tommaso antico
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La città

Soldato gravinese torna in Patria

Sepolto in Polonia e ritrovato dal figlio dopo settant’anni.

Immaginate di sfogliare un quotidiano, in una mattina come tante. Immaginate di leggere casualmente un trafiletto che riporta i nomi di alcuni soldati caduti durante la Seconda guerra mondiale e di scorgere un nome a voi famigliare, al punto tale da essere quello di vostro padre. Un padre che non avete mai conosciuto, morto tra trincee e granate per servire la Patria.
Sembra l'intreccio di una storia di altri tempi, la trama di un film in bianco e nero. Grazie alla carta stampata l'ultimo tassello, il più importante, di un mosaico multiforme di ricordi e racconti, si completa con il pezzo più importante.

Una storia vera, quella di Tommaso Antico, secondo di cinque figli, nato il 2 Gennaio del 1914 e morto in guerra così come uno dei suoi fratelli, il 6 agosto del 1944 a Breslavia, aveva trentanni.
"Mio padre sposò mia madre nel 1940 e dopo soli due mesi partì in guerra, quando fece ritorno mia sorella aveva già un anno". La voce narrante è quella di Giovanni Antico, figlio secondogenito del soldato, "tornò in licenza per un solo mese nel 1941, fece appena in tempo a conoscere la sua primogenita e poi ripartì nuovamente per la Germania. Restò in Germania per qualche tempo, lì c'era anche un amico di famiglia, secondo cui mio padre, probabilmente, sarebbe stato trasferito in Polonia. A combattere". E proprio in Polonia ha trovato la morte. Ai suoi cari è stato solo notificato il decesso, nessuna informazione circa le cause della morte né tanto meno sul luogo di sepoltura.

"Una mattina sfogliavo un quotidiano, come faccio di solito. In prima pagina trovai un articolo che rimandava alle pagine interne del giornale dove era possibile trovare una lista di nomi di alcuni soldati morti durante la Seconda guerra mondiale. Lo lessi immediatamente sperando ci fosse anche il nome di mio padre. E così è stato". Da quella mattina sono passati circa due anni, racconta il professor Antico: "Ci siamo messi immediatamente in contatto con il ministero della difesa che ci ha indicato l'agenzia funebre polacca alla quale rivolgerci. Inseguito sono andato al Comune dove ho trovato la massima collaborazione e supporto, offrendosi addirittura di pagare tutte le spese per il funerale". E aggiunge: "Il 28 settembre siamo andati a prenderlo dall'aeroporto di Palese". Una punta di amarezza si fa largo tra la gioia di aver ritrovato il padre: "Ma non capiamo come mai lo Stato non sapesse nulla, perchè sia dovuto passare tutto questo tempo".

Nonostante tutto, i familiari di colui che sino a ieri era un altro eroe di guerra rimasto anonimo, non avevano mai perso le speranze di ritrovarlo: "Mia madre, deceduta nel 2008, in tutti questi anni ci ha sempre spronato a cercarlo in Germania, in base a quelle che erano le nostre informazioni". Antico, invece, è stato sepolto nel cimitero militare italiano di Bielany, periferia settentrionale di Varsavia. Qui si trova un sacrario militare costruito nel 1928 che ospita le tombe di 2283 caduti italiani, 868 morti nella Prima guerra mondiale e 1415 nella Seconda: "Non sapevamo dove cercarlo, ma non ho mai perso la speranza che potesse riposare qui, nel suo paese. Così come mi aveva chiesto mia madre".

Una donna instancabile, non solo per la volontà di riportare a casa il padre dei suoi figli, ma soprattutto fiera del suo sacrificio: "Mia madre è sempre stata fiera di suo marito. Un sentimento che ha saputo trasmettere a me e mia sorella insieme all'amore per la Patria. Noi lo abbiamo fatto con i nostri figli".

Tommaso Antico è stato tumulato stamane nel sacrario militare dedicato ai caduti gravinesi. Presenti oltre ai suoi famigliari, il sindaco, Alesio Valente, un picchetto del VII Reggimento dei Bersaglieri coordinato dal Comando militare Esercito "Puglia" e persino una scolaresca. Tra i piccoli alunni della scuola elementare San Domenico Savio anche un bisnipote del caduto gravinese.

Da oggi per Tommaso Antico la guerra è finita, finalmente è tornato a casa.
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