Politica
Rino Manada replica al coordinamento di Forza Italia
Il fondatore del movimento “Voglio Fare” chiede giustizia e un confronto sgombro da preconcetti
Gravina - venerdì 19 aprile 2024
Comunicato Stampa
Salvatore Varvara, meglio noto come Rino Manada, risponde al direttivo di Forza Italia che in un comunicato si è affrettata a prendere le distanze dal fondatore del Movimento "Voglio Fare", rigettando il suo tesseramento al partito di Berlusconi.
Di seguito riportiamo la missiva che Manada scrive al coordinamento di Forza Italia.
"Io sottoscritto Varvara Salvatore, nato e residente a Gravina, segnalo con enorme dispiacere quello che mi è accaduto in questi giorni e che sto vivendo con enorme rammarico.
Provengo da una umile famiglia di lavoratori, legata ai valori cristiani, alla solidarietà e all'altruismo.
Sono sempre stato vicino agli ideali liberali, avendo dal primo momento condiviso il pensiero del Cavaliere Dott. Silvio Berlusconi, assecondando la sua discesa in campo.
Dopo una vita intera, dedicata al lavoro, come imprenditore di successo, nei vari settori che mi hanno visto interessato, ho deciso qualche anno fa di dedicarmi alla Politica, alla mia città (Gravina in Puglia), ai bisogni della gente.
Dopo aver costituito un Movimento di cui sono l'ideatore e il coordinatore, qualche giorno fa ho deciso di manifestare pubblicamente il mio orientamento politico, presentandomi presso la sede di Gravina in Puglia di Forza Italia, ove ho sottoscritto l'istanza di adesione al partito, versando l'importo dovuto e a me richiesto.
Il mio ingresso in Forza Italia da molti è stato apprezzato, poiché più persone mi hanno già anticipato che seguiranno il mio gesto. Altri soggetti, però, probabilmente coloro che temono di essere offuscati o sminuiti dalla mia immagine e dal mio carisma, oppure che non vogliono essere controllati nel loro percorso politico, hanno subito contestato la mia decisione, accusandomi falsamente di ricercare visibilità. Di non aver specchiata moralità o di aver voglia di riciclarmi politico.
Le cose non stanno così e quanto affermato mi offende profondamente:
proprio i referenti della sezione di Gravina di Forza Italia sono il risultato di operazioni di facciata, volte a ritagliarsi un ruolo personale nello scenario politico.
A cominciare dal coordinatore, che dopo essere stato candidato nel 2017 in una lista, costola del PD, di appoggio al sindaco di Centro Sinistra, nel 2022 ha sorprendentemente aderito alla Lega, sottoscrivendo in tale ruolo anche documenti ufficiali e dichiarando solo ultimamente il suo ingresso in Forza Italia.
Già da tale comportamento si denota a coerenza e l'onestà intellettuale.
Dal canto mio, invece, sono stato messo alla berlina: il coordinamento cittadino si è addirittura prodigato di inviare agli organi di stampa un comunicato con cui faceva marcia indietro e prendeva le distanze, rispetto al mio ingresso in sezione.
Non penso di meritare tutto questo, né penso che le porte di un movimento, di un partito, di una associazione, di un gruppo o di una organizzazione politica debbano essere chiuse o precluse al dialogo, al confronto e ad un contraddittorio serio e sgombro da preconcetti.
Ecco: sono proprio i preconcetti che annebbiano le menti degli stolti.
Mi auguro che i destinatari della presente siano abili a sgombrare il campo da offuscamenti celebrali.
Riconoscendomi nello statuto del Movimento, domando che sia fatta giustizia.
In fede
Salvatore Varvara
Di seguito riportiamo la missiva che Manada scrive al coordinamento di Forza Italia.
"Io sottoscritto Varvara Salvatore, nato e residente a Gravina, segnalo con enorme dispiacere quello che mi è accaduto in questi giorni e che sto vivendo con enorme rammarico.
Provengo da una umile famiglia di lavoratori, legata ai valori cristiani, alla solidarietà e all'altruismo.
Sono sempre stato vicino agli ideali liberali, avendo dal primo momento condiviso il pensiero del Cavaliere Dott. Silvio Berlusconi, assecondando la sua discesa in campo.
Dopo una vita intera, dedicata al lavoro, come imprenditore di successo, nei vari settori che mi hanno visto interessato, ho deciso qualche anno fa di dedicarmi alla Politica, alla mia città (Gravina in Puglia), ai bisogni della gente.
Dopo aver costituito un Movimento di cui sono l'ideatore e il coordinatore, qualche giorno fa ho deciso di manifestare pubblicamente il mio orientamento politico, presentandomi presso la sede di Gravina in Puglia di Forza Italia, ove ho sottoscritto l'istanza di adesione al partito, versando l'importo dovuto e a me richiesto.
Il mio ingresso in Forza Italia da molti è stato apprezzato, poiché più persone mi hanno già anticipato che seguiranno il mio gesto. Altri soggetti, però, probabilmente coloro che temono di essere offuscati o sminuiti dalla mia immagine e dal mio carisma, oppure che non vogliono essere controllati nel loro percorso politico, hanno subito contestato la mia decisione, accusandomi falsamente di ricercare visibilità. Di non aver specchiata moralità o di aver voglia di riciclarmi politico.
Le cose non stanno così e quanto affermato mi offende profondamente:
proprio i referenti della sezione di Gravina di Forza Italia sono il risultato di operazioni di facciata, volte a ritagliarsi un ruolo personale nello scenario politico.
A cominciare dal coordinatore, che dopo essere stato candidato nel 2017 in una lista, costola del PD, di appoggio al sindaco di Centro Sinistra, nel 2022 ha sorprendentemente aderito alla Lega, sottoscrivendo in tale ruolo anche documenti ufficiali e dichiarando solo ultimamente il suo ingresso in Forza Italia.
Già da tale comportamento si denota a coerenza e l'onestà intellettuale.
Dal canto mio, invece, sono stato messo alla berlina: il coordinamento cittadino si è addirittura prodigato di inviare agli organi di stampa un comunicato con cui faceva marcia indietro e prendeva le distanze, rispetto al mio ingresso in sezione.
Non penso di meritare tutto questo, né penso che le porte di un movimento, di un partito, di una associazione, di un gruppo o di una organizzazione politica debbano essere chiuse o precluse al dialogo, al confronto e ad un contraddittorio serio e sgombro da preconcetti.
Ecco: sono proprio i preconcetti che annebbiano le menti degli stolti.
Mi auguro che i destinatari della presente siano abili a sgombrare il campo da offuscamenti celebrali.
Riconoscendomi nello statuto del Movimento, domando che sia fatta giustizia.
In fede
Salvatore Varvara