Cronaca
Ruspa sul pianoro, spunta una denuncia alla Procura
Un comitato di cittadini promuove un esposto per fare chiarezza sulla vicenda
Gravina - lunedì 12 agosto 2019
E' stato presentato presso la Procura della Repubblica un esposto-denuncia per fare chiarezza sulle responsabilità e sulla legittimità degli atti che hanno portato alla collocazione sul pianoro della Madonna della stella di una ruspa, in occasione dell'esibizione di un funambolo sul ponte acquedotto.
Nell'esposto viene ricostruita tutta la vicenda, chiedendo al magistrato di individuare eventuali responsabilità in ordine alla collocazione del mezzo cingolato, che avrebbe provocato danni al patrimonio archeologico, distruggendo il piano calpestabile e "appesantendo" la precaria situazione delle grotte che si trovano al di sotto del pianoro.
Nell'esposto ci si chiede chi abbia autorizzato la ruspa ad accede e sostare sul pianoro, a chi risale la proprietà del mezzo cingolato e chi lo ha condotto fino all'area interessata. Inoltre, si intende conoscere le motivazioni che hanno portato i soggetti preposti alla vigilanza ed al controllo a non ritenere opportuno l'elevazione di sanzioni ai danni di chi avrebbe contravvenuto alle leggi di tutela che vigono sull'area.
Nelle 40 pagine prevenute alla procura di Bari c'è una ricostruzione capillare di tutti i passaggi (non sempre molto "chiari" secondo quanto affermato nell'esposto) che hanno visto coinvolti, a vario titolo, Soprintendenza, società propositrice dell'evento e amministrazione comunale, chiedendo che venga fatta chiarezza e si individuino eventuali responsabilità.
Tra i firmatari della denuncia, oltre al consigliere regionale del Movimento Cinque Stelle Mario Conca, alle consigliere comunali pentastellate Ketti Lorusso, Raffaella Colavito e Rosa Cataldi e al consigliere comunale dei Democratici Sempre, Vincenzo Varrese, ci sono gli esponenti del Partito Socialista, di Sinistra Italiana e di Articolo Uno, di Potere al Popolo, due ex sindaci (Rino Vendola e Franco Laiso), l'ex assessore comunale, già sottosegretario all'Ambiente Laura Marchetti e stimati professionisti come avvocati, architetti, insegnanti e comuni cittadini: "tutta gente che vuole bene alla città"- sottolineano dal nascente comitato che ha sottoscritto l'esposto alla Procura.
Nell'esposto viene ricostruita tutta la vicenda, chiedendo al magistrato di individuare eventuali responsabilità in ordine alla collocazione del mezzo cingolato, che avrebbe provocato danni al patrimonio archeologico, distruggendo il piano calpestabile e "appesantendo" la precaria situazione delle grotte che si trovano al di sotto del pianoro.
Nell'esposto ci si chiede chi abbia autorizzato la ruspa ad accede e sostare sul pianoro, a chi risale la proprietà del mezzo cingolato e chi lo ha condotto fino all'area interessata. Inoltre, si intende conoscere le motivazioni che hanno portato i soggetti preposti alla vigilanza ed al controllo a non ritenere opportuno l'elevazione di sanzioni ai danni di chi avrebbe contravvenuto alle leggi di tutela che vigono sull'area.
Nelle 40 pagine prevenute alla procura di Bari c'è una ricostruzione capillare di tutti i passaggi (non sempre molto "chiari" secondo quanto affermato nell'esposto) che hanno visto coinvolti, a vario titolo, Soprintendenza, società propositrice dell'evento e amministrazione comunale, chiedendo che venga fatta chiarezza e si individuino eventuali responsabilità.
Tra i firmatari della denuncia, oltre al consigliere regionale del Movimento Cinque Stelle Mario Conca, alle consigliere comunali pentastellate Ketti Lorusso, Raffaella Colavito e Rosa Cataldi e al consigliere comunale dei Democratici Sempre, Vincenzo Varrese, ci sono gli esponenti del Partito Socialista, di Sinistra Italiana e di Articolo Uno, di Potere al Popolo, due ex sindaci (Rino Vendola e Franco Laiso), l'ex assessore comunale, già sottosegretario all'Ambiente Laura Marchetti e stimati professionisti come avvocati, architetti, insegnanti e comuni cittadini: "tutta gente che vuole bene alla città"- sottolineano dal nascente comitato che ha sottoscritto l'esposto alla Procura.