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San Michele non si ferma!

Festeggiamenti ridotti per il santo Patrono. I messaggi del comitato e del sindaco

Nemmeno il Coronavirus può fermare i festeggiamenti del Santo Patrono, San Michele Arcangelo. Seppure in forma ridotta e nel rispetto delle regole anti-covid, Gravina celebra l'amato santo protettore della città.

Un anno particolare e pieno di incertezze e difficoltà per tutti, ma è proprio in ricorrenze come queste che la comunità religiosa si stringe in un abbraccio simbolico con i fedeli, con l'augurio che il prossimo anno si torni alla tanto agognata normalità. Un segnale di continuità con la tradizione cattolica che però deve fare a meno della processione per le vie del paese per ragioni di sicurezza, in quanto non si riuscirebbe a garantire la giusta distanza tra il pubblico. Luminarie anche se ridotte ci saranno, fuochi pirotecnici no ma a causa del maltempo di questi giorni che ha reso il terreno impraticabile. Mancheranno le bancherelle e il luna park tanto caro e atteso dai più piccoli e non solo. Resta però la dimensione intima, di riflessione e preghiera che la festa patronale porta da sempre con sé.

Gravinalife rivolge alcune domande ai membri del Comitato Festa Patronale.

San Michele 2020, che festa sarà?
È tempo di Festa Patronale. Con le limitazioni doverose a causa dell'emergenza Covid e il senso di responsabilità che ci deve contraddistinguere, quest'anno la festa patronale sarà vissuta dalla nostra comunità in maniera diversa rispetto al passato cogliendone gli aspetti più intimi, apprezzando il silenzio e fermandosi a pregare. E in fondo per noi gravinesi la festa patronale ha sempre rappresentato un momento di pausa e attesa, di bilanci e riflessioni: quando l'estate volge al termine e ci si ferma per un po' rimandando tutti gli impegni a "dopo San Michele".

Quali difficoltà e restrizioni legate al Covid-19?
Le conseguenze della pandemia da Covid stanno ricadendo anche sul rispetto delle tradizioni popolari e religiose delle singole comunità che sono alle prese con le doverose prescrizioni e restrizioni, specie sul distanziamento sociale. Le feste patronali sono tra le prime a essere ridotte al minimo, infatti non ci saranno processioni, giostre, bancarelle. In accordo con l'arcivescovo Giovanni Ricchiuti, i fedeli potranno comunque onorare il santo Patrono grazie ad un ricco programma religioso che è stato avviato già da una settimana con il pellegrinaggio della statua di San Michele nelle diverse parrocchie di Gravina.
Le luminarie davanti alla Basilica Cattedrale in piazza Benedetto XIII e alla porta di San Michele, e la banda che girerà per le strade della città faranno da cornice al nostro Santo Patrono. Una festa segnata dalle restrizioni come si poteva ben immaginare considerato che l'emergenza sanitaria non è cessata. Il rischio contagio resta alto e il divieto di assembramento resta la prima regola per evitarlo.

Com'è nata l'idea di un "San Michele itinerante" tra le varie parrocchie e come hanno risposto i cittadini?
L'idea di "San Michele itinerante" è stata proposta dalla stessa Diocesi, nella persona di don Michele Capodiferro e don Giovanni Bruno, con l'intento di avvicinare alle comunità parrocchiali la venerata immagine del nostro santo patrono. Questa iniziativa ha avuto un grande successo, infatti c'è stata una grande accoglienza ovunque con gioia e fede. Ogni giorno ci sono stati momenti di preghiera e di intercessione per tutti i bisogni della nostra città e delle famiglie più sofferenti in questi mesi. Ieri la statua è ritornata in Cattedrale per i Vespri Solenni alle ore 19.00. Tocca a ciascuno di noi vivere questa festa partendo da questa consapevolezza: la distanza fisica che ci impone di rinunciare ai riti della tradizione civile deve tradursi in un ancora più forte vicinanza spirituale, per farci comunque sentire comunità.

L'amministrazione comunale in che modo ha contribuito alla realizzazione della festa?
L'Amministrazione ha contribuito alla festa e, dopo diversi incontri e in comune accordo, abbiamo cercato di offrire alla città una festa, seppur in forma ridotta. Nessuna cassa armonica, ma la banda comunque non mancherà: i suoni tipici della festa, infatti, questa volta si faranno itineranti per le strade. La messa solenne pontificale di stasera si svolgerà all'aperto in piazza Benedetto XIII, alle ore 19.00, per consentire ad un numero più ampio di fedeli di poter assistere alla celebrazione presieduta dal Vescovo. Ci saranno posti a sedere ma in numero contingentato e con le dovute distanze previste dal protocollo. Seguirà la tradizionale consegna delle chiavi alla città con la presenza del Sindaco.

Il vostro augurio ai cittadini gravinesi?
Noi ci auguriamo che nel 2021 la festa patronale possa essere grandiosa e serena.
Torneremo a festeggiare, per il nostro Santo Patrono e per la nostra comunità, con più forza e ritrovata tradizione, tornando a illuminare il paese di luci colorate e di suoni festanti. Arrivederci al 2021…senza mascherine naturalmente!


Un messaggio alla cittadinanza è giunto anche dal sindaco Alesio Valente:
"Sarà una celebrazione ancora più sentita, quella di quest'anno, perché mai come in questo 2020 che tanto ci ha tolto ci affideremo alla forza ed al sostegno del nostro Santo Patrono. La pandemia ci ha impedito di confermare gli eventi di una festa che è diventata il fiore all'occhiello della nostra città. Tuttavia, resta ciò che conta, immutato e forte, ovvero il sentimento di affezione e devozione nei riguardi di San Michele, cui chiederemo solennemente di continuare a proteggere la nostra comunità, come ha sempre fatto. Dopotutto la festa più grande la custodiamo nei nostri cuori e mai alcuna pandemia o altro potrà cancellarla. E allora che sia festa, all'insegna della speranza e dell'unione per tutti noi. Buona festa patronale a tutti!".
  • Festa patronale San Michele Arcangelo
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