Eventi
San Michele: è tempo di bilanci
Successo di pubblico per un'edizione sotto costo. Festa patronale all'insegna della gravinesità.
Gravina - lunedì 1 ottobre 2012
13.01
E festa fu.
Scampato il rischio di un San Michele sotto tono, ora è tempo di bilanci per la tre giorni dedicata alle celebrazioni in onore del Santo Patrono.
Tante le celebrazioni religiose in programma a partire dalla riapertura al culto della Cattedrale sino alla tradizionale cerimonia della consegna, nelle mani di San Michele, delle chiavi della città. Imponente e ritardataria la processione 2012, accompagnata oltre che dal vescovo Mario Paciello e da tutto il clero gravinese anche dalle autorità civili. Ospite d'eccezione quest'anno anche il sindaco di San Giuliano Milanese, Alessandro Lorenzano, primo cittadino del comune lombardo che ha dato ospitalità a centinaia di gravinesi partiti negli anni Sessanta in cerca di miglior fortuna.
Come da tradizione, una serie di eventi culturali e canori hanno fatto da cornice alle celebrazioni religiose. Archiviata la pratica "cantante" data la scarsità dei fondi a disposizione del comitato, durante il San Michele 2012 è stata data la possibilità ai gruppi locali di esibirsi dinanzi ai propri concittadini che hanno apprezzato la voce dei talenti locali, giovani e meno giovani. Dagli "Euro Marching Band", "i Rubber soul", "il Guaio" sino ai più conosciuti "The jug band blues" e "Antares Force", senza dimentica i piccoli talenti come Giuseppe Picciallo, hanno animato la domenica sera gravinese dando prova di grande spettacolo. Spazio anche alla danza, da quella folk de "La cola cola" alla danza moderna in cui si sono esibite le allieve dell'associazione "Le pirouette". E poi ancora poesia, a cura dell'associazione culturale "Amici della Fondazione Santomasi" e del comitato festa patronale.
Le vie del centro storico sono state animate con numerosi spettacoli dedicati ai grandi e ai bambini con mostre e degustazione di prodotti tipici locali oltre all'istallazione di alcuni gonfiabili.
Programma rispettato e apprezzato, dunque. Almeno a sentire i gravinesi a passeggio sotto le luminarie che hanno apprezzato il San Michele made in Gravina.
Scampato il rischio di un San Michele sotto tono, ora è tempo di bilanci per la tre giorni dedicata alle celebrazioni in onore del Santo Patrono.
Tante le celebrazioni religiose in programma a partire dalla riapertura al culto della Cattedrale sino alla tradizionale cerimonia della consegna, nelle mani di San Michele, delle chiavi della città. Imponente e ritardataria la processione 2012, accompagnata oltre che dal vescovo Mario Paciello e da tutto il clero gravinese anche dalle autorità civili. Ospite d'eccezione quest'anno anche il sindaco di San Giuliano Milanese, Alessandro Lorenzano, primo cittadino del comune lombardo che ha dato ospitalità a centinaia di gravinesi partiti negli anni Sessanta in cerca di miglior fortuna.
Come da tradizione, una serie di eventi culturali e canori hanno fatto da cornice alle celebrazioni religiose. Archiviata la pratica "cantante" data la scarsità dei fondi a disposizione del comitato, durante il San Michele 2012 è stata data la possibilità ai gruppi locali di esibirsi dinanzi ai propri concittadini che hanno apprezzato la voce dei talenti locali, giovani e meno giovani. Dagli "Euro Marching Band", "i Rubber soul", "il Guaio" sino ai più conosciuti "The jug band blues" e "Antares Force", senza dimentica i piccoli talenti come Giuseppe Picciallo, hanno animato la domenica sera gravinese dando prova di grande spettacolo. Spazio anche alla danza, da quella folk de "La cola cola" alla danza moderna in cui si sono esibite le allieve dell'associazione "Le pirouette". E poi ancora poesia, a cura dell'associazione culturale "Amici della Fondazione Santomasi" e del comitato festa patronale.
Le vie del centro storico sono state animate con numerosi spettacoli dedicati ai grandi e ai bambini con mostre e degustazione di prodotti tipici locali oltre all'istallazione di alcuni gonfiabili.
Programma rispettato e apprezzato, dunque. Almeno a sentire i gravinesi a passeggio sotto le luminarie che hanno apprezzato il San Michele made in Gravina.