La città
Santa Sofia riapre le porte ai fedeli
Monsignor Ricchiuti: "Ogni promessa è debito"
Gravina - giovedì 10 novembre 2016
10.30
"Ogni promessa è debito." Così ha esordito Sua Eccellenza Monsignor Giovanni Ricchiuti durante l'omelia della cerimonia liturgica di riapertura e consegna ai fedeli della Chiesa di Santa Sofia, ricordando l'impegno preso con la Confraternita Madonna del Carmelo nel 2014.
"Dopo il Museo Diocesano e l'inaugurazione della parrocchia Maria Madre della Chiesa ad Altamura, ora anche Santa Sofia di Gravina è ritornata allo splendore originario. Un momento importante per la nostra Diocesi che continua a crescere e a risplendere di bellezza nell'amore in Cristo."
Un restauro che ha visto impegnata una equipe efficiente di progettisti e restauratori, sotto la direzione dell'architetto Stefania Lorusso, al quale ha collaborato attivamente la Confraternita, gestore del bene, guidata dal Priore Vito Alloggio e con l'impegno di Salvatore Digennaro.
La presentazione dei lavori è seguita alla celebrazione eucaristica con un suggestivo videomapping, che ha ripercorso la storia, dall'edificazione della Chiesa al restauro ultimato recentemente, raccontata da chi tanto l'ha amata in vita e ora giace nel sontuoso mausoleo in marmo bianco, sulla sinistra dell'altare: la duchessa Angela Castriota Scanderbeg.
La serata è stata occasione per annunciare anche buone nuove per la Chiesa di Santa Lucia nel rione Piaggio. Don Nunzio Falcicchio, responsabile diocesano per i beni culturali, ha dichiarato infatti che "In futuro, non si può ancora parlare di date però, è previsto un intervento di recupero e risanamento conservativo anche dell'antica Chiesa di Santa Lucia".
Tra i presenti, il primo cittadino Alesio Valente che si è detto orgoglioso del recupero di un ulteriore bene di prestigiosa bellezza di cui dispone Gravina, ringraziando la Confraternita tutta, i responsabili dei lavori e numerosi fedeli accorsi per la cerimonia inaugurale.
Di seguito, le fotografie realizzate dalla Redazione di Gravinalife a cura di Carlo Centonze.
"Dopo il Museo Diocesano e l'inaugurazione della parrocchia Maria Madre della Chiesa ad Altamura, ora anche Santa Sofia di Gravina è ritornata allo splendore originario. Un momento importante per la nostra Diocesi che continua a crescere e a risplendere di bellezza nell'amore in Cristo."
Un restauro che ha visto impegnata una equipe efficiente di progettisti e restauratori, sotto la direzione dell'architetto Stefania Lorusso, al quale ha collaborato attivamente la Confraternita, gestore del bene, guidata dal Priore Vito Alloggio e con l'impegno di Salvatore Digennaro.
La presentazione dei lavori è seguita alla celebrazione eucaristica con un suggestivo videomapping, che ha ripercorso la storia, dall'edificazione della Chiesa al restauro ultimato recentemente, raccontata da chi tanto l'ha amata in vita e ora giace nel sontuoso mausoleo in marmo bianco, sulla sinistra dell'altare: la duchessa Angela Castriota Scanderbeg.
La serata è stata occasione per annunciare anche buone nuove per la Chiesa di Santa Lucia nel rione Piaggio. Don Nunzio Falcicchio, responsabile diocesano per i beni culturali, ha dichiarato infatti che "In futuro, non si può ancora parlare di date però, è previsto un intervento di recupero e risanamento conservativo anche dell'antica Chiesa di Santa Lucia".
Tra i presenti, il primo cittadino Alesio Valente che si è detto orgoglioso del recupero di un ulteriore bene di prestigiosa bellezza di cui dispone Gravina, ringraziando la Confraternita tutta, i responsabili dei lavori e numerosi fedeli accorsi per la cerimonia inaugurale.
Di seguito, le fotografie realizzate dalla Redazione di Gravinalife a cura di Carlo Centonze.