Gravina in Puglia).
A vario titolo vengono contestati i reati di traffico illecito di rifiuti, inquinamento ambientale, falso in atto pubblico e frode in pubbliche forniture. Disposto anche il sequestro di 600.000 euro, finalizzato alla confisca, per una somma equivalente all'illecito profitto.
Secondo l'accusa, per ottenere un risparmio sui costi, anziché smaltire regolarmente i rifiuti derivanti dalla realizzazione di una strada a Montescaglioso, non hanno conferito presso ditte specializzate, ma li hanno interrati abusivamente in luoghi non molto distanti dal centro cittadino, realizzando di fatto una discarica abusiva di circa 26mila metri quadri. Nel solo periodo di monitoraggio, che va da dicembre 2021 ad agosto 2022, sono stati ricostruiti oltre 100 viaggi dai cantieri alla discarica abusiva in cui sono stati smaltiti circa 41mila metri cubi di rifiuti speciali costituiti prevalentemente da terre e rocce di scavo, piastrelle in ceramica, cemento e porzioni di asfalto.
Secondo l'accusa, inoltre, venivano redatti documenti ambientali relativi ad operazioni di conferimento che in realtà non erano mai state realizzate. In questo modo procedevano con l'avanzamento dei lavori e con l'accreditamento delle somme da parte dell'amministrazione comunale committente.
L'indagine è stata condotta dai carabinieri del Nucleo operativo ecologico di Potenza; per eseguire le misure disposte dal Tribunale di Potenza, hanno collaborato i militari del Noe di Bari e Lecce e delle Compagnie dell'Arma competenti per territorio. Gli indagati (persone fisiche) sono in tutto 14.
A vario titolo vengono contestati i reati di traffico illecito di rifiuti, inquinamento ambientale, falso in atto pubblico e frode in pubbliche forniture. Disposto anche il sequestro di 600.000 euro, finalizzato alla confisca, per una somma equivalente all'illecito profitto.
Secondo l'accusa, per ottenere un risparmio sui costi, anziché smaltire regolarmente i rifiuti derivanti dalla realizzazione di una strada a Montescaglioso, non hanno conferito presso ditte specializzate, ma li hanno interrati abusivamente in luoghi non molto distanti dal centro cittadino, realizzando di fatto una discarica abusiva di circa 26mila metri quadri. Nel solo periodo di monitoraggio, che va da dicembre 2021 ad agosto 2022, sono stati ricostruiti oltre 100 viaggi dai cantieri alla discarica abusiva in cui sono stati smaltiti circa 41mila metri cubi di rifiuti speciali costituiti prevalentemente da terre e rocce di scavo, piastrelle in ceramica, cemento e porzioni di asfalto.
Secondo l'accusa, inoltre, venivano redatti documenti ambientali relativi ad operazioni di conferimento che in realtà non erano mai state realizzate. In questo modo procedevano con l'avanzamento dei lavori e con l'accreditamento delle somme da parte dell'amministrazione comunale committente.
L'indagine è stata condotta dai carabinieri del Nucleo operativo ecologico di Potenza; per eseguire le misure disposte dal Tribunale di Potenza, hanno collaborato i militari del Noe di Bari e Lecce e delle Compagnie dell'Arma competenti per territorio. Gli indagati (persone fisiche) sono in tutto 14.