Palazzo di città
Suap: il comune prende posizione e saluta la Murgia sviluppo
La giunta incarica il dirigente di recedere il contratto con la Scarl
Gravina - martedì 21 gennaio 2014
9.29
Hanno atteso mesi e ora che anche l'assessore al ramo, Gino Lorusso, si è scongelato, la giunta municipale ha licenziato il provvedimento con cui chiude i rapporti con la Murgia sviluppo scarl.
In principio fu la stessa società consortile, partecipata dai 10 comuni dell'alta murgia a dichiarare la sua indisponibilità ad occuparsi delle spratiche Suap, lo sportello unico per le attività produttive, dopo aver atteso per due anni "la delibera di Consiglio Comunale di approvazione dello schema della Convenzione ex art. 30 del D.Lgs. 2671, comprendente gli atti di approvazione necessari per la sottoscrizione della nuova convenzione per la gestione associata del SUAP del Sistema Murgiano, quale atto espresso relativo all'adeguamento delle procedure SUAP al D.P.R. 16012010 ed alla volontà di gestire in forma associata il servizio", di conseguenza "il perdurare dell'attuale situazione sta di fatto inficiando il regolare svolgimento delle attività del SUAP" scrivevano i dirigenti della società consede ad Altamura.
Ad alcuni mesi di distanza, arriva la decisione di via Vittorio Veneto con cui il Comune non solo ha stabilito di "non aderire al SUAP associato" chiedendo contestualmente al dirigente dell'area tecnica, Michele Stasi di predisporre insieme ad Arcangelo Loglisci "gli atti necessari per la realizzazione del nuovo SUAP e di comunicare agli enti esterni le decisioni assunte da questo Comune con il presente provvedimento, concordando le modalità di gestione dei procedimenti in atto e quelli che si presenteranno nel periodo strettamente necessario ad organizzare ed avviare il nuovo SUAP" ma soprattutto, la giunta guidata da Alesio Valente ha dato mandato all'avvocatura comunale di "effettuare quanto necessario per la definizione del recesso di questo Comune dalla società Murgia Sviluppo SCARL".
La decisione è maturata dopo un'attenta analisi delle normativa che regola i rapporti tra gli enti municipali e le società consortili.
In particolare nel deliberato di giunta vengono richiamate una serie di normative, oltre che di sentenze, che hanno poi determinato il parere finale espresso dagli uffici comunali, nella quale si spiega che "l'affidamento In House può avere ad oggetto esclusivamente di "Servizi Pubblici Locali", consistenti in attività economiche finalizzate alla produzione di beni e/o servizi e che l'attività dello Sportello Unico di cui al DPR 160/2010 costituisce indubbiamente espressione di "Funzione Amministrativa". Pertanto "esclusa la natura di "Servizio Pubblico" ed affermata la natura di "Funzione Amministrativa" del SUAP, si deve escludere anche la possibilità di un affidamento In House delle attività SUAP di cui al DPR 160/2010 ad un organismo partecipato come Murgia Sviluppo SCARL".
Inoltre, dal medesimo deliberato si evince anche che mesi addietro "il dirigente dell'Area Tecnica e Finanziaria, confermando in sintesi gli impedimenti già evidenziati dall'ufficio, si sofferma in particolare su altri aspetti di natura finanziaria che portano all'indeterminatezza dell'impegno economico posto a carico dei Comuni per mantenere il SUAP e la Murgia Sviluppo SCARL. Infatti l'impegno finanziario a carico dei Comuni non è fisso, ma variabile fino a prevedere un reintegro del fondo consortile, nel corso dell'esercizio, ogni volta che per effetto dell'andamento della gestione il fondo consortile risultasse negativo ovvero inadeguato".
Trovano dunque conferma le parole del primo cittadino che mesi fa, spiegava proprio a Gravinalife che "il non aver approvato ancora determinazioni a favore della Murgia sviluppo non sono sinonimo di incapacità ma il frutto di una precisa linea politica".
In principio fu la stessa società consortile, partecipata dai 10 comuni dell'alta murgia a dichiarare la sua indisponibilità ad occuparsi delle spratiche Suap, lo sportello unico per le attività produttive, dopo aver atteso per due anni "la delibera di Consiglio Comunale di approvazione dello schema della Convenzione ex art. 30 del D.Lgs. 2671, comprendente gli atti di approvazione necessari per la sottoscrizione della nuova convenzione per la gestione associata del SUAP del Sistema Murgiano, quale atto espresso relativo all'adeguamento delle procedure SUAP al D.P.R. 16012010 ed alla volontà di gestire in forma associata il servizio", di conseguenza "il perdurare dell'attuale situazione sta di fatto inficiando il regolare svolgimento delle attività del SUAP" scrivevano i dirigenti della società consede ad Altamura.
Ad alcuni mesi di distanza, arriva la decisione di via Vittorio Veneto con cui il Comune non solo ha stabilito di "non aderire al SUAP associato" chiedendo contestualmente al dirigente dell'area tecnica, Michele Stasi di predisporre insieme ad Arcangelo Loglisci "gli atti necessari per la realizzazione del nuovo SUAP e di comunicare agli enti esterni le decisioni assunte da questo Comune con il presente provvedimento, concordando le modalità di gestione dei procedimenti in atto e quelli che si presenteranno nel periodo strettamente necessario ad organizzare ed avviare il nuovo SUAP" ma soprattutto, la giunta guidata da Alesio Valente ha dato mandato all'avvocatura comunale di "effettuare quanto necessario per la definizione del recesso di questo Comune dalla società Murgia Sviluppo SCARL".
La decisione è maturata dopo un'attenta analisi delle normativa che regola i rapporti tra gli enti municipali e le società consortili.
In particolare nel deliberato di giunta vengono richiamate una serie di normative, oltre che di sentenze, che hanno poi determinato il parere finale espresso dagli uffici comunali, nella quale si spiega che "l'affidamento In House può avere ad oggetto esclusivamente di "Servizi Pubblici Locali", consistenti in attività economiche finalizzate alla produzione di beni e/o servizi e che l'attività dello Sportello Unico di cui al DPR 160/2010 costituisce indubbiamente espressione di "Funzione Amministrativa". Pertanto "esclusa la natura di "Servizio Pubblico" ed affermata la natura di "Funzione Amministrativa" del SUAP, si deve escludere anche la possibilità di un affidamento In House delle attività SUAP di cui al DPR 160/2010 ad un organismo partecipato come Murgia Sviluppo SCARL".
Inoltre, dal medesimo deliberato si evince anche che mesi addietro "il dirigente dell'Area Tecnica e Finanziaria, confermando in sintesi gli impedimenti già evidenziati dall'ufficio, si sofferma in particolare su altri aspetti di natura finanziaria che portano all'indeterminatezza dell'impegno economico posto a carico dei Comuni per mantenere il SUAP e la Murgia Sviluppo SCARL. Infatti l'impegno finanziario a carico dei Comuni non è fisso, ma variabile fino a prevedere un reintegro del fondo consortile, nel corso dell'esercizio, ogni volta che per effetto dell'andamento della gestione il fondo consortile risultasse negativo ovvero inadeguato".
Trovano dunque conferma le parole del primo cittadino che mesi fa, spiegava proprio a Gravinalife che "il non aver approvato ancora determinazioni a favore della Murgia sviluppo non sono sinonimo di incapacità ma il frutto di una precisa linea politica".