La città
Tares: è caos negli uffici comunali
L'opposizione chiede la sospensione del tributo
Gravina - lunedì 23 dicembre 2013
13.19
Antivigilia di Natale nel caos per gli uffici comunali. Da questa mattina centinaia di cittadini sono accalcati presso gli uffici delle entrate del Comune di Gravina per pagare il saldo del Tributo comunale sui rifiuti e servizi (Tares) la cui scadenza è fissata per il prossimo 31 dicembre.
Un tributo che a Gravina, come nel resto di Italia non è piaciuto proprio a nessuno, tanto più che il pagamento del saldo finale è fissato in concomitanza delle festività natalizie. Facile, dunque, capire perché gli animi si sono scaldati presto, in via Pietro Ianora, nonostante gli inviti alla calma avanzati dagli impiegati comunali.
Tra urla di protesta e spintoni, alla fine qualche cittadino esasperato è arrivato a palazzo di città per manifestare tutto il proprio disappunto dinanzi ad assessori e consiglieri, impegnati nella verifica del numero legale per celebrare il consiglio comunale, poi rinviato al 27 dicembre.
Proteste che riguardo non solo l'infelice scelta per la data di scadenza che ha messo tanti cittadini dinanzi all'angosciante scelta, se festeggiare il Natale o assolvere al proprio dovere di cittadino, ma, sempre secondo le lagnanze avanzate questa mattina dai cittadini, alcune cartelle sarebbero anche errate perché riporterebbero dati e importi sbagliati.
Segnalazioni che hanno messo in allarme l'amministrazione e ovviamente l'opposizione.
Ed è proprio dall'opposizione consiliare che arriva la prima nota ufficiale per chiedere "di sospendere immediatamente il pagamento del Tares e di rinviare il termine di scadenza del medesimo" in attesa di "rivedere immediatamente il regolamento istitutivo della tassa".
Un tributo che a Gravina, come nel resto di Italia non è piaciuto proprio a nessuno, tanto più che il pagamento del saldo finale è fissato in concomitanza delle festività natalizie. Facile, dunque, capire perché gli animi si sono scaldati presto, in via Pietro Ianora, nonostante gli inviti alla calma avanzati dagli impiegati comunali.
Tra urla di protesta e spintoni, alla fine qualche cittadino esasperato è arrivato a palazzo di città per manifestare tutto il proprio disappunto dinanzi ad assessori e consiglieri, impegnati nella verifica del numero legale per celebrare il consiglio comunale, poi rinviato al 27 dicembre.
Proteste che riguardo non solo l'infelice scelta per la data di scadenza che ha messo tanti cittadini dinanzi all'angosciante scelta, se festeggiare il Natale o assolvere al proprio dovere di cittadino, ma, sempre secondo le lagnanze avanzate questa mattina dai cittadini, alcune cartelle sarebbero anche errate perché riporterebbero dati e importi sbagliati.
Segnalazioni che hanno messo in allarme l'amministrazione e ovviamente l'opposizione.
Ed è proprio dall'opposizione consiliare che arriva la prima nota ufficiale per chiedere "di sospendere immediatamente il pagamento del Tares e di rinviare il termine di scadenza del medesimo" in attesa di "rivedere immediatamente il regolamento istitutivo della tassa".