La città
Si incatena il proprietario d'uno dei suoli attigui alle case bianche
Il suo legale: “Il Comune ha depositato al Tar una planimetria falsa”. Intervenute la Polizia di Stato e la Polizia Municipale.
Gravina - giovedì 12 aprile 2012
12.43
Alle 9.30 di questa mattina Nicola D'Ecclesiis, uno dei protagonisti dell'annosa vicenda "case bianche", proprietario, insieme ad altri, di una serie di suoli edificatori attigui agli 84 alloggi di edilizia agevolata e convenzionata edificati a ridosso della statale 96, ha protestato a Palazzo di Città; e ha deciso di incatenarsi proprio nella stanza del Commissario Straordinario.
Nei mesi scorsi è accaduto che, sollecitato dal Tar al fine di addivenire ad una composizione bonaria della vicenda, nell'ambito del Giudizio di Ottemperanza, il Comune di Gravina ha depositato presso il Tribunale Amministrativo Regionale una planimetria relativa allo stato dei luoghi, elaborata dall'allora ufficio tecnico.
"La planimetria, risulta però un falso", ha dichiarato l'avvocato Sergio Casareale, legale di D'Ecclesiis, "in quanto non rispondente fedelmente allo stato dei luoghi. Accanto alla creazione di un ulteriore sub comparto proposto dall'allora amministrazione al fine di provare ad assecondare tanto le esigenze dei proprietari dei fondi attigui quanto quelle dei proprietari degli 84 alloggi, manca nella rappresentazione grafica, per esempio la riproduzione del tratturo regio Melfi Castellaneta".
Le case bianche sono state edificate, infatti, in una zona sottoposta a vincolo paesaggistico e archeologico (un'area che coincide parzialmente con il Tratturo Melfi Castellaneta).
Ma oltre al tratturo, la planimetria redatta dall'ufficio tecnico difetta di una serie di altre strutture pure presenti nella zona, ma non considerate, ha spiegato l'avvocato Casareale. Per queste ragioni, a suo dire, la planimetria sarebbe un falso.
A novembre scorso D'Ecclesiis sollecitava l'amministrazione ad esercitare il potere di autotutela di cui gode l'ente, attraverso l'annullamento del deliberato. L'inerzia dell'amministrazione ha portato questa mattina D'Ecclesiis a rinnovare al Commisario Straordinario la richiesta di annullamento. Proprio quando il prefetto Trotta avrebbe invece esplicitato la volontà di attendere la pronuncia del Tar prevista per il prossimo 7 giugno, è cominciata la protesta.
Intervenute la Polizia di Stato e la Polizia Municipale.
La protesta al Palazzo di Città si è poi conclusa. D'Ecclesiis, accompagnato dal suo legale, si troverebbe ora presso il Commissariato di Polizia per sporgere denuncia contro il commissario Ciro Trotta per omissione e rifiuto di atti di ufficio.
Nei mesi scorsi è accaduto che, sollecitato dal Tar al fine di addivenire ad una composizione bonaria della vicenda, nell'ambito del Giudizio di Ottemperanza, il Comune di Gravina ha depositato presso il Tribunale Amministrativo Regionale una planimetria relativa allo stato dei luoghi, elaborata dall'allora ufficio tecnico.
"La planimetria, risulta però un falso", ha dichiarato l'avvocato Sergio Casareale, legale di D'Ecclesiis, "in quanto non rispondente fedelmente allo stato dei luoghi. Accanto alla creazione di un ulteriore sub comparto proposto dall'allora amministrazione al fine di provare ad assecondare tanto le esigenze dei proprietari dei fondi attigui quanto quelle dei proprietari degli 84 alloggi, manca nella rappresentazione grafica, per esempio la riproduzione del tratturo regio Melfi Castellaneta".
Le case bianche sono state edificate, infatti, in una zona sottoposta a vincolo paesaggistico e archeologico (un'area che coincide parzialmente con il Tratturo Melfi Castellaneta).
Ma oltre al tratturo, la planimetria redatta dall'ufficio tecnico difetta di una serie di altre strutture pure presenti nella zona, ma non considerate, ha spiegato l'avvocato Casareale. Per queste ragioni, a suo dire, la planimetria sarebbe un falso.
A novembre scorso D'Ecclesiis sollecitava l'amministrazione ad esercitare il potere di autotutela di cui gode l'ente, attraverso l'annullamento del deliberato. L'inerzia dell'amministrazione ha portato questa mattina D'Ecclesiis a rinnovare al Commisario Straordinario la richiesta di annullamento. Proprio quando il prefetto Trotta avrebbe invece esplicitato la volontà di attendere la pronuncia del Tar prevista per il prossimo 7 giugno, è cominciata la protesta.
Intervenute la Polizia di Stato e la Polizia Municipale.
La protesta al Palazzo di Città si è poi conclusa. D'Ecclesiis, accompagnato dal suo legale, si troverebbe ora presso il Commissariato di Polizia per sporgere denuncia contro il commissario Ciro Trotta per omissione e rifiuto di atti di ufficio.