Cronaca
Strage di Nizza, uno degli arrestati in Francia ha vissuto a Gravina
Al setaccio un appartamento in città
Gravina - mercoledì 20 luglio 2016
12.26
Ieri una indiscrezione. Oggi una conferma.
L'attentatore di Nizza, Mohamed Lahouaiej Bouhlel, avrebbe avuto tra i complici un cittadino di nazionalità tunisina che ha vissuto a Gravina in Puglia e che è stato fermato in Francia insieme ad altre 6 persone.
Per verificare i rapporti tra i due e soprattutto l'esistenza di una rete di persone fedeli allo stato Islamico, la scorsa notte gli agenti della Polizia di stato hanno effettuato alcune perquisizioni in un appartamento affittato ad un gruppo di immigrati che potrebbero aver avuto contatti anche indiretti con l'attentatore. In quell'appartamento fino a qualche tempo fa risiedeva - emerge da indiscrezioni - la persona fermata a Nizza.
Ad accendere i riflettori su Gravina è stata proprio l'intelligence francese mentre gli investigatori baresi, coordinati dal neo procuratore aggiunto, Roberto Rossi, magistrato antimafia, sono al lavoro su questa informazione ormai da qualche giorno. Il presunto complice dell'attentatore avrebbe avuto con lui un contatto (probabilmente telefonico) e sarebbe transitato a Bari un paio di anni fa.
Non si esclude che possa esserci ritornato in tempi più recenti.
Dagli ambienti vicini agli investigatori tuttavia la tendenza è quella di non creare allarmismi: "Stiamo facendo delle verifiche ma nulla di preoccupante".
A smorzare i toni ieri ci ha pensato anche il sindaco di Gravina, Alesio Valente: "Facciamo chiarezza. Un complice dell'attentatore di Nizza, secondo le ultime notizie avrebbe soggiornato a Gravina, tempo fa, ospite di altri tunisini residenti a Gravina. In queste ore si sta indagando in merito. Questo è tutto quanto sappiamo. Io penso che non si debba assolutamente lasciarsi prendere dalla paura. E questo non deve assolutamente accadere. Non si può farsi condizionare la vita da presunti terroristi. Altrimenti hanno vinto loro. Tuttavia è altrettanto vero che oggi, più che mai, bisogna intensificare ovunque i controlli e le misure di sicurezza e non abbassare la guardia".
Intanto anche in Puglia sono stati intensificati i controlli in modo particolare al porto di Bari.
L'attentatore di Nizza, Mohamed Lahouaiej Bouhlel, avrebbe avuto tra i complici un cittadino di nazionalità tunisina che ha vissuto a Gravina in Puglia e che è stato fermato in Francia insieme ad altre 6 persone.
Per verificare i rapporti tra i due e soprattutto l'esistenza di una rete di persone fedeli allo stato Islamico, la scorsa notte gli agenti della Polizia di stato hanno effettuato alcune perquisizioni in un appartamento affittato ad un gruppo di immigrati che potrebbero aver avuto contatti anche indiretti con l'attentatore. In quell'appartamento fino a qualche tempo fa risiedeva - emerge da indiscrezioni - la persona fermata a Nizza.
Ad accendere i riflettori su Gravina è stata proprio l'intelligence francese mentre gli investigatori baresi, coordinati dal neo procuratore aggiunto, Roberto Rossi, magistrato antimafia, sono al lavoro su questa informazione ormai da qualche giorno. Il presunto complice dell'attentatore avrebbe avuto con lui un contatto (probabilmente telefonico) e sarebbe transitato a Bari un paio di anni fa.
Non si esclude che possa esserci ritornato in tempi più recenti.
Dagli ambienti vicini agli investigatori tuttavia la tendenza è quella di non creare allarmismi: "Stiamo facendo delle verifiche ma nulla di preoccupante".
A smorzare i toni ieri ci ha pensato anche il sindaco di Gravina, Alesio Valente: "Facciamo chiarezza. Un complice dell'attentatore di Nizza, secondo le ultime notizie avrebbe soggiornato a Gravina, tempo fa, ospite di altri tunisini residenti a Gravina. In queste ore si sta indagando in merito. Questo è tutto quanto sappiamo. Io penso che non si debba assolutamente lasciarsi prendere dalla paura. E questo non deve assolutamente accadere. Non si può farsi condizionare la vita da presunti terroristi. Altrimenti hanno vinto loro. Tuttavia è altrettanto vero che oggi, più che mai, bisogna intensificare ovunque i controlli e le misure di sicurezza e non abbassare la guardia".
Intanto anche in Puglia sono stati intensificati i controlli in modo particolare al porto di Bari.