La città
Taglio del nastro per “La città della Memoria"
Inaugurato il centro diurno Alzheimer gravinese.
Gravina - sabato 20 dicembre 2014
17.20
Schiude le sue porte, il centro diurno "La città della Memoria".
Una struttura di accoglienza per persone affette da Alzheimer ed altre tipologie di demenza, ospitata nel Centro servizi di Gravina e affidata alle cure dell'associazione "Con..te…sto", vincitrice del bando promosso dalla Regione Puglia, "Principi attivi" 2012. Quindici pazienti, seguiti da un'equipe composta da uno psicologo, da un medico specialista, un infermiere, un fisioterapista, educatori professionali, operatori sociosanitari e da un autista che si occuperà del trasporto degli assistiti dalla zona Pip al centro cittadino.
Attività riabilitative psico-motorie, servizio pasti ed un sostegno psicologico per i famigliari. Tre le fasce orarie e diversi gli ambienti a disposizione: "La città della memoria vuole essere un luogo di pace", spiega Rosa Lapolla, psicologa e presidente dell'associazione "Con…te…sto" e visibilmente emozionata aggiunge, "un luogo nel quale le persone possano sentirsi a casa, circondati da affetto attenzione, facendo delle attività riabilitative per la loro patologia, per noi è una sfida ma ci crediamo fortemente in questo progetto e speriamo di avere ancora il supporto di tutti". Fatti i dovuti ringraziamenti alle istituzioni, la psicologa continua: "Questo è il primo centro diurno in tutto il territorio, è un onore per noi essere riusciti a realizzarlo con tanti sforzi ma anche con tanta determinazione, abbiamo un sogno, vogliamo dare un aiuto concreto a tutte quelle famiglie che vivono la malattia dell'Alzheimer giorno dopo giorno, perché questa è una malattia che colpisce spegne la memoria, i ricordi e la vita di tutti i giorni e colpisce le famiglie che devono farsi carico di queste persone".
Presente anche l'assessore regionale alle politiche giovanili, trasparenza e legalità, Guglielmo Minervini e promotore di "Principi Attivi", che ha affermato: "Il momento è difficile, ma non tutti reagiscono allo stesso modo, incrociando le braccia. Abbiamo la testimonianza di un bel gruppo di ragazzi che con delle idee concrete stanno dimostrando che c'è bisogno di loro a Gravina ed in tutta la Puglia, c'è bisogno della loro energia". E ribadendo la necessità di un sostegno da parte di istituzioni e comunità per rinsaldare il patto di solidarietà, ha aggiunto: "Ci saranno momenti di scoramento ed è importante che capiscano di non essere soli. C'è un vuoto,questo è uno dei più difficili da sostenere, questa malattia impatta nella vita delle famiglie, ed è motivo di insoddisfazione il fatto che vengano lasciate sole con queste problematiche. Il loro è un gesto di civiltà, solidarietà, di un nuovo modo di fare welfare". Alle parole di ammirazione spese da Minervini, si aggiungono quelle del primo cittadino gravinese, Alesio Valente: "Questi progetti creano davvero posti di lavoro e anche noi ci siamo impegnati affinché questo progetto andasse avanti. Questi ragazzi vanno sostenuti non solo perché soddisfano un bisogno di carattere privato, offrendo assistenza ma soprattutto di carattere pubblico, danno delle risposte ad una società che spesso è carente in questi settori della vita pubblica". "Quando c'è la buona politica ed una buona comunicazione tra le istituzioni locali e quelle regionali, è allora che si creano dei valiri che fanno in modo che questa cittadina si senta parte di un'unica cosa".
Tra le autorità, il vescovo della diocesi di Acquaviva, Altamura e Gravina, Mons. Giovanni Ricchiuti che ha benedetto e visitato "La città della memoria" con il sindaco di Poggiorsini, Michele Armienti e le altre istituzioni. A tagliare il nastro con Rosa Lapolla, la vicepresidente dell'Associazione Alzheimer Bari, Katia Pinto. E' stato invece il presidente della Onlus barese a commentare, rivolgendosi ai volontari: "Abbiate il cuore in mano, perché come si dice dell' Alzheimer, non fate sentire il peso della solitudine".
Una struttura di accoglienza per persone affette da Alzheimer ed altre tipologie di demenza, ospitata nel Centro servizi di Gravina e affidata alle cure dell'associazione "Con..te…sto", vincitrice del bando promosso dalla Regione Puglia, "Principi attivi" 2012. Quindici pazienti, seguiti da un'equipe composta da uno psicologo, da un medico specialista, un infermiere, un fisioterapista, educatori professionali, operatori sociosanitari e da un autista che si occuperà del trasporto degli assistiti dalla zona Pip al centro cittadino.
Attività riabilitative psico-motorie, servizio pasti ed un sostegno psicologico per i famigliari. Tre le fasce orarie e diversi gli ambienti a disposizione: "La città della memoria vuole essere un luogo di pace", spiega Rosa Lapolla, psicologa e presidente dell'associazione "Con…te…sto" e visibilmente emozionata aggiunge, "un luogo nel quale le persone possano sentirsi a casa, circondati da affetto attenzione, facendo delle attività riabilitative per la loro patologia, per noi è una sfida ma ci crediamo fortemente in questo progetto e speriamo di avere ancora il supporto di tutti". Fatti i dovuti ringraziamenti alle istituzioni, la psicologa continua: "Questo è il primo centro diurno in tutto il territorio, è un onore per noi essere riusciti a realizzarlo con tanti sforzi ma anche con tanta determinazione, abbiamo un sogno, vogliamo dare un aiuto concreto a tutte quelle famiglie che vivono la malattia dell'Alzheimer giorno dopo giorno, perché questa è una malattia che colpisce spegne la memoria, i ricordi e la vita di tutti i giorni e colpisce le famiglie che devono farsi carico di queste persone".
Presente anche l'assessore regionale alle politiche giovanili, trasparenza e legalità, Guglielmo Minervini e promotore di "Principi Attivi", che ha affermato: "Il momento è difficile, ma non tutti reagiscono allo stesso modo, incrociando le braccia. Abbiamo la testimonianza di un bel gruppo di ragazzi che con delle idee concrete stanno dimostrando che c'è bisogno di loro a Gravina ed in tutta la Puglia, c'è bisogno della loro energia". E ribadendo la necessità di un sostegno da parte di istituzioni e comunità per rinsaldare il patto di solidarietà, ha aggiunto: "Ci saranno momenti di scoramento ed è importante che capiscano di non essere soli. C'è un vuoto,questo è uno dei più difficili da sostenere, questa malattia impatta nella vita delle famiglie, ed è motivo di insoddisfazione il fatto che vengano lasciate sole con queste problematiche. Il loro è un gesto di civiltà, solidarietà, di un nuovo modo di fare welfare". Alle parole di ammirazione spese da Minervini, si aggiungono quelle del primo cittadino gravinese, Alesio Valente: "Questi progetti creano davvero posti di lavoro e anche noi ci siamo impegnati affinché questo progetto andasse avanti. Questi ragazzi vanno sostenuti non solo perché soddisfano un bisogno di carattere privato, offrendo assistenza ma soprattutto di carattere pubblico, danno delle risposte ad una società che spesso è carente in questi settori della vita pubblica". "Quando c'è la buona politica ed una buona comunicazione tra le istituzioni locali e quelle regionali, è allora che si creano dei valiri che fanno in modo che questa cittadina si senta parte di un'unica cosa".
Tra le autorità, il vescovo della diocesi di Acquaviva, Altamura e Gravina, Mons. Giovanni Ricchiuti che ha benedetto e visitato "La città della memoria" con il sindaco di Poggiorsini, Michele Armienti e le altre istituzioni. A tagliare il nastro con Rosa Lapolla, la vicepresidente dell'Associazione Alzheimer Bari, Katia Pinto. E' stato invece il presidente della Onlus barese a commentare, rivolgendosi ai volontari: "Abbiate il cuore in mano, perché come si dice dell' Alzheimer, non fate sentire il peso della solitudine".