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Scuola "don Saverio Valerio"
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Salvatore ha vinto: il cancello si spalanca

L'assessore Marchetti scrive a Gravinalife. Il Comune individua una soluzione per risolvere il caso.

Salvatore ha vinto.

E' giunta nel pomeriggio la bella notizia che tutti aspettavamo: il cancello della scuola elementare "Don Saverio Valerio" finalmente sarà aperto per consentire al piccolo Salvatore di entrare e uscire dall'istituto scolastico in tutta sicurezza.

L'annuncio arriva direttamente dall'assessore all'istruzione Laura Marchetti, in una nota dalla stessa inviata alla redazione di Gravinalife, che nei giorni aveva sollevato il caso. Scrive Laura Marchetti: "La soluzione trovata dall'Amministrazione Comunale di Gravina per consentire il diritto allo studio dell'alunno disabile frequentante la Scuola elementare "Don Saverio Valerio" (ormai a tutti noto con il nome Salvatore), consiste nell'invio, durante le operazioni di ingresso e di uscita, di un addetto comunale del Servizio Civile che apra e chiuda per i familiari un secondo cancello, interno e più agevole. Si tratta di una soluzione umanitaria doverosa per chi ha guardato negli occhi il padre del bambino ma forse non amministrativamente oculata. La soluzione più oculata poteva e doveva trovarsi con personale interno della scuola che, per bontà o accordo sindacale, tenesse aperto (per sei minuti più sei) quel cancello".

Soddisfatto, e peno di gioia, il commento della mamma del ragazzo. "Finalmente", esclama la donna prima di lasciarsi andare ai dovuti ringraziamenti: "Grazie innanzitutto all'assessore Marchetti che stamattina ho visto a scuola conversare con la dirigente e con il comandante Donatiello. Grazie anticipatamente a quel volontario che tutte le mattina mi consentirà di accompagnare a scuola il mio bambino. Purtroppo non posso ringraziare nè la dirigente scolastica nè nessun altro membro della scuola, compresi i genitori che in questi anni non hanno mai speso una parola per mio figlio".

Si chiudono così le cronache del giorno, apertesi in mattinata con la discesa in campo anche delle opposizioni consiliari, con il vicecapogruppo di "Per Gravina", Angelo Petrara, che aveva reso nota l'intenzione di protocollare in Municipio un richiesta di convocazione urgente di un consiglio comunale monotematico da dedicare proprio alla vicenda di Salvatore, con contestuale richiesta al sindaco di provvedere alla messa in sicurezza del piazzale posteriore la scuola per dare la possibilità alla famiglia del piccolo alunno di entrare dall'ingresso posteriore e parcheggiare la macchina in tutta sicurezza.

Poi nel pomeriggio la svolta e, almeno per il momento, il lieto fine.

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Una battaglia di civiltà è vinta. Salvatore potrà andare a scuola senza paura. Entrerà in aula insieme ai suoi compagni, ne uscirà alla stessa ora, accompagnato per mano dai genitori, che avranno la possibilità, come chiedevano da tempo, di poterlo accompagnare fin dentro l'istituto usufruendo di un ingresso secondario, per evitargli di rimanere vittima di possibili quanto fortuiti incidenti, anche solo d'uno scontro o d'una caduta accidentali, facili e ricorrenti nelle vivaci calche fanciullesche.

Una questione che si trascinava stancamente da mesi s'è chiusa nell'arco di tre giorni. Non sappiamo se la soluzione individuata sarà tecnicamente e giuridicamente consona e duratura. Sappiamo che il buon senso, la logica e pure il dialogo ed il confronto, quando praticati, vincono tutto.

Per questo anche noi, sui titoli di coda, abbiamo qualcosa da dire. Semplici, sinceri, doverosi ringraziamenti: a Salvatore, che per lungo tempo, in silenzio, ha sopportato l'indifferenza che sovrana gli regnava attorno. All'assessore Marchetti, per aver compreso e sposato una giusta causa. A quanti si sono spesi, nelle istituzioni e nel nostro forum, per favorire un lieto epilogo. Ai giornalisti di Avvenire - ed in particolare al collega Domenico Marino - che proprio stamattina s'erano interessati alla vicenda, contattando la redazione di Gravinalife, per portare la storia del bimbo di Gravina all'attenzione dell'opinione pubblica nazionale. Grazie anche al gruppo parlamentare dell'Udc, che aveva fatto pervenire la disponibilità a presentare un'interrogazione al ministro della pubblica istruzione. Ancora, grazie alla redazione di Gravinalife, che non s'è tirata indietro nell'affrontare il caso, e tra tutti e per tutti grazie ad Antonella Testini, che ha avuto la forza di andare fino in fondo, con la dolce caparbietà che solo le donne della terra murgiana sanno avere.

Infine, ultimo ma non ultimo, grazie a Francesco Gramegna, un cittadino perbene. Lui, papà di una bimba compagna di scuola di Salvatore, è stato l'unico che non s'è arreso alla rassegnazione e non s'è perso d'animo neppure quando sembrava che i diritti, anche quelli di un bambino, potessero essere ignorati e divorati dal silenzio generale.

Oggi è un bel giorno. Grazie a tutti quanti lo hanno reso speciale.


Gianpaolo Iacobini
Coordinatore editoriale Gravinalife
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