Politica
"Si rendano pubblici anche i bilanci della Fondazione"
Le consigliere pentastellate rispondono a Burdi
Gravina - martedì 21 maggio 2019
Insistono le consigliere del Movimento 5 Stelle sulla presunta "inadempienza compiuta dalla Fondazione, rispetto all'obbligo di rendere pubbliche, a mezzo dell'Albo Pretorio del Comune, tutte le delibere con cui l'Ente decide come e per cosa utilizzare il contributo di 142.000 euro che le viene elargito ogni anno da Palazzo di Città". Su questo hanno inoltrato una segnalazione all'Anac (Autorità nazionale anticorruzione).
Le tre consigliere rispondono alle dichiarazioni del presidente della Fondazione Santomasi, Mario Burdi, sostenendo che " anche i bilanci, sia preventivi che consuntivi, devono essere pubblicati sull'Albo Pretorio, perché, gli stessi, alla stregua degli altri atti, così come sancisce l'art. 13 dello stesso statuto della Fondazione, vengono approvati con delibere del suo c.d.a. le quali soggiacciono all'obbligo del successivo art. 15 che, appunto, impone debbano essere tutte pubblicate nell'Albo Pretorio del Comune".
Secondo le pentastellate si tratterebbe di un obbligo di rendicontazione di evidenza pubblica al quale l'Ente deve assolvere nei confronti dei cittadini, ragion per cui il deposito cartaceo dei bilanci presso gli Uffici comunali non assolve assolutamente il Presidente da quanto previsto e sancito dallo stesso Statuto della Fondazione.
"Pertanto - concludono le consigliere - non ci resta che auspicare un accertamento celere da parte degli organi di controllo che abbiamo sollecitato per chiarire definitivamente quanto da noi segnalato". Da ultimo, scrivono le tre consigliere "ci preme far sapere al Presidente Burdi che le sue minacce di imprecisate azioni nei nostri confronti non ci intimoriscono e, di certo, non ci scoraggeranno ad andare avanti".
(antonella testini)
Le tre consigliere rispondono alle dichiarazioni del presidente della Fondazione Santomasi, Mario Burdi, sostenendo che " anche i bilanci, sia preventivi che consuntivi, devono essere pubblicati sull'Albo Pretorio, perché, gli stessi, alla stregua degli altri atti, così come sancisce l'art. 13 dello stesso statuto della Fondazione, vengono approvati con delibere del suo c.d.a. le quali soggiacciono all'obbligo del successivo art. 15 che, appunto, impone debbano essere tutte pubblicate nell'Albo Pretorio del Comune".
Secondo le pentastellate si tratterebbe di un obbligo di rendicontazione di evidenza pubblica al quale l'Ente deve assolvere nei confronti dei cittadini, ragion per cui il deposito cartaceo dei bilanci presso gli Uffici comunali non assolve assolutamente il Presidente da quanto previsto e sancito dallo stesso Statuto della Fondazione.
"Pertanto - concludono le consigliere - non ci resta che auspicare un accertamento celere da parte degli organi di controllo che abbiamo sollecitato per chiarire definitivamente quanto da noi segnalato". Da ultimo, scrivono le tre consigliere "ci preme far sapere al Presidente Burdi che le sue minacce di imprecisate azioni nei nostri confronti non ci intimoriscono e, di certo, non ci scoraggeranno ad andare avanti".
(antonella testini)