Politica
San Vito vecchio, il 10 febbraio al via il processo
I 5Stelle chiedono alla giunta di costituirsi parte civile
Gravina - giovedì 29 gennaio 2015
9.04
"Costituirsi parte civile quale gesto d'integrità ed indipendenza ed un piccolo ma concreto segnale per dimostrarsi a fianco della legalità".
Questa la richiesta presentata dal Movimento 5 stelle e indirizzata all'intera giunta comunale per chiedere la costituzione di parte civile nel processo che vede tra gli imputati due consiglieri comunali, Paolo Calculli, in qualità di progettista e direttore dei lavori e Salvatore De Benedictis, in qualità di legale rappresentante dell'impresa esecutrice dei lavori, insieme ai coniugi Valente, genitori del primo cittadino.
La vicenda è quella legata all'immobile di via San Vito Vecchio posto sotto sequestro per abuso edilizio perché realizzato in difformità rispetto sia al primo permesso di costruire, datato 2007, con cui si autorizzava la demolizione e ricostruzione di un vecchio palazzo, sia rispetto alla variante presentata nel 2012. I quattro imputati sono accusati a vario titolo di aver realizzato un fabbricato che per misure e volume complessivo, viola le norme del Piano regolatore poiché, secondo quanto ribaditi anche dai magistrati "è da considerarsi una nuova costruzione realizzata in una zona tipizzata A2, ovvero zona di salvaguardia dei vecchi fabbricati".
Una vicenda che, nei mesi scorsi, ha profondamente scosso la politica locale nonostante il primo cittadino Alesio Valente abbia più volte ribadito che "si sta strumentalizzando politicamente una vicenda tutta privata".
La prima udienza è fissata per il prossimo 10 febbraio, data entro la quale "il comune dovrà prendere una decisione, ci auguriamo lo faccia nella maniera più limpida ed onesta possibile" incalzano dal Movimento.
"Non possiamo ignorare che il processo potrebbe sfociare in un secondo filone che coinvolga organi tecnici, di vigilanza e anche politici, sta perciò ai nostri amministratori dimostrare chiaramente e sin da subito di stare dalla parte dei cittadini onesti e di tutelare, all'interno del proprio operato amministrativo, la legalità ed il territorio gravinese da eventuali abusi e irregolarità".
Di qui la richiesta avanzata nei confronti dell'intera giunta municipale, lodando quanto già fatto dal precedente governo cittadino che a dicembre 2013 ha presentato la richiesta di costituzione di parte civile nel procedimento penale a carico dei 19 consiglieri coinvolti nello scandalo commissioni.
"L'occasione – continuano gli attivisti- è propizia per ribadire la nostra richiesta di dimissioni di quei consiglieri comunali implicati nello scandalo delle commissioni consiliari fantasma".
Questa la richiesta presentata dal Movimento 5 stelle e indirizzata all'intera giunta comunale per chiedere la costituzione di parte civile nel processo che vede tra gli imputati due consiglieri comunali, Paolo Calculli, in qualità di progettista e direttore dei lavori e Salvatore De Benedictis, in qualità di legale rappresentante dell'impresa esecutrice dei lavori, insieme ai coniugi Valente, genitori del primo cittadino.
La vicenda è quella legata all'immobile di via San Vito Vecchio posto sotto sequestro per abuso edilizio perché realizzato in difformità rispetto sia al primo permesso di costruire, datato 2007, con cui si autorizzava la demolizione e ricostruzione di un vecchio palazzo, sia rispetto alla variante presentata nel 2012. I quattro imputati sono accusati a vario titolo di aver realizzato un fabbricato che per misure e volume complessivo, viola le norme del Piano regolatore poiché, secondo quanto ribaditi anche dai magistrati "è da considerarsi una nuova costruzione realizzata in una zona tipizzata A2, ovvero zona di salvaguardia dei vecchi fabbricati".
Una vicenda che, nei mesi scorsi, ha profondamente scosso la politica locale nonostante il primo cittadino Alesio Valente abbia più volte ribadito che "si sta strumentalizzando politicamente una vicenda tutta privata".
La prima udienza è fissata per il prossimo 10 febbraio, data entro la quale "il comune dovrà prendere una decisione, ci auguriamo lo faccia nella maniera più limpida ed onesta possibile" incalzano dal Movimento.
"Non possiamo ignorare che il processo potrebbe sfociare in un secondo filone che coinvolga organi tecnici, di vigilanza e anche politici, sta perciò ai nostri amministratori dimostrare chiaramente e sin da subito di stare dalla parte dei cittadini onesti e di tutelare, all'interno del proprio operato amministrativo, la legalità ed il territorio gravinese da eventuali abusi e irregolarità".
Di qui la richiesta avanzata nei confronti dell'intera giunta municipale, lodando quanto già fatto dal precedente governo cittadino che a dicembre 2013 ha presentato la richiesta di costituzione di parte civile nel procedimento penale a carico dei 19 consiglieri coinvolti nello scandalo commissioni.
"L'occasione – continuano gli attivisti- è propizia per ribadire la nostra richiesta di dimissioni di quei consiglieri comunali implicati nello scandalo delle commissioni consiliari fantasma".