Palazzo di città
Sistema dei musei, approvata la progettazione esecutiva
Pochi giorni per l'inizio dei lavori che metteranno in rete in diversi musei cittadini
Gravina - giovedì 28 maggio 2015
10.05
Approvata la progettazione esecutiva del sistema dei musei. Il progetto finanziato dai fondi europei del piano strategico di area vasta per un totale di 400.000 euro, espletata la gara di appalto e affidati i lavori, il progetto era rimasto chiuso nei cassetti in attesa della progettazione esecutiva.
La giunta municipale nei giorni scorsi ha dato il via libera agli elaborati progettuali in base ai quali si procederà alla concretizzazione del progetto: dare casa alle diverse realtà museali e metterle in rete.
«La burocrazia ed i tempi necessari per raccogliere le diverse autorizzazioni in un ambito alquanto delicato quale quello culturale – spiega il primo cittadino – hanno reso alquanto complicato il completamento dell'iter procedurale, ma alla fine la determinazione ha avuto la meglio ed ora un nuovo tassello si aggiunge al mosaico della Gravina che vogliamo, una città patria della cultura, che la cultura fa vivere e di essa vuole vivere, costruendo sulla forza del pensiero e del sapere, sull'identità e sulla storia il proprio futuro».
Dopo l'approvazione della progettazione esecutiva, curata dall'ufficio tecnico comunale, "nel giro di pochi giorni si passerà alla fase realizzativa" assicurano da palazzo di città annunciando l'arrivo degli specialisti e dei tecnici della "Pentagono sas", società aggiudicataria della gara.
"A loro il compito di tradurre in concretezza gli obiettivi prefissati: rompere l'isolamento delle singole istituzioni di tutela per rilanciare, a livello internazionale, il valore del patrimonio artistico e storico gravinese, raccordando in un'unità ideale diversi poli culturali: il museo della Fondazione Santomasi e quello archeologico, come pure quelli di arte sacra e di civiltà contadina, oltre al museo provinciale dell'acqua e della pietra ed alle aree archeologiche di Botromagno e Padre Eterno".
Nello specifico, previsti interventi di riqualificazione del comprensorio del Padre Eterno; l'allestimento del museo archeologico presso l'ex seminario diocesano; la sistemazione del museo etnografico all'interno del convento di san Domenico; la creazione di un laboratorio di restauro e di una scuola di formazione e ricerca archeologica nel convento di san Sebastiano, che al suo interno ospiterà anche il museo etnografico. In una seconda fase, con distinti finanziamenti, si provvederà invece alla riqualificazione – oltre che dell'area di Botromagno - di altri luoghi di indubbio interesse e rilevanza, come il bastione medioevale, il ponte acquedotto e il costone della gravina, destinati a far parte del museo provinciale dell'acqua e della pietra.
La giunta municipale nei giorni scorsi ha dato il via libera agli elaborati progettuali in base ai quali si procederà alla concretizzazione del progetto: dare casa alle diverse realtà museali e metterle in rete.
«La burocrazia ed i tempi necessari per raccogliere le diverse autorizzazioni in un ambito alquanto delicato quale quello culturale – spiega il primo cittadino – hanno reso alquanto complicato il completamento dell'iter procedurale, ma alla fine la determinazione ha avuto la meglio ed ora un nuovo tassello si aggiunge al mosaico della Gravina che vogliamo, una città patria della cultura, che la cultura fa vivere e di essa vuole vivere, costruendo sulla forza del pensiero e del sapere, sull'identità e sulla storia il proprio futuro».
Dopo l'approvazione della progettazione esecutiva, curata dall'ufficio tecnico comunale, "nel giro di pochi giorni si passerà alla fase realizzativa" assicurano da palazzo di città annunciando l'arrivo degli specialisti e dei tecnici della "Pentagono sas", società aggiudicataria della gara.
"A loro il compito di tradurre in concretezza gli obiettivi prefissati: rompere l'isolamento delle singole istituzioni di tutela per rilanciare, a livello internazionale, il valore del patrimonio artistico e storico gravinese, raccordando in un'unità ideale diversi poli culturali: il museo della Fondazione Santomasi e quello archeologico, come pure quelli di arte sacra e di civiltà contadina, oltre al museo provinciale dell'acqua e della pietra ed alle aree archeologiche di Botromagno e Padre Eterno".
Nello specifico, previsti interventi di riqualificazione del comprensorio del Padre Eterno; l'allestimento del museo archeologico presso l'ex seminario diocesano; la sistemazione del museo etnografico all'interno del convento di san Domenico; la creazione di un laboratorio di restauro e di una scuola di formazione e ricerca archeologica nel convento di san Sebastiano, che al suo interno ospiterà anche il museo etnografico. In una seconda fase, con distinti finanziamenti, si provvederà invece alla riqualificazione – oltre che dell'area di Botromagno - di altri luoghi di indubbio interesse e rilevanza, come il bastione medioevale, il ponte acquedotto e il costone della gravina, destinati a far parte del museo provinciale dell'acqua e della pietra.