Territorio
Sac “Alta Murgia”: c’è anche Gravina tra i partner
Bosco, habitat rupestre e parco archeologico tra i beni da valorizzare. Anche associazioni e aziende private sottoscrivono il protocollo d'intesa
Gravina - giovedì 12 maggio 2011
11.21
Con deliberazione di Giunta regionale n. 738 del 19 aprile 2011 sono state approvate diciotto proposte di valorizzazione dei Sistemi Ambientali e Culturali (SAC).
Fra le proposte ammissibili alla procedura negoziale, anche quella denominata "Alta Murgia" che vede il Parco dell'Alta Murgia come soggetto capofila.
La proposta prevede azioni di valorizzazione e promozione del territorio murgiano e coinvolge parte dei comuni appartenenti al Parco che hanno sottoscritto un protocollo d'intesa, tra cui figura anche Gravina, per la definizione, la valorizzazione e la gestione del Sistema Ambientale e Culturale "Alta Murgia".
Obiettivo del partenariato, così come si legge nel Protocollo d'Intesa, è quello di «definire e di attuare un'azione stabile e duratura di valorizzazione e gestione integrata del patrimonio ambientale e culturale del proprio territorio». Non solo. poichè l'intento è quello di valorizzare il territorio per accrescerne l'attrattività attraverso azioni ed interventi in grado di mobilitare significativi flussi di visitatori e turisti, sono state coinvolte anche associazioni, aziende private e strutture ricettive.
Un progetto da 3 milioni di euro, finanziato con fondi pubblici ma anche privati, per effettuare azioni di ricerca scientifica, promozione del territorio, messa in rete e gestione degli infopoint territoriali già esistenti, perfezionamento del sistema di accoglienza e fruizione dei beni, corsi di formazione per i gestori del territorio al fine di formare nuove figure professionali e incentivare l'occupazione.
Tra i beni da tutelare anche parte del patrimonio culturale e paesaggistico gravinese tra cui il Pulicchio di Gravina, sito di particolare interesse naturalistico, nonchè una delle più grandi cavità carsiche del Parco. Il Bosco Difesa Grande, che pochi mesi fa ha ottenuto un altro importante finanziamento regionale, per cui sono previsti progetti di manutenzione al fine di renderlo accessibile ai visitatori senza però danneggiare flora e fauna.
Tra i siti di maggiore pregio, invece, sono stati inseriti le chiese rupestri insieme a tutto il Parco della Gravina che sconfina nel parco archeologico già oggetto dei finanziamenti del Piano Strategico, per cui sono previsti interventi di manutenzione ordinaria.
Inoltre sempre nel Sac sono stati inseriti i siti archeologici della collina di "Petramagna" e del "Padre Eterno" per creare una rete di fruizione di beni ambientali e culturali capace di valorizzare non solo il bene stesso, ma che sia in grado di incrementare i flussi turistici.
In definitiva il Sac "Alta Murgia" comprende buon parte dei siti per cui Gravina, nonostante tutto, è una delle città più interessanti del Sud Italia, un progetto immenso che speriamo non resti scritto nel libro dei sogni ma che presto diventi realtà.
In allegato il protocollo d'intesa e la tavola dei beni da valorizzare
Fra le proposte ammissibili alla procedura negoziale, anche quella denominata "Alta Murgia" che vede il Parco dell'Alta Murgia come soggetto capofila.
La proposta prevede azioni di valorizzazione e promozione del territorio murgiano e coinvolge parte dei comuni appartenenti al Parco che hanno sottoscritto un protocollo d'intesa, tra cui figura anche Gravina, per la definizione, la valorizzazione e la gestione del Sistema Ambientale e Culturale "Alta Murgia".
Obiettivo del partenariato, così come si legge nel Protocollo d'Intesa, è quello di «definire e di attuare un'azione stabile e duratura di valorizzazione e gestione integrata del patrimonio ambientale e culturale del proprio territorio». Non solo. poichè l'intento è quello di valorizzare il territorio per accrescerne l'attrattività attraverso azioni ed interventi in grado di mobilitare significativi flussi di visitatori e turisti, sono state coinvolte anche associazioni, aziende private e strutture ricettive.
Un progetto da 3 milioni di euro, finanziato con fondi pubblici ma anche privati, per effettuare azioni di ricerca scientifica, promozione del territorio, messa in rete e gestione degli infopoint territoriali già esistenti, perfezionamento del sistema di accoglienza e fruizione dei beni, corsi di formazione per i gestori del territorio al fine di formare nuove figure professionali e incentivare l'occupazione.
Tra i beni da tutelare anche parte del patrimonio culturale e paesaggistico gravinese tra cui il Pulicchio di Gravina, sito di particolare interesse naturalistico, nonchè una delle più grandi cavità carsiche del Parco. Il Bosco Difesa Grande, che pochi mesi fa ha ottenuto un altro importante finanziamento regionale, per cui sono previsti progetti di manutenzione al fine di renderlo accessibile ai visitatori senza però danneggiare flora e fauna.
Tra i siti di maggiore pregio, invece, sono stati inseriti le chiese rupestri insieme a tutto il Parco della Gravina che sconfina nel parco archeologico già oggetto dei finanziamenti del Piano Strategico, per cui sono previsti interventi di manutenzione ordinaria.
Inoltre sempre nel Sac sono stati inseriti i siti archeologici della collina di "Petramagna" e del "Padre Eterno" per creare una rete di fruizione di beni ambientali e culturali capace di valorizzare non solo il bene stesso, ma che sia in grado di incrementare i flussi turistici.
In definitiva il Sac "Alta Murgia" comprende buon parte dei siti per cui Gravina, nonostante tutto, è una delle città più interessanti del Sud Italia, un progetto immenso che speriamo non resti scritto nel libro dei sogni ma che presto diventi realtà.
In allegato il protocollo d'intesa e la tavola dei beni da valorizzare