Cronaca
Sciopero degli operai Tradeco
Il Comune informa la prefettura. Nuova ordinanza del sindaco: "Ripulire la città ad horas"
Gravina - giovedì 15 ottobre 2015
10.15
Tornano ad incrociare le braccia gli operai della Tradeco, l'azienda altamurana responsabile del servizio di raccolta e smaltimento rifiuti.
Le tensioni tra azienda e operai si susseguono da molti mesi e quello di stamattina non è il primo sciopero.
Mezzi e uomini sono rimasti fermi presso al sede della zona industriale mentre i cassonetti della nettezza urbana sono stracolmi di immondizia.
Difficile al momento chiarire le cause di questo nuovo stop sebbene alcuni operai lamentano il pagamento dello stipendio del mese di settembre. Tanto palazzo di città quanto dall'azienda al momento non arrivano comunicazioni ufficiali.
Pare tuttavia che siano in corso contatti tra il primo cittadino Alesio Valente e la famiglia Columella.
Aggiornamento ore 15.00: Nota da Palazzo di città
"La protesta, secondo quanto riferito dalle stesse maestranze alla Polizia Municipale intervenuta per verificare le ragioni del blocco, sarebbe scaturita dall'intenzione della società appaltatrice, la Tradeco srl, di liquidare solo parzialmente lo stipendio mensile, nell'attesa di definire col Comune la controversia insorta a seguito delle sanzioni inflitte dal Municipio alla stessa società, a causa delle ripetute inadempienze contrattuali fonte di gravi disservizi e disagi per la comunità gravinese. «Nei giorni scorsi, a seguito della nostra decisione di elevare una sanzione da 67.000 euro per le inadempienze contrattuali riscontrate nel corso dei mesi – spiega il sindaco Alesio Valente – abbiamo ricevuto dalla Tradeco un atto di contestazione ed una richiesta di poter eventualmente procedere al pagamento della sanzione in più rate mensili. Ieri, dopo anni di inerzia, a seguito di ciò era stata eseguita la pulizia di quasi tutti i cassonetti. Ma il cammino verso la decenza è stato bruscamente interrotto oggi. Non vorremmo che quanto riferito dagli operai sia in qualche modo da ricondursi alla fermezza mostrata dall'amministrazione comunale: eventuali contenziosi sono da affrontare in sede giudiziaria, non attraverso atteggiamenti che sarebbero segno di irresponsabilità, finendo col tradursi in comportamenti di gravità inaudita, senza precedenti». Aggiunge Valente: «Consci delle difficoltà e delle conseguenze derivanti da un appalto in proroga da 20 anni e non più rispondente alle esigenze della città – commenta Valente – sin dal giorno dell'insediamento dell'amministrazione comunale abbiamo intrapreso un percorso di rottura rispetto al passato, affidando da subito dalla Consip il compito di indire una nuova gara d'appalto, per incentivare la raccolta differenziata ed assicurare una soddisfacente qualità del servizio. Da qui a qualche mese volteremo finalmente pagina: il nostro impegno a salvaguardia dell'ambiente e del decoro urbano proseguirà senza incertezze».
Intanto, per favorire la ripresa senza ritardi del servizio, della vicenda sono state interessate anche la Prefettura, la Regione, l'Ato e l'Aro, alle quali è stata pure notificata in copia l'ordinanza con la quale il primo cittadino, preso atto «della interruzione arbitraria del servizio di igiene urbana e considerato che la situazione di inefficienza così ingeneratasi si aggiunga ad una serie di disservizi segnalati dagli uffici comunali e contestati alla Tradeco srl nei mesi scorsi», al fine di «evitare gravi pregiudizi per la salute pubblica», ordina «l'espletamento del servizio di raccolta dei rifiuti solidi urbani ad horas».
Le tensioni tra azienda e operai si susseguono da molti mesi e quello di stamattina non è il primo sciopero.
Mezzi e uomini sono rimasti fermi presso al sede della zona industriale mentre i cassonetti della nettezza urbana sono stracolmi di immondizia.
Difficile al momento chiarire le cause di questo nuovo stop sebbene alcuni operai lamentano il pagamento dello stipendio del mese di settembre. Tanto palazzo di città quanto dall'azienda al momento non arrivano comunicazioni ufficiali.
Pare tuttavia che siano in corso contatti tra il primo cittadino Alesio Valente e la famiglia Columella.
Aggiornamento ore 15.00: Nota da Palazzo di città
"La protesta, secondo quanto riferito dalle stesse maestranze alla Polizia Municipale intervenuta per verificare le ragioni del blocco, sarebbe scaturita dall'intenzione della società appaltatrice, la Tradeco srl, di liquidare solo parzialmente lo stipendio mensile, nell'attesa di definire col Comune la controversia insorta a seguito delle sanzioni inflitte dal Municipio alla stessa società, a causa delle ripetute inadempienze contrattuali fonte di gravi disservizi e disagi per la comunità gravinese. «Nei giorni scorsi, a seguito della nostra decisione di elevare una sanzione da 67.000 euro per le inadempienze contrattuali riscontrate nel corso dei mesi – spiega il sindaco Alesio Valente – abbiamo ricevuto dalla Tradeco un atto di contestazione ed una richiesta di poter eventualmente procedere al pagamento della sanzione in più rate mensili. Ieri, dopo anni di inerzia, a seguito di ciò era stata eseguita la pulizia di quasi tutti i cassonetti. Ma il cammino verso la decenza è stato bruscamente interrotto oggi. Non vorremmo che quanto riferito dagli operai sia in qualche modo da ricondursi alla fermezza mostrata dall'amministrazione comunale: eventuali contenziosi sono da affrontare in sede giudiziaria, non attraverso atteggiamenti che sarebbero segno di irresponsabilità, finendo col tradursi in comportamenti di gravità inaudita, senza precedenti». Aggiunge Valente: «Consci delle difficoltà e delle conseguenze derivanti da un appalto in proroga da 20 anni e non più rispondente alle esigenze della città – commenta Valente – sin dal giorno dell'insediamento dell'amministrazione comunale abbiamo intrapreso un percorso di rottura rispetto al passato, affidando da subito dalla Consip il compito di indire una nuova gara d'appalto, per incentivare la raccolta differenziata ed assicurare una soddisfacente qualità del servizio. Da qui a qualche mese volteremo finalmente pagina: il nostro impegno a salvaguardia dell'ambiente e del decoro urbano proseguirà senza incertezze».
Intanto, per favorire la ripresa senza ritardi del servizio, della vicenda sono state interessate anche la Prefettura, la Regione, l'Ato e l'Aro, alle quali è stata pure notificata in copia l'ordinanza con la quale il primo cittadino, preso atto «della interruzione arbitraria del servizio di igiene urbana e considerato che la situazione di inefficienza così ingeneratasi si aggiunga ad una serie di disservizi segnalati dagli uffici comunali e contestati alla Tradeco srl nei mesi scorsi», al fine di «evitare gravi pregiudizi per la salute pubblica», ordina «l'espletamento del servizio di raccolta dei rifiuti solidi urbani ad horas».