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Politica

"Solo bugie dall'amministrazione Valente"

Leo Vicino (Pdl) torna all'attacco sull'eolico. E denuncia: "Comune pronto ad accontentarsi dell'1,5%".

"Un'intervista demagogica e strumentale, finalizzata non a fare chiarezza, ma a distogliere l'attenzione dell'opinione pubblica gravinese dai veri responsabili della mancata sottoscrizione della convenzione tra il Comune di Gravina e la Nuova Energia".

E' una bocciatura senza appello, con annesso invito a "leggere i documenti", quella che Leo Vicino, esponente del Pdl, riserva all'assessore Nicola Lagreca, reo di aver "detto una serie di bugie e di inesattezze sull'affaire eolico". Un'intervista tutta all'attacco, quella di Vicino, secondo cui "è stucchevole il modo in cui gli attuali amministratori continuano ad addossare la responsabilità all'amministrazione Divella. Corre l'obbligo di ricordare che ci sono degli atti amministrativi approvati dal consiglio comunale nel 2006 e nel 2007, tra cui la bozza di convenzione tra il Comune di Gravina e tutte le società che intendevano installare parchi eolici sul nostro territorio. Atti che sono stati notificati alle società che in quel momento avevano presentato richiesta di installare impianti di fonti rinnovabili. Tra queste la Nuova Energia, che ha inviato nell'agosto 2007 una nota al Comune con cui dichiarava di condividere il contenuto delle delibere approvate e di essere disposta a sottoscrivere tale convenzione. Tutto ciò ha la stessa valenza di un accordo tra le parti".

Dunque?
"Sta tutta qui la verità. L'amministrazione Divella non ha proceduto a mettere nero su bianco altre ipotesi di convenzione perché non era subentrata nessuna normativa che potesse modificare la convenzione del 2007 che, lo ricordo, nel momento in cui la società comunicò la sua volontà di accettazione, acquisì la medesima valenza giuridica del contratto preliminare sottoscritto nel 2005 tra la Nuova Energia e il Comune di Poggiorsini. Pertanto, quando dicono che mai nessuna convenzione sia stata firmata da Gravina, attestano il falso".

Dal suo punto di vista, perché Poggiorsini ha sin dall'inizio sottoscritto degli accordi con la società, mentre Gravina si è sempre accontentata di uno scambio di corrispondenza?
"Perché Poggiorsini aveva necessità di incamerare introiti per avere il bilancio in attivo. Gravina, invece, ha fatto ciò che la norma prevedeva, approvando il Prie con cui disciplinare tutti gli interventi sul territorio e predisponendo uno schema di convenzione che diventava un chiaro punto di riferimento sui criteri e sugli oneri a cui le imprese dovevano adeguarsi per impiantare pali eolici. Inoltre, corre l'obbligo di evidenziare un altro aspetto. Il decreto ministeriale del 2010 stabilisce nelle sue norme transitorie che il medesimo decreto vale per tutti i progetti che a 90 giorni dalla sua entrata in vigore non avessero ottenuto l'allacciamento alla rete e i pareri di impatto ambientale. Tutte cose che il progetto di Nuova Energia aveva. Quindi il Comune doveva rispondere alla vecchia normativa, facendo valere la vecchia convenzione e ricordando che ciò che vale per il Comune di Poggiorsini vale anche per quello di Gravina".

Si spieghi meglio…
"Il decreto del 2010 stabilisce che "le misure di compensazione sono prese in conferenza di servizi sentiti i comuni interessati e non possono essere unilateralmente fissate da un singolo comune". Dunque delle due l'una: o vale anche il nostro schema di convenzione approvato nel 2007, o non vale la convenzione firmata da Poggiorsini ad aprile 2013. Peraltro, ricordo che nell'atto di impegno sottoscritto tra le parti, la società è tenuta a comunicare il cambio di composizione societaria, pena la decadenza dell'autorizzazione. E' stato fatto?".

A proposito di convenzioni: l'assessore Lagreca ha prospettato una proposta di convenzione. Che ne pensa?
"L'assessore deve spiegare prima di tutto perché il Comune non abbia firmato la convenzione prima dell'avvio dei lavori, così come prevede la norma. Io voglio solo evidenziare che se il Pdl non avesse sollevato il polverone, a quest'ora nessuno saprebbe nulla. La verità è che l'amministrazione Valente, se fosse in buona fede, avrebbe da subito portato la discussione in consiglio. Posso solo dire che da fonti attendibili credo che in consiglio comunale porteranno una convenzione che riconosce al Comune l'1,5% del fatturato netto della società: una miseria".

E sull'altro fronte, ossia quello della tutela del territorio, è d'accordo con il sindaco che ha chiesto nuove verifiche alla Soprintendenza?
"La Soprintendenza ha fatto il suo lavoro e lo ha messo nero su bianco. Per amore di verità ricordo che quando il consiglio comunale approvò il Prie, l'allora opposizione di centrodestra votò contro, evidenziando che oltre alla collina di Botromagno c'erano altre aree di interesse storico, tra cui Piana dei Rizzi. Le nostre osservazioni, allora, non furono accolte e il Prie fu approvato anche con il voto dell'allora consigliere Alesio Valente, attuale sindaco. Questi sono atti ufficiali. Tutto il resto sono solo chiacchiere".
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