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Territorio

Soppressione tribunali: consiglio monotematico ad Altamura

Approvati due O.d.G. Le ragioni del "no" alla soppressione della sede distaccata

"Una riforma tombale". È stato definito così, ieri mattina durante il Consiglio comunale monotematico tenutosi ad Altamura, lo schema di decreto attuativo che prevede la soppressione delle sedi distaccate dei Tribunali.

Tra gli interventi, quello dell'avv. Pierluigi Annese in rappresentanza del Comitato di associazioni di avvocati di sedi distaccate, che ha sottolineato l'importanza della cooperazione in ambito territoriale e la necessità di compilare in sede di assemblea atti deliberativi idonei.

Due gli ordini del giorno approvati. Con il primo, all'unanimità (21 presenti), l'Assise argomenta che ''la soppressione della Sezione distaccata di Altamura costringerebbe i cittadini e gli operatori di questo territorio a gravosi oneri per vedersi garantiti i diritti posti dalla Costituzione italiana, tenuto conto che il Tribunale di Bari è situato ad oltre 60 km da alcuni Comuni del comprensorio, e la situazione dei collegamenti stradali e ferroviari non è certamente adeguata''.
Tra le altre ragioni esposte: la sezione di Altamura comprende un territorio di circa 150 mila abitanti, tratta oltre 3 mila giudizi all'anno (civili e penali) e ne decide oltre 500 ogni anno. Pertanto impegna l'Amministrazione comunale, anche con l'ausilio di apposita Commissione consiliare, a ''voler rappresentare al Governo, alla Presidenza della Repubblica e ai parlamentari eletti sul territorio le ragioni affinché la Sezione distaccata di Altamura venga mantenuta quantomeno nell'attuale organico e nella sua attuale sede, al fine di garantire giustizia e legalità per la comunità dell'Alta Murgia''; a ''concertare con il Ministero di Grazia e Giustizia le misure eventualmente necessarie in ordine alla distribuzione degli oneri per la manutenzione e gestione dell'immobile Palazzo di giustizia sito in Altamura al Largo Santoro Passarelli 1''; a ''invocare l'attenzione della Presidenza della Repubblica sulla incoerenza e sugli eventuali profili di incostituzionalità dello schema di decreto attuativo rispetto alle prerogative parlamentari e, particolarmente, ai principi sanciti dalla Legge-Delega n. 148/2011''.

Con il secondo ordine del giorno l'impegno assunto è stato rivolto verso" occasioni concertative affinché, preso atto delle omogeneità territoriali, ambientali, infrastrutturali e socio economiche, anche le istituzioni sovra comunali, come provincie (Bari, Matera) e regioni (Puglia e Basilicata), possano prevedere la compartecipazione ai progetti di sviluppo locale e, soprattutto di dotazione di infrastrutture e servizi per i Comuni dell'intera area murgiana''. Di questa proposta ne è stata data illustrazione dal consigliere comunale Michele Colonna.
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