Territorio
Rifiuti: Valente tace le associazioni attaccano
Solo il sindaco di Santeramo incontra gli attivisti e promette risposte
Gravina - mercoledì 19 febbraio 2014
11.20
Tornano alla carica gli attivisti della rete Rifiuti Zero che dopo aver atteso giorni, se non addirittura mesi, un incontro con il sindaco di Gravina, Alesio Valente in qualità di presidente dell'Aro Bari 4 e con gli altri sindaci, sono tornati a scrivere per richiamare l'attenzione degli amministratori sulla vicenda.
"Dopo la lettera ai sindaci del 3 febbraio, la Rete Rifiuti zero dell'Aro Ba4 ha provato a contattare direttamente e con vari mezzi i destinatari della stessa. A oggi l'unico ad aver risposto è stato il sindaco di Santeramo, nonché Vice-presidente dell'Aro Ba4 che ha ricevuto nei giorni scorsi alcuni esponenti della Rete".
Un sindaco che durante l'incontro si rivela un valido alleato per gli attivisti tanto da condividere buona parte delle istanze avanzate dalle associazioni a partire dalla necessità di avviare un confronto tra amministrazione e cittadinanza dando la possibilità ai cittadini di monitorare i lavori di gestione del servizio. Una proposta che piace a Dambrosio, tanto da impegnarsi a portarla all'attenzione dell'assemblea dell' ARO.
Inoltre, come aveva già fatto il segretario dell'Unicam, Francesco D'amore nel corso dell'ultimo consiglio comunale gravinese, anche il sindaco di Santeramo conferma che a breve sarà bandita la gara per l'affidamento del servizio di raccolta e smaltimento dei rifiuti, facendo definitivamente cadere nel vuoto la proposta avanzata proprio dalla rete delle associazioni sulla possibilità di creare una società pubblico provata a cui affidare la gestione del servizio di raccolta e smaltimento dei rifiuti.
Ma la questione più scottante che gli attivisti hanno posto al centro della discussione riguarda "il rischio che dai rifiuti dei 7 comuni si arrivi a recuperare energia bruciando gli stessi in qualche inceneritore/cementeria". Una possibilità su cui Dambrosio ha preferito glissare sostenendo "che quella parte del regolamento gli era sfuggita".
Su tutto però resta sul tavolo la promessa "di fare chiarezza in merito poichè ciò che viene differenziato dev'essere riciclato e non bruciato".
Intanto, "in attesa che le parole del Sindaco si traducano in atti concreti" gli attivisti rimarcano la necessità di convocare consigli comunali monotematici sulla vicenda dei rifiuti per dare la possibilità a tutti i cittadini di essere adeguatamente informati e soprattutto consapevoli di quanto sta accadendo.
"Dopo la lettera ai sindaci del 3 febbraio, la Rete Rifiuti zero dell'Aro Ba4 ha provato a contattare direttamente e con vari mezzi i destinatari della stessa. A oggi l'unico ad aver risposto è stato il sindaco di Santeramo, nonché Vice-presidente dell'Aro Ba4 che ha ricevuto nei giorni scorsi alcuni esponenti della Rete".
Un sindaco che durante l'incontro si rivela un valido alleato per gli attivisti tanto da condividere buona parte delle istanze avanzate dalle associazioni a partire dalla necessità di avviare un confronto tra amministrazione e cittadinanza dando la possibilità ai cittadini di monitorare i lavori di gestione del servizio. Una proposta che piace a Dambrosio, tanto da impegnarsi a portarla all'attenzione dell'assemblea dell' ARO.
Inoltre, come aveva già fatto il segretario dell'Unicam, Francesco D'amore nel corso dell'ultimo consiglio comunale gravinese, anche il sindaco di Santeramo conferma che a breve sarà bandita la gara per l'affidamento del servizio di raccolta e smaltimento dei rifiuti, facendo definitivamente cadere nel vuoto la proposta avanzata proprio dalla rete delle associazioni sulla possibilità di creare una società pubblico provata a cui affidare la gestione del servizio di raccolta e smaltimento dei rifiuti.
Ma la questione più scottante che gli attivisti hanno posto al centro della discussione riguarda "il rischio che dai rifiuti dei 7 comuni si arrivi a recuperare energia bruciando gli stessi in qualche inceneritore/cementeria". Una possibilità su cui Dambrosio ha preferito glissare sostenendo "che quella parte del regolamento gli era sfuggita".
Su tutto però resta sul tavolo la promessa "di fare chiarezza in merito poichè ciò che viene differenziato dev'essere riciclato e non bruciato".
Intanto, "in attesa che le parole del Sindaco si traducano in atti concreti" gli attivisti rimarcano la necessità di convocare consigli comunali monotematici sulla vicenda dei rifiuti per dare la possibilità a tutti i cittadini di essere adeguatamente informati e soprattutto consapevoli di quanto sta accadendo.