Politica
Si discuteranno il prossimo 21 novembre al Tar di Bari i ricorsi presentati dai partiti di minoranza
Sul tavolo le operazioni elettorali viziate dalla illegittima ammissione della lista denominata “Gravina On”
Gravina - lunedì 9 ottobre 2017
Si discuteranno il prossimo 21 novembre presso il Tar Puglia sede di Bari in due udienze separate i ricorsi presentati dai Consiglieri Comunali di opposizione e dal Movimento 5 Stelle.
Un ricorso quasi obbligato quello presentato dalle due forze politiche che riguarda alcune anomalie, a detta dei firmatari, circa la presentazione di una delle liste che hanno sostenuto nella scorsa tornata elettorale l'attuale sindaco Valente.
Ripercorriamo brevemente le tappe dei due ricorsi. Nel primo, in data 08.08.2017 veniva notificato ricorso proposto dinanzi al Tar Puglia Sede di Bari, con cui i signori Domenico Franco Romita, Angelo Salvatore Petrara, Raffaele Moretti, Francesco Massari, Ignazio Cassano e Emilia Paternoster, a ministero degli avv.ti Giovanni D'Innella e Gaetano Di Muro, hanno chiesto al Giudice Amministrativo di pronunciare l'annullamento:
1) "del verbale n. 15G/2017 del 12 maggio 2017, avente ad oggetto "Elezione del sindaco e del Consiglio Comunale del Comune di Gravina di Puglia dell'11 giugno 2017.
2) "del consequenziale verbale di proclamazione alla carica di sindaco e degli eletti alla carica di consigliere comunale";
3) "dell'intero complesso delle operazioni elettorali e di tutti gli atti del relativo procedimento, irrimediabilmente alterato nei suoi esiti, dalla partecipazione alla competizione elettorale della su indicata lista di candidati consiglieri, collegata al sindaco Alesio Valente, risultato eletto al primo turno con n. 14.198 voti, di cui n. 3.521 portati dalla lista "Gravina On".
Nel secondo, invece, in data 09.08.2017 veniva notificato al Comune di Gravina in Puglia ricorso al Tar Puglia – Bari con cui i signori Carmine Loverre e Alessandro Loglisci, a ministero dell'avv. Adriano Tolomeo, hanno chiesto al Giudice Amministrativo l'annullamento:
1) "del provvedimento di ammissione alle elezioni del sindaco e del Consiglio Comunale di Gravina in Puglia e di tutti gli atti consequenziali, per la correzione del risultato elettorale;
2) dell'elezione a Sindaco del Comune di Gravina in Puglia del sig. Alesio Valente e dei consiglieri comunali, con ogni pronuncia adempimenti del procedimento elettorale".
Ma quale in definitiva il pomo della discordia? Nello specifico secondo i ricorrenti le operazioni elettorali sarebbero state viziate dalla illegittima ammissione della lista denominata "Gravina On" (cui sono stati attribuiti 3.521 voti), in quanto le firme dei presentatori sarebbero state apposte su modelli che non indicano le generalità del candidato alla carica di Sindaco: in particolare, l'omessa indicazione del nominativo del candidato Sindaco sugli atti separati avrebbe inciso negativamente sulla consapevole volontà dei sottoscrittori inficiando, conseguentemente, ognuno dei n. 14 atti di presentazione della medesima lista dei candidati.
Come l'Amministrazione invece ha deciso di procedere? Con due separate Deliberazioni di Giunta, ed in risposta ai due ricorsi, l'Amministrazione Comunale ha dato atto di indirizzo affinché l'Ente civico si costituisca per resistere nel giudizio elettorale in oggetto, e di dare atto che spetta al Sindaco, in qualità di legale rappresentante dell'Ente Comunale, in applicazione dell'art. 70 del vigente Statuto Comunale, adottare l'atto per il conferimento formale dell'incarico all'Avvocatura comunale.
Tra poco meno di 2 mesi sapremo come il TAR deciderà di dipanare la questione.
Un ricorso quasi obbligato quello presentato dalle due forze politiche che riguarda alcune anomalie, a detta dei firmatari, circa la presentazione di una delle liste che hanno sostenuto nella scorsa tornata elettorale l'attuale sindaco Valente.
Ripercorriamo brevemente le tappe dei due ricorsi. Nel primo, in data 08.08.2017 veniva notificato ricorso proposto dinanzi al Tar Puglia Sede di Bari, con cui i signori Domenico Franco Romita, Angelo Salvatore Petrara, Raffaele Moretti, Francesco Massari, Ignazio Cassano e Emilia Paternoster, a ministero degli avv.ti Giovanni D'Innella e Gaetano Di Muro, hanno chiesto al Giudice Amministrativo di pronunciare l'annullamento:
1) "del verbale n. 15G/2017 del 12 maggio 2017, avente ad oggetto "Elezione del sindaco e del Consiglio Comunale del Comune di Gravina di Puglia dell'11 giugno 2017.
2) "del consequenziale verbale di proclamazione alla carica di sindaco e degli eletti alla carica di consigliere comunale";
3) "dell'intero complesso delle operazioni elettorali e di tutti gli atti del relativo procedimento, irrimediabilmente alterato nei suoi esiti, dalla partecipazione alla competizione elettorale della su indicata lista di candidati consiglieri, collegata al sindaco Alesio Valente, risultato eletto al primo turno con n. 14.198 voti, di cui n. 3.521 portati dalla lista "Gravina On".
Nel secondo, invece, in data 09.08.2017 veniva notificato al Comune di Gravina in Puglia ricorso al Tar Puglia – Bari con cui i signori Carmine Loverre e Alessandro Loglisci, a ministero dell'avv. Adriano Tolomeo, hanno chiesto al Giudice Amministrativo l'annullamento:
1) "del provvedimento di ammissione alle elezioni del sindaco e del Consiglio Comunale di Gravina in Puglia e di tutti gli atti consequenziali, per la correzione del risultato elettorale;
2) dell'elezione a Sindaco del Comune di Gravina in Puglia del sig. Alesio Valente e dei consiglieri comunali, con ogni pronuncia adempimenti del procedimento elettorale".
Ma quale in definitiva il pomo della discordia? Nello specifico secondo i ricorrenti le operazioni elettorali sarebbero state viziate dalla illegittima ammissione della lista denominata "Gravina On" (cui sono stati attribuiti 3.521 voti), in quanto le firme dei presentatori sarebbero state apposte su modelli che non indicano le generalità del candidato alla carica di Sindaco: in particolare, l'omessa indicazione del nominativo del candidato Sindaco sugli atti separati avrebbe inciso negativamente sulla consapevole volontà dei sottoscrittori inficiando, conseguentemente, ognuno dei n. 14 atti di presentazione della medesima lista dei candidati.
Come l'Amministrazione invece ha deciso di procedere? Con due separate Deliberazioni di Giunta, ed in risposta ai due ricorsi, l'Amministrazione Comunale ha dato atto di indirizzo affinché l'Ente civico si costituisca per resistere nel giudizio elettorale in oggetto, e di dare atto che spetta al Sindaco, in qualità di legale rappresentante dell'Ente Comunale, in applicazione dell'art. 70 del vigente Statuto Comunale, adottare l'atto per il conferimento formale dell'incarico all'Avvocatura comunale.
Tra poco meno di 2 mesi sapremo come il TAR deciderà di dipanare la questione.