La città
Rigenerazione urbana? Senza le parti private
L'amministrazione approva i progetti ma fa da sè. Valente: "Viaggiamo su binari paralleli".
Gravina - venerdì 29 marzo 2013
14.50
Confusi e infelici.
Mentre l'amministrazione comunale si muove sul fronte della rigenerazione urbana, i privati, proprietari e residenti dei caseggiati del centro storico, restano a guardare.
In questi giorni infatti sono stati approvati dalla giunta municipale i progetti definiti e a breve saranno espletate le gare di appalto con cui saranno affidate sia la progettazione che l'esecuzione dei lavori per i tre progetti approvati nel piano di rigenerazione "Gravina reset". Un piano rispetto al quale, contrariamente alla linea dettata tre anni fa, quando amministrazione comunale e cittadinanza si associarono per approvare il documento programmatico (Dpru) e poi per presentare i progetti di "Gravina reset", il governo civico pare adesso aver deciso di procedere da solo, senza coinvolgere i privati che pure, nel 2010, inviarono una serie di proposte progettuali di ristrutturazione degli spazi privati, per un ammontare di quasi 2 milioni di euro.
La conferma arriva direttamente dalle parole di Alesio Valente, primo cittadino e titolare della delega alla rigenerazione urbana: "Con i privati viaggiamo su binari paralleli. Con i fondi pubblici realizzeremo a breve opere e servizi per rendere fruibile gran parte del centro storico. Interventi che ovviamente faremo con la speranza che i privati, soprattutto quelli che si sono già impegnati a investire nel piano di rigenerazione, provvederanno a investire sulle proprietà private, nel momento in cui il Comune renderà fruibile gli spazi pubblici".
Insomma chi fa da se, fa per tre. "Non a caso - continua il primo cittadino - abbiamo optato per i bandi integrati, affidando progettazione e realizzazione dei lavori in un unico bando: l'obiettivo è recuperare tempo e far partire i lavori a breve nella speranza di attrarre gli investimenti dei cittadini". Cittadini che però non sembrano aver gradito l'iniziativa dell'amministrazione e che ad oggi si dicono all'oscuro di tutto: "Sappiamo che a breve partiranno i lavori, ma pur vivendo qui non sappiamo nulla di cosa succederà nei nostri cavati. Eppure abbiamo presentati i progetti e chiesto più volte spiegazioni", dicono i residenti della zona.
Intanto, i lavori dovrebbero partire proprio da quella strada dove tutto è iniziato: via Giudice Montea. Quella strada, chiusa nel marzo 2010, quando in piena notte un palazzo di due piani si polverizzò come un biscotto, a breve sarà riaperta al transito. Il primo cittadino, intervistato sulla questione, spiega che per la rimozione e la messa in sicurezza di via Montea ci sono già delle ordinanza emesse nei confronti dei privati sebbene ad oggi siano rimaste tutte sulla carta. "Con alcuni proprietari abbiamo altri contenziosi in corso, per questo stiamo tentando di trovare un accordo per risolvere tutte le cause aperte, compresa via Montea. Se non dovessimo riuscirvi, allora procederemo con l'esecuzione dei lavori e dopo chiederemo il pagamento dei danni ai privati".
Su via Montea e su tutto il centro, dunque, presto tornerà a sorgere il sole. Al momento, però, ci sono ancora tanti coni d'ombra.
Mentre l'amministrazione comunale si muove sul fronte della rigenerazione urbana, i privati, proprietari e residenti dei caseggiati del centro storico, restano a guardare.
In questi giorni infatti sono stati approvati dalla giunta municipale i progetti definiti e a breve saranno espletate le gare di appalto con cui saranno affidate sia la progettazione che l'esecuzione dei lavori per i tre progetti approvati nel piano di rigenerazione "Gravina reset". Un piano rispetto al quale, contrariamente alla linea dettata tre anni fa, quando amministrazione comunale e cittadinanza si associarono per approvare il documento programmatico (Dpru) e poi per presentare i progetti di "Gravina reset", il governo civico pare adesso aver deciso di procedere da solo, senza coinvolgere i privati che pure, nel 2010, inviarono una serie di proposte progettuali di ristrutturazione degli spazi privati, per un ammontare di quasi 2 milioni di euro.
La conferma arriva direttamente dalle parole di Alesio Valente, primo cittadino e titolare della delega alla rigenerazione urbana: "Con i privati viaggiamo su binari paralleli. Con i fondi pubblici realizzeremo a breve opere e servizi per rendere fruibile gran parte del centro storico. Interventi che ovviamente faremo con la speranza che i privati, soprattutto quelli che si sono già impegnati a investire nel piano di rigenerazione, provvederanno a investire sulle proprietà private, nel momento in cui il Comune renderà fruibile gli spazi pubblici".
Insomma chi fa da se, fa per tre. "Non a caso - continua il primo cittadino - abbiamo optato per i bandi integrati, affidando progettazione e realizzazione dei lavori in un unico bando: l'obiettivo è recuperare tempo e far partire i lavori a breve nella speranza di attrarre gli investimenti dei cittadini". Cittadini che però non sembrano aver gradito l'iniziativa dell'amministrazione e che ad oggi si dicono all'oscuro di tutto: "Sappiamo che a breve partiranno i lavori, ma pur vivendo qui non sappiamo nulla di cosa succederà nei nostri cavati. Eppure abbiamo presentati i progetti e chiesto più volte spiegazioni", dicono i residenti della zona.
Intanto, i lavori dovrebbero partire proprio da quella strada dove tutto è iniziato: via Giudice Montea. Quella strada, chiusa nel marzo 2010, quando in piena notte un palazzo di due piani si polverizzò come un biscotto, a breve sarà riaperta al transito. Il primo cittadino, intervistato sulla questione, spiega che per la rimozione e la messa in sicurezza di via Montea ci sono già delle ordinanza emesse nei confronti dei privati sebbene ad oggi siano rimaste tutte sulla carta. "Con alcuni proprietari abbiamo altri contenziosi in corso, per questo stiamo tentando di trovare un accordo per risolvere tutte le cause aperte, compresa via Montea. Se non dovessimo riuscirvi, allora procederemo con l'esecuzione dei lavori e dopo chiederemo il pagamento dei danni ai privati".
Su via Montea e su tutto il centro, dunque, presto tornerà a sorgere il sole. Al momento, però, ci sono ancora tanti coni d'ombra.