La città
Salvo l'ufficio di collocamento
Schitulli fa marcia indietro. Soddisfatto il sindaco Valente
Gravina - martedì 17 luglio 2012
20.24
Si riaccendono le speranze per l'ufficio di collocamento di Gravina. Dopo le proteste dei giorni scorsi contro la delibera della giunta provinciale che ha disposto la chiusura dell'ufficio di collocamento dal prossimo settembre, il Presidente Schitulli si è dichiarato disponibile a "rivedere" almeno in parte la delibera.
Una decisione, al momento solo verbale, presa a margine dell'incontro tra lo stesso Schitulli con il sindaco Valente, al quale hanno partecipato anche il consigliere provinciale Mimmo Romita nel ruolo di mediatore e l'assessore Gino Lorusso, in doppia veste di assessore e sindacalista.
Alla riunione il primo cittadino si è presentato per perorare, dati alla mano, la causa gravinese rimarcando l'inopportunità del provvedimento: "Diventa difficile comprendere la decisione della Provincia alla luce dei dati relativi al Centro per l'Impiego con circa 50.000 abitanti come bacino d'utenza e 9000 pratiche evase ogni anno, dati di gran lunga superiori rispetto ad altri uffici rimasti in vita" sottolinea una nota diffusa nei giorni scorsi da palazzo di città.
Dati che avrebbero convinto sia il presidente che l'assessore al personale Mary Rina i quali hanno accolto l'istanza comunale dimostrato la disponibilità a mantenere aperto l'ufficio, così come richiesto anche dai sindacati, avviando una riorganizzazione e un probabile ridimensionamento della pianta organica gravinese. In pratica l'ufficio resterà aperto ma i dipendenti, almeno alcuni, con molta probabilità saranno assegnati ad altre mansioni presso altri centri provinciali. Al momento l'impegno è solo verbale ma Valente assicura che in questi giorni saranno predisposti tutti gli atti amministrativi necessari per risolvere definitivamente la questione.
Una decisione, al momento solo verbale, presa a margine dell'incontro tra lo stesso Schitulli con il sindaco Valente, al quale hanno partecipato anche il consigliere provinciale Mimmo Romita nel ruolo di mediatore e l'assessore Gino Lorusso, in doppia veste di assessore e sindacalista.
Alla riunione il primo cittadino si è presentato per perorare, dati alla mano, la causa gravinese rimarcando l'inopportunità del provvedimento: "Diventa difficile comprendere la decisione della Provincia alla luce dei dati relativi al Centro per l'Impiego con circa 50.000 abitanti come bacino d'utenza e 9000 pratiche evase ogni anno, dati di gran lunga superiori rispetto ad altri uffici rimasti in vita" sottolinea una nota diffusa nei giorni scorsi da palazzo di città.
Dati che avrebbero convinto sia il presidente che l'assessore al personale Mary Rina i quali hanno accolto l'istanza comunale dimostrato la disponibilità a mantenere aperto l'ufficio, così come richiesto anche dai sindacati, avviando una riorganizzazione e un probabile ridimensionamento della pianta organica gravinese. In pratica l'ufficio resterà aperto ma i dipendenti, almeno alcuni, con molta probabilità saranno assegnati ad altre mansioni presso altri centri provinciali. Al momento l'impegno è solo verbale ma Valente assicura che in questi giorni saranno predisposti tutti gli atti amministrativi necessari per risolvere definitivamente la questione.