Cronaca
Ritrovato dalla Polizia a Gravina tir trafugato nel materano
Svuotato della merce, era pronto per essere utilizzato per nuovi colpi. L'autista era stato sequestrato e derubato del mezzo.
Gravina - venerdì 1 marzo 2013
00.05
Lo hanno ritrovato in aperta campagna. Svuotato della sua mercanzia, ma senza neppure un graffio. E probabilmente pronto per essere riutilizzato per nuove azioni criminose.
Il tir che era stato trafugato meno d'una settimana fa alle porte di Matera, nel corso di un blitz portato a termine con lucidità e sangue freddo dai componenti di quella che in ambienti investigativi si ritiene essere una gang specializzata nel settore, è stato rinvenuto nei campi alla periferia della città da una pattuglia in forza al Commissariato di Gravina, impegnata nel servizio di prevenzione antirapina.
La storia: è il 23 di febbraio. Un autotrasportatore parte da Catania alla volta d'un mercato ortofrutticolo dell'entroterra pescarese. Nella pancia del suo tir, oltre 200 quintali di ortaggi e derrate alimentari, di valore pari a circa 30.000 euro. Il viaggio fila liscio fino alle porte di Matera: a pochi chilometri dal capoluogo lucano, il mezzo viene affiancato da un'auto e costretto a fermarsi. Dall'utilitaria scendono due uomini a volto coperto. Uno impugna una pistola: urlando minacce e brandendo l'arma, convince facilmente l'autotrasportatore a lasciare la cabina ed a salire nella vettura. Che riparte sgommando, portandosi via il terrorizzato autista, poi abbandonato senza conseguenze ai margini di una stradina interpoderale, a qualche chilometro distanza. Il tutto mentre i compari del duo del passamontagna portavano via l'autotreno. Scomparso dai radar per qualche giorno, prima di ricomparire a Gravina, depredato del suo carico ma in perfetto stato. Elemento che, insieme ad altri, sembra indurre gli investigatori a ritenere che potesse essere destinato ad altri trasporti eccezionali di merce rubata.
E mentre si attende l'esito degli accertamenti svolti dalla Scientifica sul tir per individuare tracce ed indizi utili ad imprimere una svolta alle indagini, in ambienti investigativi pare farsi strada il sospetto che il colpo dei giorni scorsi possa essere riconducibile ad una banda avulsa dal contesto criminale locale, ben organizzata e probabilmente responsabile di altri episodi analoghi di recente verificatisi tra Bari e Matera.
Sul caso indaga adesso la Procura materana. Tra i reati ipotizzati, quelli di sequestro di persona e rapina a mano armata.
Il tir che era stato trafugato meno d'una settimana fa alle porte di Matera, nel corso di un blitz portato a termine con lucidità e sangue freddo dai componenti di quella che in ambienti investigativi si ritiene essere una gang specializzata nel settore, è stato rinvenuto nei campi alla periferia della città da una pattuglia in forza al Commissariato di Gravina, impegnata nel servizio di prevenzione antirapina.
La storia: è il 23 di febbraio. Un autotrasportatore parte da Catania alla volta d'un mercato ortofrutticolo dell'entroterra pescarese. Nella pancia del suo tir, oltre 200 quintali di ortaggi e derrate alimentari, di valore pari a circa 30.000 euro. Il viaggio fila liscio fino alle porte di Matera: a pochi chilometri dal capoluogo lucano, il mezzo viene affiancato da un'auto e costretto a fermarsi. Dall'utilitaria scendono due uomini a volto coperto. Uno impugna una pistola: urlando minacce e brandendo l'arma, convince facilmente l'autotrasportatore a lasciare la cabina ed a salire nella vettura. Che riparte sgommando, portandosi via il terrorizzato autista, poi abbandonato senza conseguenze ai margini di una stradina interpoderale, a qualche chilometro distanza. Il tutto mentre i compari del duo del passamontagna portavano via l'autotreno. Scomparso dai radar per qualche giorno, prima di ricomparire a Gravina, depredato del suo carico ma in perfetto stato. Elemento che, insieme ad altri, sembra indurre gli investigatori a ritenere che potesse essere destinato ad altri trasporti eccezionali di merce rubata.
E mentre si attende l'esito degli accertamenti svolti dalla Scientifica sul tir per individuare tracce ed indizi utili ad imprimere una svolta alle indagini, in ambienti investigativi pare farsi strada il sospetto che il colpo dei giorni scorsi possa essere riconducibile ad una banda avulsa dal contesto criminale locale, ben organizzata e probabilmente responsabile di altri episodi analoghi di recente verificatisi tra Bari e Matera.
Sul caso indaga adesso la Procura materana. Tra i reati ipotizzati, quelli di sequestro di persona e rapina a mano armata.