archeologia scavi 1
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Palazzo di città

“Sistema dei musei”: affidata la progettazione

Un nuovo passo avanti verso l'Area Vasta. Ma per l'avvio dei lavori bisognerà attendere ancora.

Gravina non sembra più intenzionata a voler rinunciare alla propria vocazione storico-culturale.

Da Palazzo di città arriva l'ufficialità: appaltati i lavori per la progettazione e la realizzazione del sistema dei musei per la tutela, valorizzazione e gestione del patrimonio culturale. La gara è stata aggiudicata dalla "Pentagono s.a.s.", ditta bolognese che, per un importo complessivo di 392.450 euro, ha preventivato una durata dei lavori di duecentocinque giorni, trentacinque in meno rispetto a quelli indicati negli atti di gara.

Il polo museale che dovrebbe sorgere fa parte del programma stralcio d'interventi previsti nell'ambito del piano strategico di Area Vasta, programma di finanziamenti messi a disposizione della Comunità Europea che prevede interventi di riqualificazione comprendenti l'area archeologica del Padre Eterno, il museo archeologico che sarà allestito presso l'ex seminario diocesano, il convento di san Sebastiano, con l'allestimento di un laboratorio di restauro e una scuola di formazione e ricerca archeologica, e il convento di san Domenico, dove è prevista la sede del museo etnografico e della civiltà contadina.

Pur non rientrando nel programma dei finanziamenti europei e quindi esclusi dell'appalto, il sistema museale prevede anche interventi di riqualificazione per altri luoghi, come il bastione medioevale, il ponte acquedotto e il costone della gravina, destinati a far parte del museo provinciale dell'acqua e della pietra grazie ad un finanziamento proveniente dalla Provincia di Bari e dal consorzio "GAL Murgiapiù", e l'area archeologica di Botromagno.

Tempi incerti però per l'avvio dei lavori. Dall'ufficio tecnico, infatti, fanno sapere che la gara è stata aggiudicata solo in via provvisoria. Ora occorreranno altri 35 giorni per verificare tutta la documentazione presentata dalla società bolognese. Al termine delle verifiche, così come impone la legge, si provvederà alla stipula del contratto tra il Comune e la società. Solo dopo la società titolare dei lavori potrà provvedere alla progettazione definitiva degli interventi da realizzare e avere l'ok definitivo dal Municipio.

(a cura di Alessandro Ugone)
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