Palazzo di città
Via Deledda, siglato in Regione l’accordo per non perdere i fondi europei
Il sindaco Valente: «Manteniamo gli impegni: a breve l’apertura dei cantieri»
Gravina - giovedì 5 maggio 2016
9.09
Più d'un milione d'euro. Per la precisione, 1.250.000 euro. Resteranno a Gravina e serviranno a curare le ferite del quartiere di via Deledda, da anni minacciato da una frana.
I soldi che il Comune aveva ottenuto per arginare il movimento franoso che interessa un pezzo di città non faranno ritorno nelle casse dell'Unione europea. Rimarranno a disposizione del Municipio, grazie all'avanzato stato della procedura di investimento avviata dall'ente: già espletata la gara d'appalto ed individuata la società appaltatrice, nel settembre del 2015 si era anche addivenuti alla stipula del contratto. E sebbene Palazzo di Città si fosse impegnato a consentire comunque la realizzazione delle opere progettate, se necessario anche con fondi del bilancio comunale in caso di revoca di quelli comunitari, adesso arriva la conferma ufficiale della piena disponibilità dell'originario finanziamento. Lo prevede il disciplinare firmato in mattinata a Modugno tra il sindaco Alesio Valente e la Regione Puglia, quest'ultima rappresentata dal dirigente della Sezione Difesa del suolo, Gianluca Formisano.
Presenti anche il dirigente dell'area tecnica del Comune, Michele Stasi, ed il consigliere comunale gravinese Michele Tedesco. «E' un risultato atteso, che abbiamo fortemente perseguito ed infine ottenuto», spiega Valente, «per offrire garanzie di sicurezza ad un pezzo di città molto popolato che da anni convive col timore di frane e smottamenti. Avevamo assunto il preciso impegno di porre termine a questa condizione di terrore, per ripristinare invece la vivibilità. Adesso siamo in dirittura d'arrivo per dar vita ad un'opera che Gravina attendeva, l'ennesima che noi realizzeremo. Centreremo l'obiettivo impiegando risorse extrabilancio: i fatti, una volta ancora, smentiscono le facili Cassandre e le loro fosche previsioni affrettate, forse strumentali, di certo infondate. La verità, invece, è altra, come dimostrano le carte. Prossimo passo, a breve, l'apertura dei cantieri».
Ristretti, in effetti, i tempi tecnici: i lavori saranno eseguiti dall'impresa già individuata, in questi giorni impegnata a definire la progettazione esecutiva. Che una volta approvata dalla giunta municipale, permetterà la tempestiva apertura dei cantieri. Gli interventi programmati si concretizzeranno nella palificazione del sottosuolo del comprensorio, al fine di favorire e regolamentare il deflusso delle acque e fermare così il cammino della frana.
I soldi che il Comune aveva ottenuto per arginare il movimento franoso che interessa un pezzo di città non faranno ritorno nelle casse dell'Unione europea. Rimarranno a disposizione del Municipio, grazie all'avanzato stato della procedura di investimento avviata dall'ente: già espletata la gara d'appalto ed individuata la società appaltatrice, nel settembre del 2015 si era anche addivenuti alla stipula del contratto. E sebbene Palazzo di Città si fosse impegnato a consentire comunque la realizzazione delle opere progettate, se necessario anche con fondi del bilancio comunale in caso di revoca di quelli comunitari, adesso arriva la conferma ufficiale della piena disponibilità dell'originario finanziamento. Lo prevede il disciplinare firmato in mattinata a Modugno tra il sindaco Alesio Valente e la Regione Puglia, quest'ultima rappresentata dal dirigente della Sezione Difesa del suolo, Gianluca Formisano.
Presenti anche il dirigente dell'area tecnica del Comune, Michele Stasi, ed il consigliere comunale gravinese Michele Tedesco. «E' un risultato atteso, che abbiamo fortemente perseguito ed infine ottenuto», spiega Valente, «per offrire garanzie di sicurezza ad un pezzo di città molto popolato che da anni convive col timore di frane e smottamenti. Avevamo assunto il preciso impegno di porre termine a questa condizione di terrore, per ripristinare invece la vivibilità. Adesso siamo in dirittura d'arrivo per dar vita ad un'opera che Gravina attendeva, l'ennesima che noi realizzeremo. Centreremo l'obiettivo impiegando risorse extrabilancio: i fatti, una volta ancora, smentiscono le facili Cassandre e le loro fosche previsioni affrettate, forse strumentali, di certo infondate. La verità, invece, è altra, come dimostrano le carte. Prossimo passo, a breve, l'apertura dei cantieri».
Ristretti, in effetti, i tempi tecnici: i lavori saranno eseguiti dall'impresa già individuata, in questi giorni impegnata a definire la progettazione esecutiva. Che una volta approvata dalla giunta municipale, permetterà la tempestiva apertura dei cantieri. Gli interventi programmati si concretizzeranno nella palificazione del sottosuolo del comprensorio, al fine di favorire e regolamentare il deflusso delle acque e fermare così il cammino della frana.